Oss accusata di aver rubato gioielli alle pazienti ricoverate in un ospedale in provincia di Reggio
L’accusa arriva dalla figlia di una paziente “A mia madre sfilata anche la fede, una umiliazione”. La denuncia per furto di oggetti d’oro a persone ricoverate all’ospedale di Scandiano (Reggio), come viene precisato da “Il Resto del Carlino”, vede indagata una operatrice socio sanitaria residente a Novi di Modena.
Ma non è un caso isolato: ci sarebbero altri simili casi, ovvero di ammanchi di oggetti e di piccole somme di denaro. Episodi avvenuti negli ultimi mesi e che spesso, per lo scarso valore economico o per “vergogna”, non erano stati denunciati alle forze dell’ordine. Tra le vittime di questi furti anche una pensionata di 98 anni, conosciuta nella Bassa Reggiana per essere stata in gioventù una staffetta partigiana a Fabbrico, il paese dove ha sempre vissuto. “Mia madre – racconta la figlia di una delle vittime – a fine marzo è stata ricoverata nel reparto Covid a Scandiano. La notte del 3 aprile si è accorta della presenza di qualcuno vicino a lei. Ha sentito la frase: ‘Aspetta un attimo che si è impigliata…’. Era la ladra che sfilava la catenina d’oro dal collo. Poi le ha tolto un anello e la fede nuziale, che aveva al dito dal 1946…”.
La sensazione della pensionata è stata quella che la ladra stesse parlando con qualcuno. C’era un complice con lei? Di certo è che al mattino la signora Bruna si è accorta che non aveva più catenina e anelli.
“Mia madre c’è rimasta davvero male. Erano oggetti ricevuti dal marito, morto a soli 50 anni di età per un malore improvviso. Sono ricordi importantissimi per lei…”, aggiunge Marinella. Quella notte non era stato rubato il crocefisso in oro, forse perché staccatosi dalla catenina al momento del furto, finendo sotto la schiena della paziente ricoverata. “Abbiamo deciso di sporgere denuncia – aggiunge la figlia della derubata – perché riteniamo che quel furto sia stato un gesto vigliacco. Oltretutto in un reparto in cui gli accessi sono limitati ai degenti e al personale”.
Ci sono voluti alcuni mesi per arrivare all’identità della donna indagata, residente appunto a Novi: la scorsa estate è stato recuperato il bottino, restituito nei giorni scorsi alla signora Bruna. “I carabinieri di Scandiano sono stati eccezionali. E’ stato un sollievo per mia madre, che dopo il furto si era sentita umiliata. Ora è ospite in una casa di riposo a Reggio, ma con la sua catenina al collo e con la fede e l’altro anello alle dita”.
Redazione OssNews24
Fonte: www.ilrestodelcarlino.it
- Fials Milano: “Un successo il corso per oss su prevenzione delle lesioni cutanee e gestione delle stomie”di Redazione OSSnews24
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Milano.
Nella prestigiosa cornice della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori a Monza si è tenuto oggi un importante corso di formazione residenziale destinato agli Operatori Socio-Sanitari (OSS), focalizzato sulla prevenzione delle lesioni cutanee e sulla gestione delle stomie. Questo evento formativo ha visto la partecipazione del rinomato Dott. Muzio Stornelli, esperto di spicco nel campo della consulenza e formazione sanitaria, nonché infermiere legale-forense iscritto all’albo dei CTU.
La competenza del Dott. Stornelli, unita alla sua vasta esperienza nel contribuire alla formazione di migliaia di operatori sanitari attraverso un approccio formativo dinamico e innovativo, ha garantito ai partecipanti un’esperienza di apprendimento unica e profondamente coinvolgente.
Il corso, progettato per offrire non solo competenze tecniche, ma anche opportunità di crescita professionale e personale, ha riscontrato un entusiasmo e un apprezzamento notevoli tra i 50 partecipanti in due sessioni. Il Segretario Generale Mauro Nobile, presente all’apertura dell’evento, ha sottolineato come questa iniziativa rifletta pienamente la filosofia di Fials: “PER i lavoratori, CON i lavoratori e INSIEME ai lavoratori”. Tale approccio sottolinea l’importanza della collaborazione e dell’impegno collettivo nel superare le sfide comuni e nell’elevarsi professionalmente.
Questo corso si inserisce nell’ambito delle numerose attività promosse da Fials Milano per sostenere lo sviluppo professionale dei lavoratori nel settore sanitario. La capacità di offrire formazione di qualità, che integri le più recenti conoscenze scientifiche con metodologie didattiche innovative e coinvolgenti, testimonia l’impegno dell’associazione nel rispondere concretamente alle esigenze dei professionisti della sanità.
Redazione OssNews24
- Aorn Caserta, il comitato oss #noinonscadiamo chide la proroga di un anno della graduatoriadi Redazione OSSnews24
“In Campania sono attualmente attive 3 graduatorie: 1) Vanvitelli, con ben 6 convenzioni e con una scadenza datata 11/07/2024; 2) Avellino, con 2 convenzioni Benevento – Asl Salerno e con scadenza datata 05/08/2024; 3) la nostra Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, con scadenza datata 23/09/2024″. Con questa premessa Carla Di Domenico, presidente del comitato di operatori socio-sanitari #noinonscadiamo, introduce la richiesta di prolungare di un anno la graduatoria del concorso per oss indetto nel 2022 dall’Aorn Caserta Sant’Anna e San Sebastiano.
“Premesso ciò – prosegue Di Domenico -, tengo a sottolineare i tempi brevi che intercorrono tra le varie graduatorie. Inoltre l’iter graduatorie-scorrimento avviene secondo direttive regionali, con un ordine cronologico. L’azienda madre Aorn Caserta ha assorbito il suo fabbisogno, ovvero 182 unità. Le restanti 299 attendono una convenzione per essere chiamati”.
Sempre di Domenico: “Purtroppo la nostra graduatoria (Aorn), che risulta la più recente – lo trovo assurdo, visto che si parla di 2 mesi circa -, è l’unica a essere priva di convenzione, il che rende la situazione ancora più critica e delicata, soprattutto in un momento dove c’è una carenza di personale sanitario, mettendo in crisi, non solo il funzionamento lavorativo interno delle stesse aziende, ma anche l’assistenza in sé”.
Quindi la lamentela: “Ci siamo rivolti a varie istituzioni, ma abbiamo riscontrato un atteggiamento di snobbismo e mancanza di supporto. La nostra unica opportunità per garantire una pari opportunità era di prolungare la nostra graduatoria almeno di un anno (visti i precedenti di Toscana e Calabria), consentendo, attraverso convenzioni più attenzionate, una possibilità lavorativa. Purtroppo la nostra mozione è stata respinta dalla maggioranza Pd. Da parte della maggioranza è stata una risposta molto contraddittoria, visto che il governatore De Luca, stessa fonte politica, affermó che tutte le graduatorie dovessero esaurirsi”.
E ancora: “È assurdo considerare l’opzione di far scadere una graduatoria quando si necessita di personale oss, ed è sconcertante pensare che si possa favorire la creazione di un nuovo concorsone a discapito di noi idonei, già inseriti in graduatoria, soltanto per favorire interessi personali e politici. Non vogliamo scavalcare nessuno, ma chiediamo solo pari opportunità, come altre graduatorie. Chiediamo almeno di dividere le convenzioni e di farci procedere insieme alle altre, soprattutto considerando il precedente Santobono-Vanvitelli, che sono temporaneamente andate avanti allo stesso ritmo”.
A sostegno delle ragioni di #noinonscadiamo si schiera la consigliera regionale indipendente Maria Muscarà: “In Regione Campania si prosegue nell’intento di far scadere le graduatorie dei concorsi dove c’è tanta gente, al fine di indire nuovi concorsi, spendendo economicamente una follia. Questa è la dimostrazione di una politica e di una burocrazia lenta. Tante possibilità lavorative in ambito sanitario potremmo crearle se solo facessimo come in Toscana, dove hanno rimandato di un anno le scadenze delle graduatorie, ed è quello che ho chiesto nella mozione che ho presentato”.
“A tal proposito – prosegue Muscarà – ho presentato un’interrogazione alla Giunta ed inviato una pec più specifica alla direzione generale dell’Asl Caserta. Come espresso dalla Corte di Cassazione nella sentenza del 7 Giugno 2021 n. 15790, in caso di più graduatorie di concorso, lo scorrimento dovrà avvenire attingendo alla graduatoria più vecchia, non contemporaneamente a tutte quelle aperte. E aggiungo io, senza aprirne di nuove”.
“Nella pec ho chiesto all’Asl Caserta quale sia il fabbisogno reale, e quindi le unità che servono per il profilo professionale in questione, per le esigenze dell’azienda stessa. Nell’interrogazione in Giunta, ho invece chiesto quali siano i motivi per cui l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta non riesce o non vuole stipulare convenzioni per smaltire quanto prima la graduatoria che scadrà il 28/09/2024″.
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
- Nuovo Contratto: l’aumento fa felici le casse dello Stato, non infermieri e ossdi Redazione OSSnews24
Il fondo a disposizione è di 1,501 miliardi di euro, destinato al rinnovo contrattuale di 581.148 infermieri, oss e il resto del comparto.
Nel caotico mondo della sanità italiana, dove ogni giorno sembra emergere una nuova sfida, ecco finalmente arrivare una notizia che fa sorridere: un aumento mensile di circa 125 euro per gli eroici infermieri e tecnici della sanità! Un incremento tanto modesto da far brillare gli occhi di chiunque, considerando che è distribuito su ben 13 mensilità, al netto degli oneri riflessi. Chi l’avrebbe mai detto?!
Ma non è finita qui. Dietro questo “clamoroso” aumento c’è una storia avvincente, che sfida le leggi dell’economia e del buon senso. La bozza dell’atto di indirizzo per il Contratto 2022/24 del personale non dirigente della sanità non solo affronta la questione dei finanziamenti, ma lancia anche un’allerta ufficiale sui rischi strutturali che minacciano il sistema sanitario nazionale. Ma davvero abbiamo bisogno di preoccuparci quando ci sono 125 euro in più in ballo?
Il documento cita la carenza di personale sanitario come una delle principali sfide. Ma non preoccupatevi, sembra che un modesto aumento mensile possa risolvere tutti i problemi del mondo. E non solo in Italia, ma in tutta Europa! Forse dovremmo inviare una copia di questo contratto alle Nazioni Unite: potrebbe essere la chiave per risolvere tutte le crisi globali.
Ma c’è di più. Il contratto propone una serie di misure, non solo di natura economica, ma anche organizzative, per migliorare le condizioni di lavoro e arginare il dilagare delle prestazioni aggiuntive. Davvero pensiamo che l’aumento di 125 euro possa impedire il burnout e il desiderio di abbandonare il lavoro? Magari dovremmo aggiungere un pacchetto di cioccolatini e massaggi gratuiti per rendere l’affare ancora più allettante.
Mentre ci prepariamo per i negoziati del prossimo 20 marzo, possiamo solo sperare che il miracolo dei 125 euro mensili porti a risultati positivi. E se non lo fa, almeno possiamo consolarci con l’idea che abbiamo fatto del nostro meglio, regalando un modesto aumento a coloro che tengono in vita il nostro sistema sanitario. Che siano benedetti quei 125 euro!
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
- Le scale di valutazione più richieste in un concorso per operatori socio-sanitaridi Redazione OSSnews24
Gli strumenti di valutazione sono impiegati per una misurazione oggettiva, precisa e uniforme delle necessità degli assistiti. L’analisi, attraverso variabili ben definite, fornisce indicazioni precise, confrontabili e omogenee che permettono di valutare l’evoluzione nel tempo e definire le performance dell’assistito. Ciò aiuta a prendere decisioni rapide sulle procedure di trattamento da seguire, in base alla gravità e al livello di assistenza necessario.
È fondamentale effettuare queste valutazioni più volte durante il periodo di permanenza o almeno all’ingresso e alla dimissione, per monitorare i cambiamenti ed adattare le cure di conseguenza. Di seguito presentiamo una serie di scale di valutazione utilizzate in sanità più richieste nelle prove dei concorsi pubblici per operatori socio sanitari
La scala Braden
E’ uno strumento di valutazione impiegato per valutare il rischio di sviluppare ulcere da decubito. È composta da sei criteri: la percezione sensoriale, l’idratazione della pelle, l’attività fisica, la mobilità, l’alimentazione e la frizione.
SCALE DI VALUTAZIONE SCALA DI BRADEN (score < 16 paziente a rischio)
Percezione sensoriale: assente (1), molto limitata (2), leggermente limitata (3), normale (4)
Umidità cutanea: (grado di esposizione): costante (1), molta (2), a volte (3), raramente (4)
Attività: a letto (1), in poltrona (2), cammina occasionalmente (3), cammina frequentemente (4)
Mobilità: immobile (1), molto limitata (2), leggermente limitata (3), limitazioni assenti (4)
Nutrizione: molto scarsa (1), inadeguata (2), adeguata (3), ottima (4)
Scivolamento, frizione: richiede assistenza (1), problema potenziale (2), problema non evidente (3)
Ciascun criterio viene giudicato su una scala da 1 a 4 e i punteggi vengono sommati per determinare il rischio complessivo. Un punteggio più elevato indica un rischio maggiore. La scheda Braden è uno strumento fondamentale per la prevenzione e la gestione delle ulcere da decubito, poiché aiuta ad identificare i pazienti che richiedono interventi specifici e precauzioni.
La scala ADL (Attività della Vita Quotidiana)
La scala ADL (ADL, Activities of daily living o BADL Basic Activities of daily living) è un metodo di valutazione utilizzato per misurare l’autosufficienza di un individuo nelle attività quotidiane fondamentali. Queste attività includono vestirsi, mangiare, lavarsi, spostarsi e altre azioni essenziali per mantenere un buon livello di autonomia nella vita di tutti i giorni.
Come funziona
Durante la valutazione, i professionisti della salute o gli operatori sanitari somministrano una serie di domande o compiti relativi alle attività quotidiane. Le risposte vengono quindi valutate e assegnati punteggi in base al grado di indipendenza o dipendenza dell’individuo in ciascuna attività.
La scala Lawton, conosciuta anche come Lawton Instrumental Activities of Daily Living (IADL)
La Scala Lawton, conosciuta anche come Lawton Instrumental Activities of Daily Living (IADL), è un importante strumento utilizzato nel campo della geriatria per valutare l’autonomia e le capacità di svolgere attività quotidiane più complesse negli anziani. In questo articolo, esploreremo l’importanza della Scala Lawton e il suo ruolo nell’assistenza agli anziani.
La Scala Lawton, sviluppata da Mary Ellen Lawton e Emory Cowen nel 1980, è stata progettata per valutare le capacità di una persona nell’esecuzione di attività strumentali della vita quotidiana, come gestire le finanze, preparare i pasti, utilizzare il telefono e trasportarsi. Queste attività, sebbene non siano vitali per la sopravvivenza, sono cruciali per mantenere un buon livello di indipendenza e qualità della vita.
L’importanza della Scala Lawton risiede nel suo contributo alla valutazione dell’autonomia degli anziani. Misurando la capacità di una persona di svolgere compiti quotidiani più complessi, gli operatori sanitari possono identificare eventuali limitazioni e fornire assistenza mirata per mantenere o migliorare l’autonomia del paziente.
Inoltre, la Scala Lawton fornisce una valutazione obiettiva e standardizzata, consentendo un confronto accurato delle capacità funzionali tra diversi individui e nel corso del tempo. Questo è particolarmente utile per monitorare il progresso dei pazienti anziani e adattare i piani di assistenza di conseguenza.
Valutazione e punteggi
La Scala Lawton, conosciuta anche come Lawton Instrumental Activities of Daily Living (IADL), è un metodo standardizzato utilizzato per valutare le capacità di una persona anziana nell’esecuzione di attività quotidiane più complesse. Questo strumento è suddiviso in otto aree di valutazione, ciascuna assegnata a un punteggio che riflette il livello di indipendenza del paziente. Di seguito sono riportate le aree di valutazione e i relativi punteggi:
- Uso del telefono: Valuta la capacità del paziente di utilizzare il telefono per fare chiamate e ricevere messaggi. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Shopping: Valuta la capacità del paziente di fare la spesa da solo o con assistenza. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Preparazione dei pasti: Valuta la capacità del paziente di preparare i pasti da solo o con assistenza. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Pulizia domestica: Valuta la capacità del paziente di svolgere compiti di pulizia domestica come pulire, lavare i piatti, ecc. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Lavanderia: Valuta la capacità del paziente di lavare i propri vestiti e gestire il bucato. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Trasporto: Valuta la capacità del paziente di gestire i trasporti, come guidare o utilizzare i mezzi pubblici. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Gestione delle finanze: Valuta la capacità del paziente di gestire le proprie finanze e pagare le bollette. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
- Prendersi cura dei farmaci: Valuta la capacità del paziente di gestire la propria terapia farmacologica. Punteggio: 1 (indipendente) o 0 (dipendente).
Il punteggio totale ottenuto sommando i punteggi di tutte le aree di valutazione può variare da 0 a 8, dove un punteggio più alto indica un maggior livello di indipendenza nelle attività quotidiane. Questa valutazione consente agli operatori sanitari di identificare le aree in cui il pazi
Scala di Conley
È uno strumento utile per ridurre il rischio cadute nei pazienti, anche questa volta a rischio. Le domande sono mirate e vengono effettuate direttamente al paziente o ai caregiver. Il senso di questa scala è poter identificare in maniera specifica delle azioni per ridurre questo rischio in ambito di degenza ospedaliera. I valori compresi tra 0 e 1 indicano un rischio minimo, uguale o superiore a 2 indica un pz a rischio.
Sicuramente le cliniche neurologiche usufruiscono giornalmente di questi mezzi per migliorare la pratica clinica, perchè il nostro obiettivo deve essere sempre quello di soddisfare i bisogni del paziente. E se chi ci sta di fronte non ha la possibilità di badare ai propri bisogni da solo o comunque è impossibilitato parzialmente o solo per un determinato periodo?
Noi in quanto professionisti sanitari dobbiamo agire secondo la coscienza e le linee guida sopperendo alle sue mancanze fino a sostituirci a lui se necessario alla sopravvivenza. Non è poco importante ridurre i rischi possibili, perché anche solo in minima percentuale potrebbero far degenerare, un quadro di base già precario, in maniera repentina e irreversibile. Sarebbe utile però poter unificare le scale di valutazione a livello nazionale, in tutti gli ospedali e gli ambulatori specializzati per rendere migliore i risultati in previsione degli obiettivi assistenziali prefissati. Solo unificando queste azioni potremmo mirare al miglioramento comune della pratica clinica rendendo anche più agevole il cambio sede per gli operatori.
La Nutri-Score
Nutri-Score (chiamato anche etichetta nutrizionale a 5 colori) è un sistema di etichettatura dei valori nutrizionali basato sulla scienza e di facile comprensione per alimenti e bevande.
Un calcolo del Nutri-Score individua il valore nutrizionale di un prodotto (basato sugli ingredienti) e lo assegna a una delle cinque classi di voto con lettere codificate a colori (A, B, C, D o E). I prodotti che ottengono un punteggio A hanno il valore nutrizionale più alto, quelli che ottengono un punteggio E hanno il valore nutrizionale più basso.
Nutri-Score non è un sistema di etichettatura obbligatorio, ma sempre più paesi dell’UE lo raccomandano (tra cui Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Lussemburgo).
ente potrebbe aver bisogno di assistenza e pianificare interventi mirati per migliorare la sua autonomia e la sua qualità di vita.
Scala del Dolore di Wong-Baker: uno strumento essenziale per valutare il benessere dei pazienti
La scala del dolore di Wong-Baker è diventata uno strumento cruciale nel campo della valutazione del dolore, aiutando i professionisti medici a comprendere meglio le esperienze dei pazienti. Questo articolo esplora l’importanza di questa scala e come viene utilizzata per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.
Il Significato della scala del dolore
La scala del dolore di Wong-Baker, nota anche come “scala delle faccine”, offre una rappresentazione visiva del dolore attraverso una serie di faccine sorridenti, ognuna associata a un numero da 0 a 10. Questo strumento consente ai pazienti di comunicare in modo efficace il livello di dolore che provano, consentendo ai professionisti sanitari di adottare un trattamento adeguato.
Applicazioni pratiche
Questa scala viene utilizzata in una vasta gamma di contesti medici, dalla gestione del dolore cronico alle cure palliative. Le sue applicazioni includono valutazioni pre e post operatorie, monitoraggio del dolore nei pazienti anziani e valutazione del dolore nei bambini, dove la comunicazione verbale può essere limitata.
Utilizzando la scala del dolore di Wong-Baker, i professionisti sanitari possono valutare in modo più accurato l’efficacia dei trattamenti per il dolore e apportare eventuali aggiustamenti per garantire il benessere ottimale del paziente. Questo approccio mirato può contribuire a ridurre il rischio di sottotrattamento o sovratrattamento del dolore.
Scala di Norton negli anziani: valutazioni e punteggi per il benessere nutrizionale
Nell’ambito della salute degli anziani, la scala di Norton emerge come uno strumento cruciale per valutare lo stato nutrizionale e garantire un’adeguata assistenza. Questa scala, composta da cinque parametri chiave, offre una valutazione dettagliata del benessere complessivo degli anziani, concentrando l’attenzione su aspetti vitali come lo stato mentale, fisico e di mobilità.
L’importanza della Scala di Norton
La scala di Norton rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i professionisti della salute anziani, consentendo loro di identificare precocemente eventuali segni di malnutrizione o deterioramento del benessere nutrizionale. Con un punteggio massimo di 20 punti, questa scala fornisce una panoramica completa della salute nutrizionale dell’individuo, consentendo interventi tempestivi e mirati.
I parametri chiave della Scala di Norton
I cinque parametri valutati nella scala di Norton sono:
- Stato Mentale: valutazione della lucidità mentale e della capacità cognitiva dell’anziano.
- Stato Fisico: valutazione delle condizioni fisiche generali, inclusa la presenza di eventuali patologie croniche.
- Attività: valutazione del livello di attività quotidiana e autonomia nell’esecuzione delle attività giornaliere.
- Mobilità: valutazione della capacità di movimento e di deambulazione.
- Disturbi Fisici: valutazione della presenza di disturbi fisici, quali ulcere da pressione o lesioni cutanee.
Interpretazione dei punteggi della Scala di Norton
Un punteggio inferiore a 5 indica un grave stato di malnutrizione e richiede interventi immediati e intensivi per migliorare le condizioni del paziente. D’altra parte, un punteggio superiore a 14 suggerisce un buon stato nutrizionale e un adeguato benessere complessivo.
Conclusioni
La scala di Norton rappresenta uno strumento prezioso per valutare lo stato nutrizionale degli anziani e garantire un’assistenza mirata e personalizzata. Utilizzando questa scala, i professionisti della salute possono identificare precocemente i pazienti a rischio e implementare interventi preventivi per migliorare la loro qualità di vita e promuovere un invecchiamento sano e attivo.
Le altre scale di valutazione più diffuse
Esistono altre scale di valutazione specifiche utilizzate nel campo della medicina e della ricerca per valutare diverse aree di funzionamento e capacità. Alcuni esempi includono:
Scala di valutazione del dolore (NRS – Numerical Rating Scale)
Utilizzata per valutare l’intensità del dolore percepito da un paziente. Punteggi: La scala NRS va da 0 a 10.
- 0: Assenza di dolore.
- 1-3: Dolore lieve.
- 4-6: Dolore moderato.
- 7-10: Dolore grave o insopportabile.
Scala di valutazione della depressione (PHQ-9 – Patient Health Questionnaire-9)
Utilizzata per valutare la gravità dei sintomi depressivi di un individuo. Punteggi: Possono variare a seconda della scala utilizzata, ma di solito vanno da 0 a 27 o più, con punteggi più alti che indicano una maggiore gravità dei sintomi. Punteggi: La PHQ-9 ha punteggi che vanno da 0 a 27.
- 0-4: Nessuna depressione.
- 5-9: Depressione lieve.
- 10-14: Depressione moderata.
- 15-19: Depressione moderatamente grave.
- 20-27: Depressione grave.
Scala di valutazione della demenza (MMSE – Mini-Mental State Examination)
Utilizzata per valutare il grado di compromissione cognitiva e funzionale in individui con sospetta o diagnosticata demenza. Punteggi: La MMSE ha punteggi che vanno da 0 a 30.
- 25-30: Normale o minima compromissione cognitiva.
- 20-24: Compromissione cognitiva lieve.
- 10-19: Compromissione cognitiva moderata.
- 0-9: Compromissione cognitiva grave.
Scala di valutazione della mobilità (Katz ADL – Activities of Daily Living)
Utilizzata per valutare la capacità di un individuo di muoversi e spostarsi autonomamente. Punteggi: La scala Katz ADL è composta da sei attività valutate con punteggi che vanno da 0 a 6.
- 6: Completa indipendenza.
- 4-5: Indipendenza moderata.
- 2-3: Dipendenza moderata.
- 0-1: Dipendenza completa.
Scala di valutazione della qualità della vita (EQ-5D)
Utilizzata per valutare il benessere complessivo e la soddisfazione del paziente riguardo alla propria vita. Dipendono dalla scala utilizzata, ma di solito vanno da 0 a 100 o da 1 a 7, con punteggi più alti che indicano una migliore qualità della vita.
Punteggi: L’EQ-5D utilizza un sistema di punteggio basato su una scala da 0 a 100.
- 0-20: Qualità della vita scarsa.
- 21-40: Qualità della vita moderata.
- 41-60: Qualità della vita buona.
- 61-80: Qualità della vita molto buona.
- 81-100: Qualità della vita eccellente.
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
- Nelle tende per chiedere continuità lavorativa: gli oss del Policlinico di Monserrato (Cagliari), protestano a oltranzadi Redazione OSSnews24
Ha superato le due settimane la protesta degli operatori socio-sanitari (oss) del Policlinico di Monserrato (Cagliari), che hanno piazzato le tende sotto l’assessorato regionale della Sanità, in via Roma a Cagliari, per chiedere continuità lavorativa e la stabilizzazione dopo i sacrifici sostenuti nel periodo del Covid.
Al freddo, con la pioggia che bagna le tende, visitate anche dai topi, i 36 precari proseguono la loro battaglia a oltranza fino a quando non avranno risposte dalla politica. “Siamo stati sostituiti, usati e siamo stanchi – ripetono -. Abbiamo contribuito alla lotta contro il Covid, lavorato duramente e spesso in condizioni disastrose”.
E ancora: “Ci hanno chiamato eroi e ci hanno promesso una tutela che non è mai arrivata. La nostra manifestazione è il vessillo dell’amore per la nostra Azienda, per la quale molti hanno speso energie, forze e professionalità. Abbiamo stretto la mano alle persone malate di Covid, impauriti dal dover morire soli, lontani dalla loro famiglia e dalla loro casa. Abbiamo mantenuto un’adeguata assistenza di base e aiutato schiere di infermieri e medici. Eravamo spaventati anche noi, e ora veniamo presi in giro due volte, anche da chi ci aveva promesso una continuità lavorativa”.
Dopo la visita di Alessandra Todde, nuova presidente della Regione Sardegna, e di Francesco Agus, esponente dei progressisti, nelle tende si intravede anche qualche paziente che li ha conosciuti personalmente e ha voluto manifestare la propria solidarietà.
“Sono stato ricoverato un mese nel reparto di Cardiologia del Policlinico e conosco alcuni di loro – racconta uno di loro all’Ansa, chiedendo di restare anonimo -. Ho visto il loro impegno ogni giorno e ogni notte, quando era necessario stare vicino ai pazienti, agli anziani e a chi aveva bisogno di essere sostenuto. Non si possono gettare alle ortiche professionalità come queste, che hanno dato tantissimo all’Azienda ospedaliera”.
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
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