Nursing Up, De Palma: «Soddisfatti per la conferma di Speranza. Ora ci aspettiamo un impulso concreto per l’ulteriore valorizzazione economica della nostra categoria».
Il Presidente del Sindacato Nazionale Infermieri non ha dubbi: «La continuità rappresenta la strada giusta per ottenere quei traguardi in cui tutti noi confidiamo. Dopo i 100 euro al mese in busta paga, quelli dell’indennità specifica infermieristica che abbiamo atteso per anni; adesso chiediamo e vogliamo che quella indennità aumenti fino a quei 500 euro che meritiamo e per i quali daremo battaglia. Speranza non dimentichi gli 80 infermieri che hanno perso la vita fin ora e gli oltre 200 colleghi che ancora si ammalano ogni giorno»
ROMA 15 FEB 2021 – «Non possiamo che accogliere con grande soddisfazione, come Sindacato Nazionale degli Infermieri, la conferma dell’On. Roberto Speranza nel ruolo di Ministro della Salute.
Il concreto dialogo che negli ultimi tempi si è instaurato con lui, ma soprattutto l’atteso aumento di 100 euro al mese con l’inserimento in Finanziaria dell’indennità di specificità infermieristica; che per noi è un punto di partenza storico verso quei 500 euro in busta paga che sono il nostro traguardo più importante da raggiungere, hanno rappresentato nel recente passato quei punti di svolta che con altri esponenti di Governo, ciechi a qualunque forma di apertura nei nostri riguardi, non eravamo riusciti a raggiungere.
Per questa ragione apprezziamo la sua conferma, nel nuovo Governo Draghi, per un percorso indispensabile di continuità, in piena emergenza sanitaria. Dal Ministro Speranza, però, adesso, ci aspettiamo che non venga meno l’impegno nei confronti della nostra categoria. La più esposta al rischio, dall’inizio di questa pandemia. La più colpita come contagi, quella che oggi con 80 decessi ufficiali, di cui ben 5 suicidi; ci colloca come in assoluto come la realtà professionale che in questo Covid ha pagato di più lo scotto della forza dirompente di questo maledetto virus».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, nel rivolgere il suo plauso alla riconferma del Ministro Speranza, non manca di ricordargli i numeri atroci di cui gli infermieri sono vittime.
«8.111 operatori sanitari contagiati negli ultimi 30 giorni: sono i dati dell’Istituto Superiore Sanità. Se li incrociamo come sempre con quelli dell’Inail che indicano che oltre l’80% del personale sanitario che si infetta sono infermieri; arriviamo a superare oltre 6mila contagi nell’ultimo mese e tocchiamo una media di oltre 200 colleghi al giorno che ancora si ammala. A Speranza chiediamo anche un impegno concreto e una strategia mirata per il piano vaccini.
Gli italiani aspettano ancora che si dia davvero inizio all’azione che porterà all’immunità di massa. Speranza e Draghi non dimentichino che senza gli infermieri dipendenti, il fallimento del piano Arcuri nè è la ampia dimostrazione; non si potrà reggere la forza d’urto di un percorso che non può durare certo tre anni, mentre il virus e le sue pericolose mutazioni incombono sulle nostre teste. I fondi in Finanziaria ci sono: le Prestazioni Aggiuntive di 50 euro sono la dimostrazione che Speranza c’è, è presente, e mantiene fede agli impegni che assume. Ma vanno immediatamente adoperate.
Riponiamo nel Ministro la piena fiducia che egli possa continuare ad agire, dando ulteriore impulso alla professionalità degli infermieri e delle altre professioni sanitarie non mediche, per contribuire a quei cambiamenti che meritiamo.
Il nostro ultimo incontro, assieme a quello con il Presidente del Comitato di settore Regioni Sanità, fu proficuo per l’ottenimento del traguardo dell’indennità infermieristica specifica, obiettivo che nessun altro sindacato aveva mai raggiunto. Ora siamo certi che con questa sua riconferma il tempo sia dalla sua e anche dalla nostra parte. Bisogna mettere subito mano ai 100 euro al mese dell’indennità di specificità infermieristica ai quali abbiamo già diritto e che ci dovranno essere corrisposti con il prossimo contratto, arretrati compresi, per aumentare tale importo come è giusto che sia, nell’ambito di un percorso di evoluzione che non deve interrompersi e che non può e non deve conoscere improvvisi dietro front», conclude De Palma.
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