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Reggio Calabria, concorsi al Gom: la Uil denuncia presunta “parentopoli”

Proprio quando il Gom prova a colmare la grave carenza di personale con due concorsi, uno per 8 infermieri e uno per 8 amministrativi, la Uil, interpellata dai partecipanti al concorso, solleva dei dubbi circa la validità delle prove. «Crediamo che ci siano eccezioni dal punto di vista formale e sostanziale – ha confermato in conferenza stampa il segretario della Uil Nuccio Azzaràtali da proporre la sospensione o addirittura la revoca di questi concorsi».

Ma a far scattare la denuncia pubblica del sindacato non è solo un problema di procedure, ad allarmare sono i criteri di selezione dei professionisti e l’appello è rivolto al prefetto e al procuratore affinché venga fatta luce su questi concorsi ma anche al vescovo considerando la questione morale dietro la segnalazione fatta. «All’interno delle commissioni concorsuali – conferma Azzarà – proprio per una questione di trasparenza le organizzazioni sindacali non partecipano ma in uno di questi concorsi sembra che ci sia un elemento che sia un dirigente sindacale e questo di per se potrebbe bastare a invalidare il concorso. Per quanto riguarda, invece, il concorso degli amministrativi, se si scorre l’elenco di chi ha superato la prima prova salta agli occhi che stranamente vi è una concomitanza allucinante, sono tutti riconducibili a persone che lavorano all’interno dell’ospedale o hanno avuto dei ruoli.

La cosa che mi sconcerta – ha ribadito Azzarà in conferenza stampa – è che nessuno si sia fatto carico di questo problema. Noi come sindacato abbiamo risposto a una segnalazione che ci è arrivata dai partecipanti ai concorsi e le anomalie sono diverse. Mi preoccupa che questa società reggina non abbia gli anticorpi per affrontare tutto questo. E non va sottovalutato un aspetto fondamentale – ha concluso Azzarà – questi concorsi hanno un costo importante e vengono pagati con soldi pubblici».


Ad emergere durante la conferenza stampa è anche un altro elemento dubbio, ovvero che la società esterna a cui è stato affidato lo svolgimento dei concorsi è la stessa utilizzata per un concorso annullato a Catanzaro. Insomma gli elementi in ombra sono tanti ma per i partecipanti al concorso le incongruenze sono tante e se per Azzarà non esiste nulla di illegittimo nel superare un concorso pur avendo dei parenti stretti all’interno del Gom, qualche dubbio nasce se in commissione a giudicare ci siano dei parenti dei partecipanti, evenienza anche questa posta sotto i riflettori.


Parentele ingombranti hanno, dunque, fatto emergere non pochi dubbi soprattutto tra chi è rimasto escluso. «Gente che ha partecipato al concorso ha parenti stretti che lavorano oggi nell’ufficio delle risorse umane del Gom a livello anche dirigenziale – ci racconta un partecipante al concorso – non c’è nulla di male per carità ma che siano passati proprio tutti non ci sembra normale, posso capire ne passi uno ma tre per famiglia è veramente qualcosa di assurdo. È venuta fuori una graduatoria che aveva i connotati di uno stato di famiglia. Ma non solo, nella prima graduatoria è stata ammessa una persona che dopo qualche giorno, tramite un errata corrige, si è vista strappare il posto di lavoro per il quale era risultata ammessa e vincitrice, per far rientrare qualche altro dei papabili».

Le anomalie segnalate sono tante e alle richieste formali di chiarimenti nessuno ha ottenuto risposta. «Da oltre un mese inviamo pec per chiedere chiarimenti e segnalare errori anche nelle domande ma nessuno ci risponde – ci racconta un altro concorsista – sono una persona che ha chiesto tramite pec di vedere rivalutata la sua posizione ha ottenuto tempestiva risposta. Quindi, è lecito domandarsi se anche nella comunicazione ci siano canali differenti».

E i dubbi sorti durante e dopo le prove, gli infermieri esclusi dalla prova orale del concorso, li hanno messi per iscritto inviando una lettera alla Uil «in modo da mettere a luce le probabili irregolarità messe in atto». La Uil ha deciso di denunciare pubblicamente tali irregolarità nella consapevolezza che «con questa presa di posizione sappiamo di aver interrotto ogni tipo di interlocuzione con l’azienda, ci vedranno come dei nemici. Ma sia chiaro – ha ribadito Azzarà – Non c’è niente di illegittimo o illegale a essere parenti di qualcuno ma normale che sembri strano che ci siano parenti e affini a gente che lavora all’interno dell’ospedale. Dirigenti, figli di dipendenti dell’azienda, è un raro caso in cui tutti i parenti sono delle menti eccelse. Non hanno neanche saputo farlo bene lo hanno fatto senza avere rispetto delle persone».

Le irregolarità poste in luce nella segnalazione scritta fatta pervenire alla Uil consisterebbero in: «Un membro della commissione esaminatrice è sia Dirigente Sindacale, che R.S.U. in carica regolarmente eletto nella lista F.I.A.L.S. All’interno del padiglione, durante l’esecuzione della prova scritta e della prova pratica erano presenti senza alcun titolo 2 Dirigenti Sindacali ed R.S.U. (Alfredo Paturzo Collaboratore Amministrativo Professionale Senior, Angelo Luppino Infermiere presso la Medicina del Lavoro) in carica regolarmente eletti nella lista F.I.A.L.S.

All’interno del padiglione, durante l’esecuzione della prova scritta e della prova pratica erano presenti numerosi dipendenti del G.O.M. (Giuseppe Sergio Neri Direttore dell’U.O.C. Gestione e Sviluppo Risorse Umane e Formazione, Francesca Morabito Infermiera di Pronto Soccorso, Nunzio Giusto Assistente Amministrativo) alcuni anche con l’aggravante di avere parenti all’interno che svolgevano il concorso. I membri della commissione esaminatrice al1’infuori del Presidente (che è un medico), sono tutti infermieri o Coordinatori f.f. (Categoria D), quindi, perché nella commissione non sono stati inseriti Caposala di ruolo (Categoria DS) o Coordinatori di ruolo? Chi ha deciso i membri della Commissione esaminatrice e con quali criteri?

Perché i membri della commissione esaminatrice sono stati resi noti e pubblicati nel sito aziendale soltanto 2 giorni prima delle prove concorsuali? Perché è stato cambiato il calendario presente nel bando di concorso, ovvero è stata abolita la prova preselettiva a cura di una commissione esaminatrice esterna ed inoltre la prova scritta e pratica si sono svolte nella stessa giornata? Perché i bar code rilasciati all’entrata del padiglione erano privi di numerazione ed ulteriormente erano facilmente staccabili, così da poter essere eventualmente riapplicabili in un compito diverso da quello eseguito? Perché, se i risultati dei test alfanumerici sono istantanei, si è dovuto aspettare un mese esatto per averne il responso, e cioè se le prove concorsuali si sono svolte in data 07/09/2021, perché i risultati sono stati pubblicati giorno 07/10/2021 e cioè al1’indomani degli esiti delle consultazioni regionali in Calabria.

Per di più ci risulta che i plichi dei risultati siano arrivati al G.O.M. già in data 30/09/2021 e siano stati custoditi per una settimana nelle stanze del Direttore dell’Ufficio Risorse Umane per poi essere pubblicati all’indomani delle elezioni Perché ai candidati è stato permesso l’uso di Smart Watch e Apple Watch senza che nessuno della commissione dicesse nulla? Perché non sono stati pubblicate le valutazioni dei titoli dei concorrenti, prima dell’esecuzione delle prove concorsuali, come scritto sul bando? Risulta una totale difformità da ciò che viene formalmente riportato nel bando e ciò che invece è stato posto in essere dalla commissione esaminatrice nella realtà».


Tutte domande che chiedono una risposta e che la Uil, facendosi carico delle istanze degli esclusi ha deciso di perorare chiedendo l’intervento di Prefetto e Procuratore.

Fonte: il Reggino.it

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