Sindacati

Migep e Stati generali Oss scrivono ai decisori politici: “State uccidento le professioni sanitarie”

Di seguito la lettera inviata al ministro della Salute, alle forze politiche, agli assessori regionali, alle Commissioni consiliari Assistenza sanitaria, Servizi Sociali da Angelo Minghetti (Federazione Migep) e Gennaro Sorrentino (Stati Generali Oss).

Egregi,
cogliamo l’occasione di dichiarare a gran voce che gli ultimi indirizzi politici intrapresi per la sanità stanno “uccidendo” il SSN e di conseguenza affossando ancora più professioni come “la puericultrice, il vecchio infermiere generico e non ultimo l’oss”. Al momento l’unico argomento emergenziale alla vostra attenzione sembra essere il miglioramento del profilo dell’infermiere sia in prospettiva economica che futura, lasciando invece il destino dell’oss ai ben conosciuti “diplomifici” che rilasciano attestati non riconosciuti a costi elevatissimi.

Rileviamo da parte Vostra un immobilismo verso la professione dell’Oss e un disinteresse verso le altre professioni summenzionate.  Leggiamo sui giornali e ascoltiamo dappertutto continuamente titoli come: “Emergenza infermieri”, “Aumento stipendi per gli infermieri”, “Gli infermieri vivono nel demansionamento”, “Incentivi economici per gli infermieri”, come se la sanità ruotasse solo attorno ad un’unica categoria.

Tutto ciò ovviamente non corrisponde alla realtà. Siamo costretti a sottolineare anche che molti esponenti politici, in passato favorevolmente vicini alla causa degli infermieri generici, delle puericultrici e degli oss, oggi, sotto gli attacchi degli Ordini Infermieristici, hanno fatto marcia indietro. Altri hanno scelto di affiancare in modo univoco la figura dell’infermiere, precisando come essa sia stata dimenticata benché svolga turni massacranti ogni giorno e rimarcando il loro totale appoggio affinché sia riconosciuto all’infermiere il ruolo fondamentale e cruciale che riveste.

Lei, Ministro Schillaci, ha pure sottolineato il bisogno di riconoscere il valore degli infermieri per la tenuta e lo sviluppo del SSN, proponendo l’abolizione del vincolo di esclusività agli incentivi e valorizzando al meglio il loro ruolo. Vorremmo ricordarLe che il suo Dicastero continua a equiparare il diploma di Aiutante di Sanità a infermiere generico senza che possa esercitare la propria professione, riconosce nel contempo la puericultrice nelle arti ausiliari, permettendo al contratto nazionale di dichiararla figura ad esaurimento, trascurando  l’aiuto ricevuti dalle mamme nel post parto a livello domiciliare e ignora le richieste e l’esistenza delle criticità dell’oss. Egregio Ministro, queste professioni non hanno diritto anche loro di essere riconosciute come valore per la tenuta del sistema assistenziale valorizzando al meglio il loro ruolo anche a livello economico?

Le Regioni dal canto loro hanno deciso di risolvere la carenza di infermieri promuovendo l’arrivo di personale dall’estero e, appoggiate anche dai sindacati, usando “l’oss” indiscriminatamente per coprire il vuoto assistenziale, dandogli più competenze, meno salario, zero assicurazione professionale, usando come specchietto delle allodole l’ingresso nell’area degli assistenti, senza contare che alcune regioni hanno deciso di dare l’autonomia alle aziende ospedaliere nel procedere al reclutamento del personale, alle stabilizzazioni del personale precario, al riconoscimento delle progressioni giuridiche/economiche e agli incarichi professionali in base al fabbisogno senza più autorizzazione da parte dell’Assessorato.

Oggi la politica trova soluzioni attraverso il decreto liste d’attesa, prevedendo su base volontaria il trattenimento in servizio del personale fino a 70 anni per compensare la carenza di personale e ridurre le liste. Certo, pensare di reclutare sanitari dall’estero (India – America Latina) con tanti nostri professionisti a spasso a causa di leggi inadeguate non è una soluzione che possa guardare al futuro. Forse la politica non si rende conto delle pessime condizioni in cui operano i lavoratori della sanità pubblica e privata con altissimi rischi di usura fisica e di stress psicofisico.

Non vogliamo fare sterili polemiche, ma vogliamo ribadire che  la sanità non è fatta solo dagli intellettuali o dai laureati, è retta da molte altre professioni, come gli operatori socio sanitari che al momento sono diventati solo forza lavoro senza essere considerati anche loro professionisti della salute e si aggiungono ad altri fantasmi del sistema salute.

L’infermiere oggi si sente spesso demansionato. Come si deve sentire l’oss che è considerato un manovale dell’assistenza, e considerato, che in questo periodo di grande emergenza di personale, sostituisce anche gli infermieri? Come possono sentirsi tutte quelle figure che mettete sul mercato e non trovano lavoro perché le leggi non li riconoscono?

Cosa deve fare l’Oss con turni e carichi di lavoro estenuanti, contratti scaduti, stipendi umilianti, conflitti all’interno della stessa categoria, lotte per avere un posto di lavoro stabile, ecc.?

È vergognoso che una Nazione che vanta di difendere i diritti dei lavoratori non tuteli questi operatori e 330.000 OSS.  L’89% sono donne, una figura ridotta allo stremo delle forze, ricattati dalle strutture, dagli infermieri.  Una figura spezzata in due; senza contare che trascura la famiglia per garantire l’assistenza ai pazienti.

Per l’operatore socio sanitario non ci sono gratificazioni, riconoscimenti, rispetto, considerazione, esso è considerato manovalanza, è deve sopperire alle disfunzioni del nostro sistema assistenziale. Mentre gli infermieri si nascondono dietro le sentenze, gli oss sono chiamati a essere le braccia, le gambe, gli occhi, bocca e il pensiero dei più fragili e non sono considerati professionisti. La politica fa proposte di legge che potrebbero dare una svolta a queste professioni penalizzate, ma poi questi disegni di legge sono chiusi in qualche cassetto.

Gli OSS ricevono insulti, minacce e percosse da pazienti e familiari, sono in turno da soli talvolta per 40/50 ospiti, danno la terapia e contrariamente a quanto si affermi anche loro sono professionisti così come è esplicitarlo dalla legge 3/18 e dal DM 73/2021.

Voi Politici sapete, come sanno gli infermieri, che l’oss imbocca il paziente, gli dà da bere, lo assiste nelle cure igieniche, risponde al campanello, rimane vicino al paziente nel momento più difficile della sua vita, in alcune realtà dà la terapia e fa medicazioni complesse! Non riusciamo a comprendere il vero senso della definizione “operatore d’interesse sanitario – tecnico” che l’Oss porta ancora con sé.  Sapete che le famiglie hanno bisogno di figure come la puericultrice ma vi inventate le operatrici domestiche. Possiamo però affermare che questa è la direzione che la politica vuole intraprendere: bloccare l’oss nel ruolo tecnico, pur conoscendo la sua utilità nell’assistenza, i suoi carichi di lavoro, il suo stipendio sotto il minimo salariale, e la negazione degli incentivi.

Anche Lei, Ministro della Salute, non propone al momento soluzioni urgenti e concrete per queste professioni al fine di costruire percorsi migliori e migliori condizioni economiche rilanciando una formazione diversa da quella attuale. Come potranno queste professioni dimenticate e ignorate a garantire una corretta assistenza se il carico di lavoro è superiore al numero di personale in turno, se lo stipendio è da fame, se la formazione è di livello inferiore, se non gli è riconosciuto nulla dei suoi diritti contrattuali, se non gli è concesso di modificare la formazione, se non gli è riconosciuto il lavoro usurante, se non gli è data la possibilità di fare formazione continua attraverso la certificazione delle competenze, se gli è negato il rischio professionale.

Si continua a far restare queste figure nell’immobilismo. Chiediamo più che mai azioni concrete dalle forze Politiche e dal Ministro verso queste professioni che stanno aspettando da anni un riconoscimento professionale.

Vogliamo in ultimo ricordare alla Politica che non può dimenticare i diritti di queste professioni e poi ricordarsela solo quando ha bisogno di voti. I diritti sono diritti per tutte le professioni e non solamente per la professione infermieristica. Chiediamo un incontro urgente.

Redazione OssNews24

#OSSnwes24 - OSS - operatore socio sanitario

Clicca MI PIACE sulla nostra pagina:
https://www.facebook.com/OSSnews24


"Seguici sul canale OSSnews24":



Redazione OSSnews24

Operatore Socio Sanitario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *