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Lavoro usurante: Migep e SHC OSS scrivono ai senatori della Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza  Sociale

Egregi Onorevoli,

Dopo l’audizione del 15 febbraio e il proseguimento da parte della politica sul riconoscimento del lavoro usurante, la Federazione Migep vuole ricordare alle SS. LL di non dimenticare le categorie: “inf. Generici, Puericultrici Asa – ecc”, e tanti oss con diverse titolarità di assunzioni che lavorano in molti ambienti (pubblico, privato, domiciliari, libero professionista) sono un valore sociale da tutelare.

In questi anni sono stati messi alla prova in complessi meccanismi assistenziali, queste figure vivono e lavorano all’intersezione tra salute e comunità, tra una vasta gamma di livelli professionali. Sono in prima linea e più frequentemente a contatto con persone di ogni estrazione sociale che hanno bisogno di assistenza, e rappresentano la più vasta delle professioni assistenziali.

Una Nazione come la Nostra non può soffermarsi al solo riconoscimento del lavoro usurante a una parte della categoria oss e fermarsi alla professione infermieristica, discriminando altri operatori socio sanitari e tutte quelle figure che ruotano nel campo dell’assistenza ai pazienti – cittadini, come se non esistessero.

“Non importa chi sono e dove lavorano”, questi operatori non possono vivere la loro vita lavorativa sul pensiero di una politica che continua a ignorali, elargendo benefici solamente ad alcune figure di operatori escludendo altri operatori. La politica deve guardare a 360 gradi, il politico onesto e quello che ricerca e fa gli interessi di tutti i lavoratori.

Tutte queste figure storiche e non storiche hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel raggiungimento di un obiettivo nell’equità assistenziale (qualità e appropriatezza delle cure), hanno bisogno di essere riconosciute anche loro nel lavoro usurante, sia per la mole di lavoro e sia per il lavoro in sé per sé, un lavoro fisico ed intellettuale. Urge tracciare anche per queste figure il riconoscimento lavoro usurante e non creare disuguaglianze.

L’obiettivo finale è di raggiungere equità, basata su una capacità analitica politica, sfruttando questi attributi, aiuterà a creare e contribuire in modo completo il sistema di tutela della salute degli operatori con un progetto che possa funzionare per tutti gli operatori indistintamente dal luogo di lavoro e dalla qualifica professionale di appartenenza.

La politica deve essere una politica che abbraccia tutti i lavoratori che ruotano nell’ambito dell’assistenza e non creare disuguaglianze. Si tratta di colmare le differenze che le varie leggi hanno adottato, permettendo a questi professionisti di accedere al prepensionamento perché hanno i criteri indicati dalla legge.

Vogliamo ricordare che il lavoro usurante non deve essere rappresentato dalla quantità di ore notturne come elemento primario ma, da tutti quegli indicatori che determinano le condizioni di un lavoro usurante.

Redazione OssNews24

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