Trenta oss precari della Asst di Lodi riassunti dopo uno sciopero della fame
3 luglio 2023. Nella provincia di Lodi, trenta oss precari dell’Asst (Azienda Socio-Sanitaria Territoriale) hanno finalmente raggiunto un accordo con le autorità regionali per ottenere un contratto stabile e la promessa di stabilizzazione nel 2024. Questo successo è stato raggiunto dopo un durissimo sciopero della fame iniziato il 13 giugno da Stefano Lazzarini, rappresentante del sindacato Confsal.
Le richieste dei lavoratori precari, che vedevano i loro contratti scadere il giorno precedente, sono state ascoltate grazie alle pressioni esercitate dalla segreteria regionale Fials-Confsal, che ha intrapreso colloqui con i direttori del Welfare della Regione. Il 27 giugno, durante un incontro sindacale, è stato comunicato che la Regione ha anticipato i termini dei fabbisogni per il 2024, includendo così i trenta operatori socio-sanitari (Oss) precedentemente a rischio licenziamento.
Stefano Lazzarini, il promotore dello sciopero della fame, ha dichiarato:
“Dopo le nostre rimostranze, siamo riusciti a coinvolgere la segreteria regionale Fials-Confsal, che ha avuto colloqui diretti con i dirigenti del Welfare regionale. Durante l’incontro sindacale del 27 giugno, ci è stata comunicata la buona notizia che la Regione ha anticipato i fabbisogni previsti per il 2024. Ciò significa che i trenta Oss che erano a rischio licenziamento hanno ottenuto un nuovo contratto a partire da oggi e saranno stabilizzati nel 2024. Questa è una vittoria per trenta famiglie e mi sento di interrompere lo sciopero della fame con un senso di serenità.”
La stabilizzazione dei trenta lavoratori precari rappresenta un importante passo avanti nella lotta per i diritti dei lavoratori nel settore socio-sanitario. La situazione di precarietà che molti dipendenti affrontano nel settore è spesso causa di ansia e incertezza per le famiglie coinvolte. Questo caso specifico dimostra come la mobilitazione e l’organizzazione sindacale possano portare a risultati concreti e migliorare le condizioni di lavoro per gli operatori.
Si spera che questa vittoria per i trenta Oss precari della Asst di Lodi possa fungere da esempio per altre situazioni simili in Italia e stimolare un dibattito più ampio sulla necessità di garantire stabilità e sicurezza lavorativa a tutti i dipendenti nel settore sanitario.
Mentre questi trenta lavoratori possono finalmente respirare con un senso di sicurezza e stabilità, rimane ancora molto da fare per affrontare la questione più ampia dei lavoratori precari in Italia e per garantire diritti e dignità a tutti i dipendenti del settore socio-sanitario.
Redazione OssNews24
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