Le proposte al parlamento europeo per una riforma della sanità, che parta dai lavoratori
Fials è felice di annunciare la chiusura dei lavori di “Together Building, il futuro della partecipazione dei lavoratori nel settore dei servizi sanitari”, il progetto europeo che ambisce a dettare delle linee guida che i legislatori del Parlamento Europeo possano seguire per normare il futuro di chi opera in Sanità. Il documento che ne è scaturito, con un ampissimo contributo dei delegati Confsal-Fials, parte da un presupposto: il modello dirigenziale e gestionale in pandemia ha mostrato tutta la sua debolezza, fallendo. Gli operatori sanitari si sono trovati senza DPI, a fronteggiare un deficit organizzativi garantendo la tenuta di un sistema al collasso.
Seguendo la direzione della Commissione Europea che nel Quadro strategico dell’UE per la sicurezza e la salute sul lavoro 2021-2027, approvato il 28 giugno, insiste sulla necessità di anticipare e gestire il cambiamento, migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie sul lavoro e aumentare la preparazione per possibili future crisi sanitarie, attraverso un’attuazione efficace del dialogo sociale e la partecipazione dei lavoratori, i relatori hanno siglato un documento che predispone le basi per il pieno coinvolgimento, la partecipazione e la rappresentanza dei lavoratori nelle aziende attraverso:
– il rafforzando le procedure di informazione e consultazione, riesaminando le carenze esistenti nella loro applicazione nei diversi Stati membri dell’Unione e nei paesi candidati;
– il rafforzamento del ruolo dei sindacati e delle rappresentanze dei lavoratori nel settore sanitario;
– un quadro di sanzioni efficaci per i datori di lavoro nel settore sanitario per gravi violazioni del diritto all’informazione e alla consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti;
– la promozione di una Direttiva sulla Contrattazione Collettiva per l’intera Unione Europea che elimini le attuali limitazioni in questo settore;
– promuovere l’elaborazione di uno Statuto Quadro dell’Unione Europea per i professionisti del settore sanitario;
– promuovere l’adozione di una Direttiva dell’Unione Europea in materia di sicurezza e salute concernente i rischi psicosociali nel settore sanitario da estendere agli Stati membri e ai paesi candidati, favorendo l’inclusione della normativa comunitaria nelle rispettive legislazioni nazionali.
Ricordiamo che l’engagement, definito come “uno stato mentale positivo e di soddisfazione rispetto al proprio lavoro” è lo strumento più efficace di un buon management, a beneficio dei propri lavoratori e per il miglioramento delle performance. Il Covid deve averci insegnato il valore della comunicazione interna.
Il Segretario generale Giuseppe Carbone: “Per troppi anni ci siamo imbattuti nelle resistenze delle aziende sanitarie. I lavoratori della sanità una risorsa irrinunciabile per il Paese, il cambiamento, la loro inclusione nei processi decisionali, quei processi che ricadono direttamente sulle loro vite, non è più procrastinabile. Siamo andati in Europa per questo e siamo convinti che da Bruxelles arriveranno presto buone notizie”.
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