Lavoro

Vittoria per gli Oss nelle carceri “il 60% degli operatori sarà riassorbito” entro il 31 dicembre

Un grande risultato quello ottenuto dal sindacato OSS SHC e dalla Federazione Migep Oss che insieme rappresentano la maggior degli operatori socio sanitari

Una costanza che ha premiato gli oss che hanno prestato servizio nelle carceri e delle rsa durante l’emergenza sanitaria legata al covid, che ha portato al loro rientro nei servizi penitenziari.

“La situazione era critica, le Regioni e la Protezione Civile non avevano prorogato i contratti in scadenza per gli oss – scrive Angelo Minghetti nella nota sindacale – che lavoravano nelle carceri/rsa.
Una situazione che nessuno poteva dare un dollaro, portando il 31 maggio 2022 e altri a marzo del 2022 un amaro in bocca per i 1500 oss, lasciati a casa.

La scrivente oss shc, e la federazione migep oss, con il proprio legale, coinvolti da questi operatori hanno attuato attraverso note di diffida al Governo, alle Regioni e alla Protezione Civile mettendo in evidenza un flop della stessa riforma dell’Ocdpc del 22/4/2020 n. 665 affinché fosse trovata una soluzione adeguata. Gli operatori uniti con noi il 28 giugno a Roma, per arrivare in questi mesi, a riprendere il servizio, “60% di operatori” fino al 31 dicembre 2022. Si può dire Vittoria!!

…ma rimane aperta la questione di fondo, non tutti hanno usufruito della possibilità di rientrare in servizio, la stessa determina del 12 settembre 2022, indica che non tutti sarebbero entrati in servizio, stanziando un importo di € 6.567.239,00 per la prosecuzione dei rapporti in essere al 31/12/2022. Riteniamo di conseguenza che tutti gli operatori che hanno prestato servizio presso le Unità Speciali non possono considerarsi “volontari” ma veri e propri prestatori di lavoro alle dipendenze della Protezione Civile.

Siamo intervenuti su quelle regioni, che pur avendo decretato il rientro non hanno provveduto giustificando l’inadempienza con scarse risposte o con risposte propositive, vigileremo. Le scriventi insieme ai lavoratori auspicano che la loro voce che a tutt’oggi non è stata ascoltata, sia ascoltata in questo governo e di avere uno spiraglio per la loro vertenza “posto di lavoro”. Ci auguriamo che il governo che subentrerà a novembre prenda atto e risolva il problema di questi lavoratori, le regioni non mettano una toppa in “flop di riforma”, poiché siamo di fronte a una situazione molto confusa, anche perché, non è chiaro il testo del Ministro di Giustizia con prot. n. 123183 del 29/3/2022 che indica la necessità di un confronto con il Ministero della Salute e la Conferenza Stato Regioni per trovare una soluzione, indicando in modo parziale i principi, un testo che non indica nessuna modalità di strutturare questi operatori in via stabile, e ordinaria.

Le scriventi intendono procedere per trovare una soluzione, anche se sarà dura, poiché bisogna capire le intenzioni del nuovo governo e dei nuovi Ministri.
Una piccola e grande vittoria, anche se non siamo riusciti a tutelare tutti gli operatori, ci impegneremo affinché ci sia un rientro in pianta stabile per tutti” conclude la nota.

Redazione OssNews24

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