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Cinque cose che non sapevi riguardo allo sporco nel tuo spazzolino

Gli spazzolini da denti sono uno strumento essenziale alla nostra igiene giornaliera. Sebbene vengano utilizzati per pulire i denti, non dobbiamo dimenticarci che possono anch’essi essere infettati dai germi presenti sulle superfici del bagno e dai batteri presenti in bocca. 

Infatti, gli spazzolini da denti vengono contaminati da germi e batteri ogni volta che vengono utilizzati, accumulando microorganismi che – nel peggiore dei casi – possono anche causare complicazioni e malattie. 

Hai mai pensato a quanto possa essere sporco il tuo spazzolino, e quante volte all’anno bisognerebbe sostituirlo con uno nuovo? 

Doop ha analizzato alcuni studi medici e collaborato con esperti per raccogliere dati interessanti relativi alla presenza di batteri sui nostri spazzolini, e fino a che punto questi contribuiscono a trasmettere malattie. 

  1. Vi sono circa 10 milioni di batteri su ogni singolo spazzolino

Uno studio recente condotto dall’Università di Manchester ha dimostrato che gli spazzolini da denti possono accumulare più di 10 milioni di batteri, una cifra superiore persino ai batteri presenti su una tavoletta del water (50 al pollice quadrato), o in un sul pavimento di un bagno pubblico (2 milioni al pollice quadrato). 

“I batteri presenti in bocca sono anche sicuramente i batteri più comuni individuati sullo spazzolino. Se vi sono incastrate particelle di cibo, questi batteri possono moltiplicarsi sul nostro spazzolino”, è il commento della dentista pediatrica Laura Huling.

In aggiunta, questi dati vengono supportati da uno studio condotto nel 2011 che alcune versioni mutanti dello streptococco, tra cui speci di Staphylococcus aureus, Pseudomonas, lattobacillo, Klebsiella Candida e Escherichia Coli, sono state trovate in spazzolini da denti usati conservati in bagno. Questi sono gli stessi batteri che causano le carie, polmonite, infezioni fungine e alla pelle, crampi allo stomaco, diarrea e molto altro. 

  1. Più utilizzi lo spazzolino, più sporco sarà

La ‘contaminazione’ dello spazzolino comincia dal primo utilizzo e peggiora nel tempo. Per questa ragione è fondamentale sostituire lo spazzolino o la testina, la parte finale rimovibile. Uno studio condotto nel 2007 rivela che il 70% degli spazzolini da denti diventano altamente contaminati da microrganismi patogeni dopo l’utilizzo.  

“I batteri si accumulano con il tempo in maniera naturale sullo spazzolino. Alcuni vengono raccolti durante il processo di spazzolatura, mentre altri provengono dal luogo in cui viene riposto lo spazzolino” commenta Brian Maurer, co-fondatore dell’azienda di sperimentazione del microbioma orale Bristle.

  1. Il luogo ed il mondo in cui viene tenuto lo spazzolino può aumentare o diminuire la quantità di batteri 

La sopravvivenza dei batteri dipende dal modo in cui viene tenuto lo spazzolino. Inoltre, alcuni studi dimostrano che utilizzare un contenitore o una custodia per la testina può aumentare le possibilità di sopravvivenza dei batteri. 

“Molte persone utilizzano custodie dove riporre lo spazzolino, convinti che questo mantenga le setole libere dai batteri. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, l’opposto si verifica. I batteri trovano le condizioni ottimali per moltiplicarsi in ambienti umidi, per questo motivo coprire la testina del dentifricio con una custodia rimovibile può peggiorare la situazione, al posto che migliorarla. Per utilizzarlo nella maniera giusta, bisognerebbe lasciare che le setole si asciughino completamente, prima di chiudere il coperchio sulla testina dello spazzolino.’’ commenta Amanda Napitu, direttrice operativa a Dentaly.

  1. Umidità e materia organica supportano la crescita di germi e batteri 

In maniera simile a quanto già spiegato in relazione all’utilizzo di custodie per gli spazzolini, posizionare lo spazzolino in ambienti umidi o bagnati o in prossimità del water, può favorire il formarsi di batteri e muffa. 

“Raccomando di mantenere una distanza di almeno un metro e 50 tra il water e lo spazzolino. Inoltre, è buona abitudine ricordarsi di chiudere la tavoletta del water quando si tira lo sciacquone, per prevenire gli schizzi’’ commenta Laura Huling.

  1. Le caratteristiche di design di diversi spazzolini determinano la quantità  di batteri accumulati 

Il design dello spazzolino e la disposizione delle setole sono fattori da tenere in considerazione siccome la maggior parte dei batteri hanno la caratteristica di rimanere particolarmente attaccati alle setole. 

Uno studio del 2008 ha scoperto che alcuni batteri si infilano facilmente tra le setole dello spazzolino, se queste sono troppo vicine le une alle altre. Lo stesso studio ha anche scoperto che i microrganismi creano molto velocemente colonie all’interno degli spazzolini da denti. 

Quindi, quando si compra uno spazzolino nuovo è importante sceglierne uno con setole morbide per evitare future complicazioni. “Spazzolare in modo brusco può danneggiare lo smalto dei denti ed il tessuto gengivale. È quindi fondamentale scegliere uno spazzolino con setole morbide per prendersi cura della propria bocca.’’ raccomanda Henry Hackney, dentista e direttore direttore del management dei contenuti a Authority Dental.

Come evitare la contaminazione

Doop ha parlato con esperti per che consigliano i migliori modi per mantenere gli spazzolini puliti. Ecco cinque chicche per la propria igiene orale:

  1. Fare dei risciacqui di collutorio prima di lavare i denti 

Questa semplice azione quotidiana contribuisce a ridurre il numero di batteri trasferibili dalla bocca allo spazzolino, a causa del concentrato di alcol presente nel collutorio, sufficiente ad uccidere alcuni tipi di germi e batteri. È importante farlo prima di lavarsi i denti, e non dopo. 

Alcuni esperti rivelano che utilizzare il collutorio dopo aver spazzolato i denti può danneggiare l’igiene personale, poiché il fluoro del dentifricio – che ha la funzione di rafforzare i denti – viene sciacquato e lavato via. 

Fare i risciacqui dopo avere spazzolato i denti, che si tratti di acqua o collutorio, può avere degli effetti negativi. Se si utilizza il dentifricio al fluoro per protezione dalle carie, la Oral Health Foundation consiglia di ‘sputare senza risciacqui’. Questo permette al fluoro di attaccarsi allo smalto dei denti e a dare una protezione maggiore.”, aggiunge Amanda Napitu.

  1. Immergere lo spazzolino nel collutorio dopo la spazzolatura 

Questo processo pulisce a fondo le setole e uccide la maggior parte dei germi e batteri. Inoltre, uno studio ha scoperto che l’acqua del rubinetto non è abbastanza per pulire lo spazzolino da denti, e questo può portare ad alti livelli di contaminazione e biofilm. 

“Uno dei pochi benefici dei collutori a base alcolica è che aiutano ad uccidere i batteri infiltrati nello spazzolino. Si può immergere la testina dello spazzolino nel collutorio a base di alcol, lasciarlo per un paio di minuti e poi raddrizzare lo spazzolino per farlo asciugare. Raccomando di pulire anche l’impugnatura con sapone e acqua e di lasciarlo diritto ad asciugare’’ consiglia Laura Huling.

  1. Tenere lo spazzolino in una zona lontana dal WC

Se il WC è particolarmente vicino al lavandino, vi sono più possibilità che i batteri vengano rilasciati nell’aria una volta che si tira lo sciacquone e che raggiungano lo spazzolino da denti.

“Quando si scarica l’acqua del WC in bagno, questo rilascia una specie di spray aerosol, noto come il ‘pennacchio del gabinetto’. Questo può schizzare anche a 4-5 metri di distanza dal suo raggio. Il modo migliore e più semplice di proteggere gli spazzolini dai possibili schizzi è di chiudere il coperchio del WC prima di tirare l’acqua.’’ , spiega Amanda Napitu.

  1. Evitare i contenitori per spazzolini e i coperchi per gli spazzolini da denti

Gli stessi batteri che si possono diffondere nell’acqua tirando l’acqua del WC possono anche appoggiarsi ed attaccarsi ai contenitori di spazzolini. Uno studio condotto dalla National Sanitation Foundation negli Stati Uniti ha scoperto che gli spazzolini da denti sono terzi nella liste degli oggetti da casa con più germi, preceduti solo da spugne per i piatti e lavandini da cucina. 

Le popolarissime custodie protettive per gli spazzolini favoriscono umidità e, di conseguenza anche la crescita e l’aumento di batteri e di muffa. Un buon modo per prevenire la contaminazione è di riporre lo spazzolino un in luogo sterilizzante, lontano da una possibile esposizione a germi e batteri. 

Lo spazzolino Doop è stato progettato tenendo in considerazione il materiale del prodotto e le possibili modalità di conservazione, per evitare contaminazioni esterne e proteggere la salute dei clienti. Lo spazzolino viene acquistato con una confezione antibatterica e riutilizzabile con chiusura a zip, che si può usare come astuccio per riporre e proteggere il prodotto da germi, batteri e umidità.  

Inoltre, secondo il Center for Disease Control and Prevention e la Oral Health Foundation, lo spazzolino Doop è fatto da materiali non porosi e usa setole DuPont Tynex bristles, fatte di nylon, per evitare contaminazione di muffa o batteri e permettere una pulizia profonda. Tutte le informazioni a riguardo possono essere trovate sul sito Life Cycle Assessment report , che mette a confronto l’impatto ambientale dello spazzolino Doop con quello di altri spazzolini di plastica tradizionale.  

  1. Assicurarsi di utilizzare il proprio spazzolino 

Siccome la maggior parte dei batteri che si accumulano sullo spazzolino provengono dalla propria bocca, è bene assicurarsi di non utilizzare quello di qualcun altro. Un’altra buona abitudine, se si vive con altre persone, è di tenere gli spazzolini separati per evitare che si tocchino.

“I batteri della bocca, inclusi quelli che causano la gengivite, possono essere trasmessi da una persona all’altra attraverso il bacio, la condivisione di utensili e posate, o altre attività che coinvolgono il movimento e lo scambio di saliva. Perciò, al fine di evitare il passaggio di germi da una persona all’altra, è bene non condividere gli spazzolini da denti’’, spiega Brian Maurer. 

  1. Cambiare spazzolino ogni 3 mesi

Uno spazzolino con le setole sfilacciate e rovinate non è adatto a rimuovere la placca e i resti di cibo incastrati tra i denti, e questo può avere conseguenze negative sulla propria igiene orale. “Con il tempo le setole dello spazzolino si consumano e deteriorano, perdendo efficacia durante la spazzolatura”, spiega Brian Maurer.

Uno studio recente ha scoperto che la quantità di batteri sullo spazzolino rimane più o meno la stessa per le prime 12 settimane, mentre dopo 12 settimane cresce, ed è per questo motivo che è bene cambiare lo spazzolino ogni tre mesi circa. 

Esistono alternative più sostenibili come Doop, spazzolino riciclabile e riciclato composto da un’impugnatura e testine rimovibili ogni 3 mesi, per generare meno spreco rispetto allo spazzolino tradizionale. 

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Redazione OSSnews24

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