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Migep – SHC: “Incentivare gli Oss con adeguata retribuzione e rispetto”

Egregio Direttore

Dopo che la Regione Liguria ha deliberato l’accesso alla formazione per operatore socio sanitario con corsi gratuiti, il Ministro della Salute e la conferenza stato regioni hanno presentato due bozze sulla revisione dell’oss e sulla nuova figura, la Giunta Regionale della Liguria prende atto dell’istanza di quanto  la commissione sanità del ministero della salute sta mettendo in atto per questa professione, gli stati generali della professione oss ha organizzato un convegno i 28 giugno a Genova presso il cral portuale invitando la giunta regionale  a confrontarsi sulle nuove  disposizioni che si stanno delineando sull’oss e la nuova figura, quale evoluzione’.

Quello di oggi è sicuramente un risultato importante che potrà determinare le future assunzioni  e un riconoscimento della professione. Su questo ci confronteremo con i consiglieri regionali: Vicepresidente della Commissione sanità Giovanni Battista Pastorino, Roberto Centi, Stefano Anzalone vicepresidente commissione sanità La Spezia.

Non bisogna dimenticare gli oss poiché sono la colonna portante dell’organizzazione sanitaria e socio sanitaria all’interno delle strutture assistenziali. Dovrebbe esserci maggior interesse affinché questa professione venga riconosciuta e valorizzata sia in termini di qualità e  di capacità per l’apporto che possono dare, e sia per la quantità. La situazione della crisi nelle rsa è molto critica.

Adesso si parla di evoluzione, di nuovi modelli assistenziali, ma non si può non avere una nuova figura più idonea a ricoprire il ruolo che richiede l’attuale formazione in sanità, dove tutti si specializzano evolvono e l’oss è l’unica figura che rimane indietro. Sono state presentate due proposte di legge, una dal PD “Assistente Socio Sanitario” che valorizza la professione oss ferma dal 2001, e da FI “Assistente per la Salute” per risanate il vuoto legislativo e formativo creato dalla legge 42/99, accogliendo  le  proposte della Federazione Migep – SHC

Se si continua ad avere dell’oss una visione di mero esecutore di attività, di essere privo di pensiero critico, oltre che disincentivare la categoria, si rischia l’effetto contrario, ovvero il rifiuto a collaborare o prestare attenzione a tutto ciò che esula dalle competenze; senza parlare dei numeri di personale che la realtà chiede. Situazioni in cui lo stesso oss ormai presta servizio in luoghi più confacenti all’attività di una fabbrica piuttosto che di un luogo ove si assiste qualsivoglia tipologia di assistito.

Vorremmo fare una riflessione su quanto ha comunicato il Ministro della Salute, di far arrivare infermieri dall’India, ci aspettavamo altre soluzioni da parte del Ministro per risolvere la carenza di personale nelle RSA. Ci saranno indubbiamente le difficoltà linguistiche che non permetteranno quell’approccio umano e comunicativo di cui i nostri malati cronici, i nostri anziani, hanno ogni giorno bisogno.

E’ assurdo, che un Paese civile non sia in grado di affermare e consolidare al proprio interno le professioni sanitarie e socio sanitarie, incentivandole con adeguata retribuzione e rispetto, ma, mettiamo professionisti ad esaurimento bloccandogli qualsiasi possibilità lavorativa, formiamo professionisti sul mercato come operatori socio sanitari e non li assumiamo, infermieri che scappano all’estero, un paese che non è in grado di utilizzare le proprie eccellenze e le proprie risorse, una politica che non riesce a compensare il tema dell’invecchiamento, della formazione, proponendo alternative senza che ci sia il personale, invece di incentivare il personale che abbiamo, si continua a costruire contratti da fame e  lunghe liste di attesa.

Una politica che continua a mettere pezze su pezze, trattando i nostri operatori come professionisti di serie B, quando invece, abbiamo molti professionisti a spasso con competenze indispensabili per ricostruire la sanità del presente e del futuro.

È ora di fermarci e riflettere su quanto sta avvenendo nella sanità pubblica e nell’assistenza socio sanitaria, l’art 32 della Costituzione riguardo il diritto alla salute viene calpestato. Bisogna valorizzare le professioni, il lavoro, un piano straordinario di assunzioni che vada oltre alle stabilizzazioni e al turnover in modo che si vada a garantire la salute e la dignità di tutti i cittadini, e soprattutto che si tuteli la sicurezza sul lavoro.

Redazione OssNews24

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