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Ventunesimo anniversario della nascita dell’operatore socio sanitario: quali prospettive di crescita?

In occasione del ventunesimo anniversario della nascita della figura dell’operatore socio sanitario e al fine di tracciare il percorso professionale sin qui svolto, di dar voce agli operatori che nella quotidianità svolgono le proprie attività nelle corsie Covid e non della AUO Policlinico e Giovanni XXIII.

Metodologicamente , per evitare condizionamenti e rendere il pensiero libero e avulso dal contesto lavorativo è stato approntato un questionario che a seguire si riporta compilato in piena libertà e in acquisito in forma anonima

1- Secondo te l’Oss è valorizzata come figura professionale? A questa domanda l’87 per cento ha risposto di no, quasi un allineamento generale.


2- Reputi sufficiente la formazione attuale di 1.000 di cui una parte teorica e una professionalizzante?
Qui c’è stato una dato a meta’ un 50 per cento dice di si un 50 per cento dice di no.


3- Cosa Cambieresti? Spazio qui alle domande aperte e quindi le domande piu’ diverse ma a nostro avviso molto costruttivo come: chi suggerisce di aumentare le ore di tirocinio e variegate nei diversi reparti ospedalieri, chi suggerisce un colloquio psico attitudinale prima dell’accesso alla professione, chi suggerisce l’innalzamento del titolo di studio per l’accesso ai corsi Oss, chi suggerisce una diversa organizzazione delle materie teoriche e infine maggiore allineamento con la formazione tra teorico e pratico e infine dare maggiori possibiltà agli oss di fare insegnamento ai corsi.


4- Descrivi i punti critici della professione a risposte aperte: le risposte sono state in primis nelle diverse realtà non sempre troviamo un numero di oss adeguati al numero dei pazienti, scarsità o assenza dei piani di lavoro, demansionamento in quanto spesso associato ad altre figure non infermieristiche, gli eccessivi sforzi fisici e carichi di lavoro, poca conoscenza della figura dell’Oss, scarso riconoscimento professionale ed infine alcuni lamentano zone di ombra in fatto di responsabilità e corresponsabilità.


5- Ritieni giusto che l’operatore socio sanitario entri nell’area socio sanitaria?
Plebiscito totale, hannno risposto tutti di si.


6- Secondo te quale stipendio tabellare dovrebbe percepire l’operatore socio sanitario? Si sono espressi in cifre, il dato piu’ desiderato è intorno ai 1800 euro.


7- Secondo te quale sarebbe il giusto rapporto di Oss, in un’unità operativa con 20 pazienti non autosufficienti? Il dato più importante ma comune indica la presenza di 4 operatori per i pazienti espressi in domanda.


8- Nell’ambiente lavorativo ti hanno mai fatto sentire inferiore i colleghi? Più della metà ha risposto di si, per le motivazioni piu’ diverse ma senza entrare nello specifico.


9- Ritieni che sia arrivato il momento che gli organi preposti attuino la riforma del provvedimento normativo che disciplina la nostra figura? Ben il 93 per cento hai risposto con un secco sì!


10- Secondo te l’Oss è stato recepito da tutti come figura o nella forma mentis degli altri, ti associano ad altro? Questa è stata la domanda piu’ frammentata che ha creato maggiori percentuali, trattandosi di una domanda a risposta aperta e le risposte citano: associazione dell’Oss alla figura di ausiliario socio sanitario senza nulla togliere a questa figura massimo rispetto, alcuni non vedono riconosciuti l’identità da parte dei medici, alcuni da colleghi altri dall’utenza, Un trenta per per cento dice di si invece che la figura dell’operatore socio sanitario è stata recepita.


11- Cosa suggeriresti al sindacato che ti rappresenta? Alcuni suggeriscono di approfondire temi in materia di sicurezza del lavoro, demansionamento, alcuni lamentano alcune volte il diniego di nulla osta per le procedure di comando e mobilità, alcuni vorrebberro piu’ corsi di formazione per gli Oss, alcuni chiedono la formazione continua anche se non previsti alcuni non hanno nulla da segnalare ma taluni sono soddisfatti allo stato attuale del sindacato che li rappresenta, suggeriscono tematiche da approfondire e migliorare.


12- Hai mai pensato di abbandonare la professione? Il 75 percento ha risposto di no ma ben 25 per cento ha di si’ ed è un detto che deve farci riflettere….


13- Questi due anni di pandemia come li hai vissuti? La totalità come tutti sa cosa abbiamo vissuto e di certo non dice bene, alcuni descrivono la loro realtà nell’ospedale covid in fiera del Levante a Bari, alcuni lamentano male organizzazioni e spostamenti non desiderati, alcuni a distanza di due anni lamentano di soffrire di disturbo da stress, alti tra alti e bassi e infine l’esperienza nei reparti covid è stata stremante a livello fisico e psicologico, pensiamo ai segni delle mascherine e del tanto sudore dovuto alle tute indossate per tante ore….


14- Una nota di colore , quale secondo colore suggerisci per la divisa degli OSS? Il colore predominante suggerito è il Blu vivace.


15- Sei integrato nell’euquipe del tuo reparto? Il 67 per cento risponde in modo secco di si’, un 7 per cento dice di no, un altro sette per cento lamenta un cattivo rapporto con i colleghi ed altri dicono semplicemente, dipende da chi lavori nel turno.


Quest’anno abbiamo voluto festeggiare il nostro anniversario in questo modo dando voce ai colleghi operatori socio sanitari, non aggiungo molte considerazioni personali nelle loro risposte c’è la situazione reale di chi ha il termometro della situazione sul campo. Sia monito questo per il futuro ed il cambiamento! Tanti auguri Oss, buon anniversario.

Emilia Albenzio e Gianfranco Oliveri dirigenti sindacali Fials e gli Oss aderenti

Redazione OssNews24

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