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Singapore: i no vax si pagheranno le cure. A Bucarest non ci sono più posti in obitorio

Incalza il Covid in tutto il mondo con l’avvento della stagione invernale

L’Oms intanto avverte l’Europa “sarà un inverno duro”. In Svizzera quasi 3mila contagi al giorno. A Bucarest non c’è più posto all’obitorio. In Austria e Svizzera schizzano i contagi. In Gran Bretagna la più piccola vittima di Covid: una neonata prematura

A Singapore dall’8 dicembre chi per scelta non si sarà vaccinato e si ammalerà di Covid dovrà pagarsi le spese mediche. Lo riportano i media locali citando il ministro della Sanità Ong Ye Kung che ha parlato della necessità di dare un “segnale importante” ai no vax. Le spese mediche per i non idonei alla vaccinazione, inclusi i bambini sotto i 12 anni, resteranno invece a carico del governo.

Attualmente nella città stato di Singapore i non vaccinati costituiscono la maggior parte dei pazienti ospedalieri e pesano enormemente sulla spesa sanitaria nazionale. Il governo paga le spese mediche di tutti i singaporiani, residenti permanenti e titolari di pass a lungo termine, ma non per quanti si ammalano di Covid al rientro da un viaggio all’estero.

Fino al 31 dicembre a chi è solo parzialmente vaccinato non verranno addebitate le spese sanitarie, in modo che possa completare il percorso vaccinale. I non vaccinati potranno comunque sfruttare le normali modalità di finanziamento dell’assistenza sanitaria, ove applicabile.

L’Europa deve aspettarsi un inverno “duro” per l’aumento dei contagi di Covid in diversi Paesi: lo ha detto il direttore regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Hans Kluge, in un congresso a Barcellona, secondo quanto riporta l’Efe. “La nostra regione è ora l’epicentro” della pandemia, ha ribadito Kluge, chiedendo di intensificare le vaccinazioni.

In Svizzera quasi 3mila contagi al giorno

Contagi in crescita in Svizzera, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.986 nuovi casi, sette decessi e 64 ricoveri. Martedì scorso i contagi erano 1.949. Nelle ultime settimane vi è stato un totale di 28.924 nuovi casi. L’incidenza dei casi su 14 giorni è di 332,41 contagi per 100.000 abitanti. Nelle ultime 24 ore sono stati trasmessi i risultati di 28.468 test, con tasso di positività del 10,49%. Da ieri è in corso in Svizzera una settimana speciale di iniziative per favorire la vaccinazione. Al momento solo il 64,38% della popolazione ha ricevuto due dosi.

Austria, +86 in terapia intensiva in una settimana

In Austria aumentano i ricoverati in terapia intensiva, che ad oggi sono 403 (+86 rispetto a sette giorni fa). Da ieri vige la regola delle 2G, ovvero essere vaccinati o guariti negli ultimi sei mesi. Sul lavoro vale ancora la regola 3G che prevede i tamponi rapidi e molecolari. Oggi il bollettino riporta 7.712 nuovi casi in 24 ore: un dato leggermente inferiore a quello dello scorso fine settimana ma sempre alto.

All’obitorio di Bucarest non c’è più posto

L’obitorio del principale ospedale di Bucarest, in Romania, non ha più spazio per i morti. I corpi delle vittime di Covid-19, avvolti in sacchetti di plastica nera, sono stati ammassati nei corridoi. Mentre normalmente arrivano circa 10 morti al giorno, ieri ne sono arrivati 26 di cui 14 vittime di Covid. Il personale si è detto devastato dal fatto che le vittime includessero dei ventenni.

Tra i Paesi più colpiti dall’attuale ondata di contagi che infuria nell’Europa centrale e orientale, la Romania conta centinaia di decessi al giorno con un tasso di mortalità per Covid tra i più alti in Europa. I medici sono oberati di lavoro ed esausti. Solo il 40% della popolazione è completamente vaccinato: un dato ben al di sotto della media dell’Unione Europea (75%).

L’ultimo inasprimento delle misure restrittive ha portato a un leggero calo dei contagi e dei decessi – il bollettino odierno registra 487 morti – ma i numeri sono ancora molto preoccupanti.

In Gran Bretagna la più piccola vittima di Covid: una neonata prematura

Una neonata di appena 9 giorni, nata prematura di 14 settimane in Inghilterra da una madre non vaccinata, è diventata una delle più giovani vittime della pandemia nel Regno Unito. La tragedia è avvenuta alcuni giorni fa ed è oggi sulle pagine di vari giornali britannici: la piccola, Ivy-Rose, era stata testata positiva al coronavirus dopo essere venuta alla luce, e purtroppo non ce l’ha fatta.

Redazione InfoNurse

Fonte: Avvenire.it

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