Formazione

L’igiene delle mani degli operatori sanitari: procedura

Il lavaggio delle mani è la procedura più importante ed efficace per prevenire la trasmissione di infezioni. Tali infezioni costituiscono un effetto collaterale dell’assistenza e possono essere responsabili dell’aggravamento di una patologia, del prolungamento dei tempi di degenza e di disabilità a lungo termine.

Le mani degli operatori sanitari sono quindi, il più comune veicolo di trasferimento di agenti patogeni da un paziente ad un altro e dai pazienti agli operatori stessi. Così come, i guanti contaminati utilizzati dall’operatore possono diventare altro veicolo di diffusione di microrganismi.

È fondamentale ricordare che:

I GUANTI NON SOSTUISCONO L’IGIENE DELLE MANI e L’IGIENE DELLE MANI NON ELIMINA LA NECESSITA’ DI INDOSSARE I GUANTI

Tutti gli operatori sanitari svolgono quindi un ruolo fondamentale nel limitare la diffusione delle malattie e ridurre al minimo le complicanze di tali infezioni per i pazienti, attraverso l’esecuzione corretta del lavaggio delle mani.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “cinque momenti”, in cui tutti gli operatori sanitari dovrebbero provvedere al lavaggio delle mani:

  1. prima di toccare il paziente;
  2. prima di una procedura pulita o asettica;
  3. dopo aver toccato il paziente;
  4. dopo il contatto o rischio di esposizione con liquidi corporei;
  5. dopo aver toccato qualunque oggetto nelle vicinanze del paziente.

Sulle mani possiamo rilevare una flora batteria cutanea:

  • residente, cioè la normale flora colonizzatrice di un individuo che raramente causa infezioni, piuttosto spesso protegge l’organismo da altri patogeni. Risiede in profondità, pertanto non è facilmente rimovibile con il semplice lavaggio delle mani.
  • transitoria, cioè si deposita sulla cute dopo il contatto con pazienti o fonti infette, ed è in grado di provocare infezioni. Questi batteri possono essere rimossi con il lavaggio delle mani.

Esistono tre tipologie di lavaggio delle mani:

  • lavaggio sociale (40-60 secondi);
  • lavaggio antisettico (90 secondi circa);
  • lavaggio chirurgico (5 minuti).

Il lavaggio sociale viene eseguito con l’utilizzo di un normale sapone detergente e acqua di rubinetto, anche più volte durante la giornata lavorativa; può essere sostituito dalla pulizia delle mani con gel a soluzione alcolica, se le mani non sono visibilmente sporche.

In particolare, va eseguito:

  • ad inizio e fine turno;
  • prima di procedure pulite e non invasive (distribuzione cibo, farmaci, pressione arteriosa);
  • prima e dopo avere indossato i guanti;
  • dopo esposizione accidentale ad un liquido biologico;
  • dopo il rifacimento dei letti;
  • prima e dopo il contatto diretto con pazienti.

Per eseguire correttamente il lavaggio sociale delle mani occorre:

  • aprire il rubinetto e bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida;
  • insaponare con una dose di sapone liquido detergente erogato dall’apposito dispenser;
  • frizionare le mani palmo contro palmo;
  • il palmo destro sopra il dorso sinistro intrecciando le dita tra loro e viceversa;
  • palmo contro palmo intrecciando le dita tra loro;
  • dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro;
  • eseguire una frizione rotazionale del pollice sinistro stretto nel palmo destro e viceversa;
  • eseguire una frizione rotazionale, in avanti ed indietro con le dita della mano destra strette tra loro nel palmo sinistro e viceversa;
  • risciacquare abbondantemente con acqua corrente;
  • asciugare con salviette monouso di carta;
  • chiudere il rubinetto utilizzato la salvietta monouso che poi va cestinata.

Il lavaggio antisettico ha lo scopo di eliminare lo sporco, distruggere la flora transitoria e ridurre la flora residente. Viene eseguito rispettando l’ordine sequenziale del lavaggio sociale, ma utilizzando un prodotto antisettico liquido a base di clorexidina o iodopovidone ed impiegando un tempo maggiore. È indicato prima e dopo procedure invasive, in manovre che richiedono l’utilizzo di guanti sterili, prima di assistere pazienti immunodepressi, dopo il contatto con pazienti contagiosi, dopo l’esecuzione di medicazioni infette o dopo manipolazione di materiali biologici. 

Il lavaggio chirurgico elimina la flora batterica transitoria, riduce quella residente ed inibisce la crescita dei microrganismi. Viene eseguito in area operatoria prima di un intervento chirurgico e prima di manovre altamente invasive ed ha un tempo di durata di cinque minuti. La detersione deve essere fatta con antisettico a base di iodopovidone o clorexidina ed è necessario utilizzare spazzolini monouso per unghie con setole in nylon sterili.

La sequenza delle azioni da seguire è:

  • bagnare uniformemente le mani e gli avambracci fino al di sopra della piega del gomito con acqua tiepida;
  • premere la leva del dispenser della soluzione antisettica con il gomito e prelevare la dose necessaria da applicare sulle mani e sugli avambracci;
  • distribuire l’antisettico procedendo in un unico senso dalle mani verso e i gomiti e strofinare accuratamente negli spazi ungueali, quelli interdigitali, le mani e gli avambracci per la durata di un minuto;
  • risciacquare prima le mani e poi gli avambracci mantenendo le mani al di sopra del livello dei gomiti;
  • bagnare ed imbibire di antisettico lo spazzolino monouso e spazzolare gli spazi subungueali per circa 30 secondi per ogni mano;
  • lasciar cadere lo spazzolino nel lavandino e risciacquare mani ed avambracci;
  • prendere una nuova dose di antisettico e lavare nuovamente le mani seguendo il primo passaggio per la durata di 1 minuto per ogni mano e 30 secondi per ogni avambraccio, eseguendo dei movimenti circolari;
  • risciacquare mani ed avambracci;
  • asciugare con panno sterile prima le dita, poi la parte restante della mano ed infine l’avambraccio fino alla piega del gomito, eseguendo dei movimenti circolari e non ripassando mai sulle parti già asciugate.

Raccomandazioni per gli operatori:

  • tenere unghie corte, arrotondate, ben curate e prive di smalto;
  • rimuovere monili;
  • tenere cute integra e priva di ferite o escoriazioni;
  • la temperatura dell’acqua consigliata è di 37° C;
  • gli erogatori degli antisettici devono essere a muro e provvisti di leva per funzionamento a gomito.

Daniela Nursing Pills

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Redazione OSSnews24

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