Emergenza per Integrazione scolastica e sociale OSS
La scrivente O.S di categoria OSS, ritiene di dover intervenire con forza sulla situazione “Emergenza per Integrazione scolastica e sociale OSS”, nel rispetto della tutela e della dignità degli operatori che coinvolti in questa pandemia ci chiedono rassicurazioni in merito.
Sappiamo che il Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale è un servizio erogato alle scuole del territorio, di ogni ordine e grado mediante lʼassegnazione di un operatore socio sanitario (OSS) in cui deve garantire agli alunni con disabilità adeguati interventi assistenziali educativi, finalizzati allʼacquisizione di autonomie personali, sociali, divenendo un sostegno alle famiglie nel carico assistenziale. In particolare riteniamo che in questa situazione senza precedenti anche questo settore debba avere un riguardo per lo sforzo degli operatori che operano in condizioni critiche da anni.
L’emergenza Coronavirus sta colpendo in modo grave la cooperazione sociale e i suoi lavoratori, pensiamo che le suddette Cooperative garantiscano la massima collaborazione preservando gli standard di qualità dei servizi nei quali sono impegnate.
Tenendo presente il Disegno di Legge approvato al Senato della Repubblica il 9 aprile 2020 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse allʼemergenza epidemiologica da COVID- 19 (assistenza ad alunni e a persone con disabilità) che prevede il periodo durante la sospensione del servizio scolastico e per tutta la sua durata, gli enti locali possono fornire, tenuto conto del personale disponibile, anche impiegato presso terzi, lʼassistenza agli alunni con disabilità mediante erogazione di prestazioni individuali domiciliari, finalizzate al sostegno nella fruizione delle attività didattiche.
La Regione e gli Assessori devono prontamente occuparsi anche delle ricadute sugli Operatori Socio Sanitari per evitare che ad emergenza si sommi altra emergenza sociale ed economica.
Chiediamo che venga garantita una “dignità” alle lavoratrici e lavoratori che, anche nel periodo di sospensione, non hanno intenzione di rimanere inermi in casa, ma hanno piena facoltà e volontà di rendersi utili per l‘assetto assistenziale mettendosi a disposizione per le S.S.V.V. dei comuni e per le asl, vista lʼurgente imminenza che richiede, di trovare una soluzione a favore di tutti Operatori Socio Sanitari in questione, al fine di garantire definitivamente il giusto onore e la dignità che attendono.
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