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Stato di agitazione all’ospedale di Macerata: gli OSS protestano per carichi di lavoro disumani e mancato riconoscimento delle prestazioni


Macerata, 28 agosto 2024. L’Ospedale di Macerata è al centro di una forte protesta organizzata dagli Operatori Socio Sanitari (OSS), che denunciano una serie di problematiche legate alle condizioni di lavoro insostenibili e alla mancanza di riconoscimenti economici. La situazione, descritta come “disumana” dagli stessi operatori, ha portato alla proclamazione di uno stato di agitazione aziendale, con la richiesta urgente di soluzioni immediate da parte dell’amministrazione ospedaliera.

Le cause della protesta

Le segnalazioni raccolte nei mesi scorsi evidenziano una serie di criticità organizzative. Gli OSS sono frequentemente richiamati in servizio a causa di una cronica carenza di personale, situazione che si traduce in turni massacranti, riposi saltati, ferie sospese e un carico di lavoro fisico e mentale insostenibile. Ad aggravare la situazione, gli OSS hanno accumulato un monte ore di credito annuale superiore alle 250/300 ore, una condizione che configura un potenziale illecito amministrativo da parte dell’amministrazione.

Nonostante le numerose richieste, gli operatori denunciano di non aver ricevuto alcuna risposta soddisfacente dai vertici dell’ospedale. Oltre al sovraccarico di lavoro, gli OSS lamentano anche il mancato riconoscimento delle prestazioni aggiuntive e delle incentivazioni economiche.

La questione del demansionamento e del sovramansionamento

Un altro punto critico è rappresentato dalla gestione delle mansioni all’interno dell’ospedale. Gli infermieri, che dovrebbero essere concentrati sull’assistenza diretta ai pazienti, vengono spesso utilizzati per sostituire gli OSS, con un compenso orario di 60 euro per le prestazioni aggiuntive. Questa situazione ha sollevato il dibattito sul cosiddetto “demansionamento” infermieristico, che vede gli infermieri svolgere mansioni solitamente attribuite agli OSS, come imboccare i pazienti o somministrare cure igieniche.

Parallelamente, emerge anche la problematica del “sovramansionamento” degli OSS, che si trovano a svolgere compiti al di fuori delle loro competenze senza alcuna tutela o riconoscimento legale. La preoccupazione è accentuata dalla recente normativa, inclusa la legge Gelli – Bianco e il DM 203 del 15 dicembre 2023, che non menziona l’OSS tra le figure a rischio professionale.

Richieste e prospettive future

Alla luce di queste problematiche, la sigla sindacale richiede con urgenza:

  • Un maggiore riconoscimento e valorizzazione del personale OSS;
  • Assunzioni immediate per colmare la carenza di personale;
  • Il rispetto dei turni di riposo e il riconoscimento delle prestazioni aggiuntive;
  • La fine della pratica di utilizzare infermieri per sostituire gli OSS con compensi extra.

La situazione appare particolarmente critica anche in vista delle future evoluzioni tecnologiche e della necessità di specializzazioni mirate nel settore socio-sanitario. L’attuale composizione del personale necessita di una revisione, tenendo conto delle risorse disponibili e delle competenze richieste in un contesto in costante evoluzione.

In attesa di una risposta concreta dall’amministrazione, gli OSS si riservano il diritto di adottare ulteriori misure per risolvere la vertenza, inclusa l’attivazione delle procedure di conciliazione previste dalla legge.

Conclusioni

La protesta all’Ospedale di Macerata mette in luce un problema diffuso in molti ospedali italiani: la necessità di un’organizzazione del lavoro più equa e rispettosa delle competenze professionali, che non sovraccarichi né dequalifichi gli operatori sanitari. La richiesta degli OSS è chiara: condizioni di lavoro sostenibili e riconoscimento del loro ruolo essenziale nel sistema sanitario.

Redazione OSS news24

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