Uil FPL Verona ha promosso il primo convegno sulla figura dell’assistente infermiere
Verona, 8 novembre 2024. Si è svolto ieri a Monteforte d’Alpone (Verona), con grande partecipazione, il convegno promosso dalla Uil FPL di Verona sulla nuova figura professionale dell’assistente infermiere, il primo evento informativo in Italia sull’argomento. La sala dell’Auditorium dell’IPAB Fondazione Don Mozzatti D’Aprili di Monteforte d’Alpone ha ospitato un numeroso pubblico, composto sia da operatori sanitari e sociosanitari che da rappresentanti dei datori di lavoro, tutti interessati ad approfondire le implicazioni e le sfide legate alla creazione di questa nuova figura professionale.
“Abbiamo risposto alla forte richiesta di informazione proveniente dal personale coinvolto”, ha dichiarato Stefano Gottardi, Segretario Generale della Uil FPL di Verona. “Con questo evento, il primo in Italia sull’argomento, abbiamo cercato di fare chiarezza, fornendo un’analisi completa della situazione, grazie agli interventi dettagliati sia da parte delle organizzazioni sindacali che dei datori di lavoro. È stato un momento di confronto molto arricchente”, ha aggiunto Gottardi.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Rita Longobardi, Segretario Generale della Uil FPL Nazionale, che ha ribadito l’importanza di un confronto costruttivo e di un’analisi approfondita sulla nuova figura professionale dell’assistente infermiere nei settori sanitari e sociosanitari.
“Oggi più che mai è urgente affrontare la carenza di figure infermieristiche e di operatori sociosanitari”, ha dichiarato Longobardi, evidenziando le difficoltà straordinarie che il settore sta attraversando che non trova risposte adeguate nel rinnovo dei contratti e che mina alla base diritti e aspettative dei lavoratori pubblici e in particolare dei servizi pubblici offerti Ha sottolineato la necessità di un adeguato riconoscimento professionale e giuridico per queste categorie, poiché il loro ruolo è fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario. Inoltre, ha messo in luce le difficoltà che la Uil sta affrontando nel vedere risposte insufficienti dal governo riguardo alle richieste sindacali per il mantenimento dei redditi erosi dall’inflazione e per l’assenza di investimenti Strutturali nella Sanità Pubblica.
La Segretaria Generale Longobardi ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla legge di Bilancio, evidenziando che, per il 2025, sono stati stanziati solo 880 milioni di euro per il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri. Questa somma è considerata insufficiente per affrontare la carenza allarmante di personale: 30mila medici, 70mila infermieri e 80mila OSS.
Longobardi ha denunciato quello che considera uno smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale a vantaggio del settore privato, che sta ricevendo un notevole trasferimento di risorse pari a 184,5 milioni di euro nei prossimi due anni senza condizionalità. Ha avvertito delle conseguenze negative di questi tagli per milioni di cittadini, che rischiano di vedere compromesso il loro diritto alla salute e alla cura costituzionalmente garantito. Lo ha evidenziato con un dato preoccupante: lo scorso anno, oltre 2 milioni di persone hanno rinunciato alle cure per motivi economici, e questo numero potrebbe aumentare ulteriormente.
Il discorso pone l’accento sull’urgenza di un cambiamento per garantire un sistema sanitario nazionale pubblico, gratuito e universale .
Presenti anche il nuovo Presidente Gabriele Guzzo, che ha apprezzato l’importanza dell’evento e l’Assessora Arianna Tregnaghi del Comune di Monteforte d’Alpone, che ha portato il saluto dell’amministrazione locale, riconoscendo il valore dell’incontro per il territorio e per le categorie coinvolte.
L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto cruciale per definire il futuro della professione, l’evoluzione della figura dell’assistente infermiere e le sfide normative e contrattuali che i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario sono chiamati ad affrontare.
Nel suo intervento al convegno, Fulvia Murru, Segretaria Nazionale UIL FPL con delega alla sanità, ha presentato una relazione approfondita sull’evoluzione della professione dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) e sulla normativa che introduce la nuova figura dell’Assistente Infermiere. Murru ha offerto un’analisi storica e professionale dell’OSS, mettendo in evidenza la discrepanza tra l’espansione delle responsabilitànel settore sanitario e sociosanitario e il riconoscimento contrattuale ed economico inadeguato.
Ha sottolineato l’importanza di una maggiore collaborazione con gli infermieri, fondamentale per il miglioramento e l’efficienza dei servizi sanitari. Inoltre, ha espresso preoccupazioni riguardo alle complicazioni che emergono con l’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, una necessità che però si inserisce in modo complesso nel contesto sanitario attuale. La relazione di Murru ha quindi evidenziato la necessità di aggiornamenti normativi e contrattuali per sostenere l’evoluzione delle professioni sanitarie.
Corrado Tessari, responsabile del Terzo Settore Uil Fpl Verona, ha espresso preoccupazione per la figura dell’“assente infermiere”, definendola una “realtà ibrida” che potrebbe generare conflitti tra infermieri e operatori sociosanitari (OSS), compromettere l’efficacia delle strutture sanitarie e creare disarmonia tra le categorie professionali. Tessari ha difeso il ruolo fondamentale dell’OSS, che va oltre l’assistenza fisica, enfatizzando anche l’aspetto emotivo nei confronti dei pazienti. Ha inoltre chiesto una rimodulazione del profilo professionale dell’OSS a livello nazionale, per garantirne una maggiore tutela e riconoscimento.
Giusi Campisi, Responsabile del Terzo Settore UIL FPL Verona e sindacalista a tempo pieno da pochi giorni, ha condiviso le sue riflessioni sulle difficoltà che la nuova figura dell’assistente infermiere potrebbe comportare, sia per i lavoratori che per le strutture del settore delle cooperative. Ha anche sottolineato la preoccupazione riguardo a pratiche ingannevoli che stanno circolando sui social, dove alcune aziende promuovono corsi formativi per ottenere diplomi che permetterebbero guadagni facili. Campisi ha esortato i lavoratori a fare molta attenzione a queste proposte, chiarendo che spesso si tratta di offerte non veritiere e che è fondamentale verificare sempre la serietà e la legittimità dei corsi prima di intraprendere qualsiasi percorso e affidarsi al sindacato sempre pronto a fornire risposte esaustive.
Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di Daniela Perasole e Patricia Kaced, responsabili del settore sanità e del terzo settore della Uil Fpl, che hanno posto l’accento sul fatto che gli infermieri sono soggetti alle normative previste dalla legge Gelli, che regolano aspetti cruciali come la responsabilità penale, la responsabilità civile, con particolare riferimento al risk management, e l’obbligo assicurativo.
Per la parte datoriale, sono intervenuti Emilio Tessari, Direttore dell’IPAB Fondazione Don Mozzatti D’Aprili, Michela Romani, Direttrice della Fondazione Fermo Sisto Zerbato, Enrica Menozzi, Responsabile dell’Area Veneto Ovest ed Emilia-Romagna della Cooperativa CODESS, e Rosaria Zanon, Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’A.O.U.I. di Verona. Ognuno di loro ha rappresentato la propria realtà, evidenziando le difficoltà derivanti dalla carenza di personale adeguatamente preparato e dalla migrazione dei professionisti verso opportunità economiche più vantaggiose, una situazione che grava notevolmente sull’economia aziendale, aumentando i costi indiretti legati alla formazione continua e alla riorganizzazione interna.
Inoltre, è emerso il dubbio che la nuova figura dell’assistente infermiere possa davvero rappresentare la soluzione, in quanto, tutti gli interventi sono stati concordi nell’affermare che il sostegno alle professioni sanitarie deve passare attraverso una migliore valorizzazione delle figure esistenti, garantendo loro stabilità contrattuale, adeguate retribuzioni e una continuità formativa, affinché possano affrontare le sfide quotidiane con la professionalità necessaria a garantire alti standard di cura e assistenza. La figura dell’assistente infermiere, pur sollevando molteplici interrogativi, deve essere parte di una strategia complessiva che tuteli e valorizzi adeguatamente tutto il personale sanitario e sociosanitario, assicurando un futuro più solido per il settore.
In conclusione, Stefano Gottardi afferma che la Uil Fplha dimostrato quanto siano importanti questi eventi, perché questo convegno ha costituito un’importante occasione di dialogo e confronto tra i diversi attori del settore, con l’obiettivo di tracciare insieme un percorso che conduca a soluzioni concrete e sostenibili per il futuro del lavoro nei settori sanitario e sociosanitario. Al centro di questa riflessione c’è la qualità e la competenza delle persone che ogni giorno si dedicano con impegno alla cura e all’assistenza degli altri.
Redazione OssNews24
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