Minghetti (shc oss): oltre al governo e alle regioni, neanche gli infermieri vogliono riconoscere il valore di questa professione
Egregio Direttore,
Tutti affermano che si avranno più risorse nella busta paga di quasi 600mila professionisti sanitari e operatori del Ssn, per valorizzare il loro operato. Il rinnovo del contratto del comparto sanità riguardante il triennio 2019-2021 che sta per arrivare entro fine novembre se va bene, sarà un passo importante per la valorizzazione delle professioni, ma non tanto per gli operatori socio sanitari perché dovranno sudarsela per accedere all’area assistenti per ottenere un ulteriore aumento che è legato al budget aziendale.
L’operatore socio sanitario deve reagire, e non farsi giocare sulla propria pelle, insomma, un ulteriore beffa. Molti Oss aspettano questi aumenti che si dicano, e pensare di vedere a breve le somme accreditate. Rimane, almeno per ora, una chimera a causa dell’aumento dei costi energetici e dell’inflazione, il contratto della sanità pubblica è superato nel tempo e nei contenuti. Come sindacato di categoria non si stancherà di ripetere che il contratto dovrà essere improntato anche sull’operatore socio sanitario e non solo sugli infermieri, poiché l’oss ha svolto una determinata professionalità nella lotta alla pandemia covid.
Oltre al governo e alle regioni, neanche gli infermieri vogliono riconoscere il valore di questa professione, ma usarla come forza lavoro a basso costo. Siamo preoccupati, perché alcuni festeggeranno senza guardare al futuro, senza rendersi conto che gli aumenti tabellari sono bassi con erogazione a una tantum degli arretrati, altri dovranno fare i conti perché gli aumenti non bastano per coprire l’inflazione, e per questo continuiamo a divulgare e far capire che bisogna riorganizzarsi. L’operatore socio sanitario è la risorsa più importante che abbia avuto il sistema salute, la chiave per un sistema salute più vicino a tutti i cittadini, e il governo non li ha tutelati come ha fatto con le alte professioni, e per questo che sarebbe stato giusto che gli fosse riconosciuto un premio professionale maggiore. I sindacati dovevano equilibrare gli adeguamenti e gli emolumenti alla pari, e adeguarli a livello europeo.
Ci rivolgiamo a tutti gli oss, la gestione dei progetti è uno strumento che deve dimostrare una grande utilità anche nel contesto contrattuale, ponendo un forte raggiungimento agli obiettivi, che devono “aprire nuove strade”, e non rimanere a subire le briciole. Il sindacato Shc non può scordare le difficoltà e le condizioni che questi operatori hanno prestato come professionisti, mettendo a rischio la propria vita in questi due anni di pandemia, per questo ne parleremo il 22 novembre a risk management.
Segreteria shc oss Angelo Minghetti
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