Nursing Up Trento: chiediamo l’adozione di immediati provvedimenti, la situazione è sempre più grave ed insostenibile
La campagna di vaccinazione sta purtroppo andando a rilento, il personale è ormai stremato nei settori particolarmente investiti dall’emergenza Covid. Alcuni settori, come le terapie intensive, le pneumologie, l’emodialisi, il territorio con il dipartimento di prevenzione, sono in forte difficoltà. L’avanzare nel contempo delle varianti del virus, fanno emergere un quadro di salute pubblica sempre più preoccupante.
Come rappresentanti di oltre 1700 professionisti sanitari operanti nell’ambito provinciale chiediamo alle istituzioni di non abbassare la guardia, devono essere adottate le misure restrittive necessarie, il numero dei tamponi molecolari deve essere aumentato e deve essere effettuato un efficace tracciamento, i dati relativi all’ospedalizzazione dei pazienti Covid sono in costante peggioramento.
Un’attenzione particolare e prioritaria deve essere rivolta alla campagna vaccinale, affidarsi prevalentemente ai medici di medicina generale non è certo la soluzione, come ha anche evidenziato a mezzo stampa il Presidente dell’Ordine dei Medici, dott.Ioppi. La carenza di questi professionisti sul territorio provinciale è all’evidenza di tutti, vista l’assenza di un ricambio generazionale, a fronte dell’ enorme carico di lavoro acuito dall’emergenza Covid.
Occorre evidenziare che la dotazione attuale di infermieri ed assistenti sanitarie dedicate alla pratica vaccinale è totalmente insufficiente rispetto alla pressante necessità della collettività, che è quella di essere celermente vaccinata per raggiungere prima possibile l’immunità di gregge. Bisogna pertanto puntare con decisione sull’assunzione e la messa in campo di altri professionisti sanitari, come il personale infermieristico, che potrebbe essere reperito dalle attuali graduatorie selettive e concorsuali, nelle prossime settimane inoltre avremo in Trentino la disponibilità di nuovi professionisti laureati, assumiamoli immediatamente, prima che si accasino altrove. Sarà opportuno garantirgli dei contratti a tempo determinato a lungo termine, a tal proposito le scelte istituzionali da adottare dovranno essere lungimiranti e strategiche!
Tra l’altro, l’imminente apertura della nuova terapia intensiva al S.Chiara assorbirà 30 nuovi infermieri, gettati nella mischia con un brevissimo addestramento ed inserimento, in un settore ad alta tecnologia e le assenze per congedo parentale, aspettative e malattie continuano a non essere adeguatamente sostituite.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che abbiamo nei settori più strategici del personale infermieristico che non riesce a fruire delle ferie arretrate e che da 12 mesi sta sostenendo elevatissimi carichi di lavoro, Vogliamo iniziare a pensare a loro o continuiamo a dire che tutto va bene, nella speranza che reggano questa situazione in eterno?
Ora ci aspettiamo un deciso cambio di passo da parte di Azienda Sanitaria e Provincia, che si mettano in campo tutte le potenzialità di cui possiamo disporre, che si assuma tutto il personale possibile, che si investa nella campagna vaccinale su infermieri ed assistenti sanitari, mettendo nel contempo in essere tutti gli strumenti di riconoscimento economico previsti dalle leggi di bilancio e non ancora adottati nella nostra Provincia.
Appare ormai improcrastinabile l’attivazione delle specializzazioni per i professionisti sanitari del comparto, previste dalla legge 43/2006 e dal vigente contratto di lavoro, è necessario elevare la qualità delle prestazioni a livello territoriale ed ospedaliero, per dare un servizio sempre migliore ai nostri cittadini.
Queste cose possono essere velocemente agite, basta che ci sia la volontà politica! Così non si puo’ andare avanti, ora bisogna iniziare ad ascoltare i sanitari che lavorano sul campo, mettendo in atto i provvedimenti più opportuni!
Cesare Hoffer, Coordinatore Nursing up Trento
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