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Migep, Shc: incontro con il Sottosegretario Costa il 17 maggio 2021

”Egregio Direttore,

è arrivato il momento dopo 20 anni di riflettere sull’organizzazione del profilo oss; 

“L’alberghiero appartiene a questa figura? oppure facciamo un ragionamento che si chiama diploma di qualifica?”

Il confronto che la Federazione Migep e il sindacato Shc oss hanno avuto con il Sottosegretario Costa, è stato molto costruttivo; insieme alla Senatrice Boldrini, Dott. Proia, Dott. Massai abbiamo toccato temi forti, molto centrati sulla formazione, sullo scorrimento delle Graduatorie, precariato, rimarcando il business sulla formazione, evidenziando l’importanza di equilibrare il riconoscimento del lavoro usurante, la criticità tra elenco regionale e registro nazionale, entrando anche nel merito delle telecamere nelle strutture in tutela dei cittadini fragili, dove necessita monitorare le assunzioni, e sostenere i lavoratori non solo per la parte formativa ma anche a livello di salute sotto forma di stress psicologico, rivedendo le leggi regionali che bloccano queste modalità.

Precisando che la politica deve essere uno strumento fondamentale e deve dare forza a tutte le richieste che sono poste in questa emergenza pandemica, mettendo in risalto che in molte strutture ci sono operatori senza titolo che operano affianco ai cittadini fragili, dove non esiste una formazione che sia formazione o un docente che sia docente, dove diventa difficile avere la qualità formativa anche in assenza di tirocinio e che non bisogna andare al ribasso. La bocciatura degli emendamenti sull’area socio sanitaria ha evidenziato una grossa criticità politica, riconoscere agli oss l’Area Socio Sanitaria è importante perché il sistema sanitario nazionale richiede formazione adeguata.

Si può proporre una formazione migliore, ma se non si cambia la struttura da tecnico a socio sanitario, questi rimarranno sempre tecnici con competenze che partono da una gamma di attività “dalle pulizie all’assistenza al paziente”, rilevando un sistema ormai obsoleto sulla formazione, carichi di lavoro e demansionamento, ma soprattutto abbiamo evidenziato la necessità di arrivare a concludere in questa legislatura il DL della Senatrice Boldrini poiché bisogna rivedere il profilo dell’oss, rivedere l’attestato in titolo di “diploma di qualifica”, unificare i due profili (oss – oss-s) poiché i moduli di lavoro sono confusi, e parametrare diventa difficile, anche se dovessero formare meglio, faranno la stessa cosa, pertanto c’è la necessità di andare su un unico profilo, su un profilo compiuto, formativo, dove troviamo dei punti importanti nella legge Boldrini, come nella legge 3/18 area socio sanitaria.

Sulla questione della Terza S è un grande problema, le regioni su indicazioni delle strutture RSA chiedono personale preparato con competenze avanzate per sopperire alla carenza infermieristica, da un’altra parte il contratto non lo provvede e non lo riconosce nel mondo lavorativo mettendo questi operatori in una grossa responsabilità con mancanza di tutela anche verso i cittadini.

Aprire un osservatorio permanente è necessario poiché sarà uno strumento che deve gestire il registro degli oss, deve vedere la criticità della figura legata al sistema di salute dei cittadini, e dei servizi, deve vedere lo sviluppo dell’ Operatore Socio Sanitario. Precisando, che l’osservatorio ha un senso qualora venga ridisciplinata la professione OSS, se la professione non viene ridisciplinata le regioni continueranno a fare quello che vogliono utilizzando in modo diverso questa figura senza dare risposte alle richieste poiché vengono a mancare gli strumenti necessari a un’assistenza di qualità.

Inoltre c’è la necessità di aprire anche un tavolo tecnico per rivedere il profilo dell’oss, dando indicazioni come può essere utilizzata, altrimenti questa qualifica continuerà a essere svenduta e continuerà a essere utilizzata in modo sbagliato. Bisogna rivedere la professione, il profilo, è anche un’occasione per riposizionare le responsabilità all’operatore socio sanitario, andando a bloccare la delibera della Regione Veneto.

Il Sottosegretario Costa ha accolto in modo propositivo il confronto rimarcando che in questi anni si è creata una poca definizione e poca chiarezza sul ruolo dell’OSS senza creare le condizioni nel dare il meglio sulla formazione a questi operatori e ai servizi alla persona. Necessita definire le competenze specifiche dell’oss riconoscendo che il testo del DL Boldrini è un buon testo dal quale partire. Seppur non abbia la delega specifica da la sua massima disponibilità sui tre punti:

  • Quadro normativo DL Boldrini in quanto un’ottima partenza e va ad affrontare tutta una serie di tematiche e di criticità nel trovare le risposte al tema;
  • Attivazione del tavolo tecnico per attuare un confronto e una sintesi al problema degli OSS;
  • Attivazione dell’osservatorio per creare omogeneità essendo uno strumento che può creare un’uniformità sull’OSS.

Precisando che Il governo deve farsi carico di questo tema, cercherà di coinvolgere altre forze politiche è farà opera di sensibilizzazione per affrontare questa tematica, poiché il sistema assistenziale necessita di personale formato e che bisogna avere una sanità che dia risposte corrette e di qualità sia nella formazione sia verso i cittadini, garantendone i diritti e cercando di risolvere un problema che dura da diversi anni per gli operatori socio sanitari.

Come federazioni chiediamo a tutti i colleghi di unirsi e di presenziare al webinar risk management l’11 giugno  ore 14,30

link per iscriversi, iscrizione gratuita, verrà rilasciato attestato di partecipazione https://www.forumriskmanagement.it/index.php/iscrizioni-webinar-migep-11-giugno/

Federazione Migep, SHC OSS

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Redazione OSSnews24

Operatore Socio Sanitario

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