L’Asl ha infatti ridotto le loro ore di lavoro e si vocifera addirittura che possa essere a rischio il posto di lavoro. I circa 60 dipendenti vogliono vederci chiaro e si informeranno sul proprio futuro lavorativo, chiedendo ai sindacati di fare il proprio dovere e al direttore dell’Asl di rivedere eventualmente le decisioni che potrebbero penalizzarli perché, qualora fosse vero il rischio del posto di lavoro, si sentirebbero sfruttati.
“Abbiamo lavorato in pandemia senza sosta, non potere mandarci via”, la dichiarazione degli operatori socio-sanitario.
A temere per il propprio futuro lavorativo anche il personale amministrativo in servizio presso la caserma Garibaldi e gli altri punti Covid. Si augurano che certe decisioni, se già prese, vengano riviste per evitare di finire in strada dall’oggi al domani.
Redazione OssNews24.it
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