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Ospedale di Monopoli conteso tra chi chiede il rispetto delle norme sulla sicurezza e il potenziamento degli organici e chi difende un direttore di presidio che disattende gli accordi

Di seguito il comunicato dei sindacati FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS sulle problematiche dell’ Ospedale di Monopoli


”Apprendiamo, senza alcuna sorpresa, che una associazione sindacale contesta la nostra pretesa di individuare ambienti lavorativi funzionali e che rispettino gli standard di sicurezza per gli operatori e gli utenti nonché il potenziamento degli organici per le croniche carenze di personale.


Di una associazione sindacale che contesta altre OO.SS. che hanno chiesto all’azienda di individuare ambienti a norma, finora non si era mai visto neanche nei film di Fantozzi.


Sindacalmente non possiamo consentire che i lavoratori (e i fruitori dei servizi) debbano lavorare in condizioni di scarsa sicurezza. Se chiedere il rispetto delle norme sulla sicurezza è considerato un attacco al Direttore, allora siamo veramente dinanzi ad un paradosso. Perché in questo caso, qualsiasi richiesta sindacale tesa a far valere i diritti dei lavoratori se è letta come un attacco a chi dirige non ha più senso. È bene che i lavoratori prendano atto su una visione del fare sindacato che non ci appartiene, per noi far valere i diritti e battersi per le tutele non può dipendere da chi in quel momento ricopre un incarico di direzione.


Ma non è ancora finita. L’ansia da prestazione, induce codesta associazione sindacale a manifestare ampia solidarietà al Direttore Medico e non paga, accusa le scriventi, che vesserebbero un professionista pagato per far rispettare la legge e i regolamenti. Cita maldestramente il vangelo e descrive il Direttore Medico come un povero Cristo accusato ingiustamente di qualunque cosa. Ma non è compito del sindacato chiedere il rispetto delle regole?


Poi c’è la chicca! In mancanza di argomentazioni valide a sostegno della posizione assunta a difesa del Direttore, si cerca di distogliere l’attenzione dal vero problema (la mancanza di sicurezza e le carenze di organico) e si fa aleggiare lo spettro di un fantomatico personaggio che continua indisturbato a pilotare e manipolare dati sensibili, oltre a lanciare un allarme: qualcuno vuole far morire l’ospedale di Monopoli per oscuri interessi. Un diversivo al quale non intendiamo abboccare. Peraltro, quando si decide di alludere “all’imboscato di turno”, si deve fare molta attenzione, perché questi messaggi che sottendono implicitamente a far capire che possano esserci situazioni poco chiare manifestano una modalità di fare “sindacato” che non si può accettare. Bisogna essere chiari e trasparenti, dinanzi ad abusi o eccessi bisogna avere il coraggio di richiamare l’attenzione dei Direttori per ricondurre il tutto nell’alveo della norma, ed è esattamente quello che stiamo cercando di fare noi. Si vede che ognuno ha il proprio stile!!!


Infine, nella nota fatta circolare da questa associazione sindacale, prima di tornare a manifestare solidarietà al Direttore Medico, lancia l’ultimo slogan: i dipendenti dell’ospedale di Monopoli sono stanchi dei continui “soprusi”.


Ci chiediamo, come mai per questi dipendenti non registriamo tutti i sit-in necessari? Se i dipendenti sono stanchi, uno dei motivi sicuramente riguarda i carichi di lavoro in eccesso a causa delle croniche carenze di organico, e su questo noi ci stiamo battendo, come è ben noto.


La nostra nota che tanto disturba l’associazione sindacale chiede semplicemente il rispetto dei requisiti di legge, tutto questo polverone sollevato dalla “nota” associazione sindacale non ci azzecca nulla e serve solo a dichiarare che si è dalla parte di un Direttore che vuol trasferire spogliatoi e apre ambulatori senza prima verificare se ci sono le condizioni di sicurezza, se tale scelta è funzionale e se le unità in servizio sono adeguate per far funzionare bene il reparto e l’ambulatorio per come lo si vuole organizzare.


LASCIAMO A VOI DIPENDENTI IL COMPITO DI VALUTARE IL NOSTRO OPERATO.


L’abbiamo fatta particolarmente lunga, ma il caso è davvero singolare. Che dire, c’è chi dichiara il sit-in per solidarietà a un Dirigente che non è stato per nulla colpevolizzato, attaccato o ingiuriato, bensì richiamato al rispetto delle norme; e quelli come noi che, per tutela e solidarietà ai lavoratori e agli utenti, ha il coraggio di SINDACARE e rappresentare la criticità riscontrata, oltre a calendarizzare una assemblea in cui decidere democraticamente con i lavoratori interessati le iniziative di mobilitazioni, e senza trascurare la possibilità di rivolgersi alla magistratura e agli organi di controllo.


TROVERETE SEMPRE LE SCRIVENTI OO.SS. DALLA PARTE DEI LAVORATORI E PER IL RISPETTO DELLE NORME E DEI CONTRATTI.”


FP CGIL CISL FP UIL FPL FIALS F.to LONIGRO STELLACCI LONGO ALBENZIO

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Redazione OSSnews24

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