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Stati Generali Oss: “Il demansionamento infermieristico è un problema che ricade anche sugli operatori socio-sanitari”

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Gennaro Sorrentino (Stati Generali Oss).

Nei giorni scorsi ha fatto discutere l’ordinanza n. 23431/2025 della Corte di Cassazione sul tema del demansionamento degli infermieri. Al di là dell’aspetto tecnico-processuale, ci sembra doveroso mettere nuovamente in luce, prendendo a prestito questo episodio, un problema più ampio che riguarda l’organizzazione della sanità italiana e che soggiace a tali casi: la cronica carenza di personale infermieristico e l’uso improprio degli oss nelle strutture sanitarie.

Sempre più spesso, infatti, nelle Rsa, tra le corsie degli ospedali italiani, nei pronto soccorso gli oss vengono impiegati per supplire alla mancanza di infermieri. Una pratica che non solo viola il principio di corretta adibizione alle mansioni sancito dall’art. 2103 c.c., ma che rischia anche di compromettere la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti. Ciò comporta un doppio danno: agli infermieri, costretti a svolgere mansioni non coerenti con la loro qualifica, e agli oss, caricati di responsabilità che non rientrano nel loro ruolo né nella loro formazione.

Il nodo economico e contrattuale

Dietro il fenomeno del demansionamento e della carenza di personale si nasconde un’altra questione ancora più profonda: la scarsa valorizzazione economica del personale sanitario. Gli stipendi fermi, i carichi di lavoro crescenti e l’assenza di tutele efficaci spingono molti professionisti a lasciare il Ssn, aggravando ulteriormente il problema delle carenze organiche. Il legislatore non ha ancora affrontato con decisione la questione del potenziamento del personale sanitario e del riconoscimento economico adeguato alle responsabilità assunte.

Serve un nuovo patto per la sanità

L’ordinanza della Cassazione non cambia le regole, ma ci ricorda che la tutela delle professioni sanitarie non può essere affidata solo alle aule giudiziarie. È necessario un intervento politico e sindacale forte, che metta al centro: il rispetto dei ruoli professionali (infermieri e oss inclusi), il rafforzamento degli organici, il miglioramento delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni. Solo così sarà possibile fermare lo sfruttamento professionale, restituire dignità agli operatori e garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria di qualità.

Redazione OssNews24

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