Asl 5 Spezzino, lettere di licenziamento in arrivo per 77 oss
La Coopservice di Reggio Emilia ha avviato la procedura per i dipendenti in cassa integrazione fino al 31 dicembre.
Stanno arrivando in queste ore le lettere di licenziamento per 77 operatori socio-sanitari in forza all’Asl 5 Spezzino. A dare corso alla procedura di licenziamento collettivo, per riduzione del personale, è la Coopservice di Reggio Emilia, dalla quale gli oss dipendono. Un atto del quale gli operatori, in cassa integrazione fino al 31 dicembre di quest’anno, avevano già avuto sentore, anche se non avevano mai abbandonato la speranza di una soluzione diversa. Una di queste possibilità era offerta dall’applicazione dell’emendamento Rossomando, che permette nei bandi la riserva di posti per chi ha lavorato nelle strutture pubbliche durante la pandemia.
“Nella lettera – scrive Davide Natale, consigliere regionale Pd – si legge che la cooperativa giunge a questa decisione a seguito dell’internalizzazione del servizio e del fatto che il Committente (Asl 5) non ha ‘attinto al personale già formato e in forza in quei servizi’ (internalizzati) e come conseguenza della mancanza di ulteriori servizi che potrebbero assorbire il personale impiegato”.
E questo in barba agli incontri e alle rassicurazioni che si sono succedute nel tempo. A offrire questo spaccato è sempre Natale che prende in esame date e tempistica. “Ma queste date – sottolinea l’eponente del Pd, che nel frattempo ha presentato una nuova interpellanza sulla scottate questione – non sono state rispettate ancora una volta” . Una situazione drammatica per i 77 lavoratori (21 a tempo pieno e 56 a tempo parziale) per la maggior parte donne con figli a carico. In alcuni casi persone che hanno superato i 50 anni, con tutte le difficoltà del caso per una nuova ricollocazione.
“Questo perché quando le aziende vanno ad assumere preferiscono i giovani – ha detto Luca Comiti, della Cgil –. Il 31 dicembre scadrà la precedente procedura. E a questo punto, visto che non c’è spazio di manovra per ulteriori ammortizzatori sociali, restano soltanto due vie percorribili. Una che la vicenda si chiuda con le lettere di licenziamento che stanno arrivando in questi giorni, l’altra è la ricollocazione. E questa può avvenire solo tramite l’emendamento Rossomando, con un bando specifico e riservato a coloro che hanno lavorato presso stutture sanitarie o ospedaliere. Ma su questo bando stiamo ancora aspettando lumi dalla Regione e magari una data precisa di convocazione. Ovvio non tutti riusciranno ad entrare in questo percorso ma vorremmo delle certezze. Chi resterà fuori, e si presume sarà una piccola quota di persone, potrà essere impiegato in strutture private convenzionate che prendono lauti finanziamenti”.
Intanto, nel corso di un’audizione sempre sul tema oss convocata in Comune, l’auspicio di Comiti è diventato qualcosa di più concreto. La Regione Liguria, infatti, ha fatto sapere che dal 21 al 25 novembre terrà un incontro a Genova a cui interverranno anche i sindacati, proprio per affrontare il tema oss. E magari trovare una soluzione a una vicenda che va avanti da tempo, lasciando nell’incertezza numerose famiglie.
Redazione OssNews24
Fonte: La Nazione
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