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Molise, lo sfogo di una oss: “I precari in scadenza di contratto non possono scavalcare i vincitori di concorso”

Rilanciamo la lettera scritta dall’operatrice socio-sanitaria Alessandra Mignogna e pubblicata su Primonumero.

Sono circa 200 i precari che in Molise hanno lavorato durante l’emergenza Covid. Il prossimo 31 dicembre giungeranno a fine contratto, e per la loro stabilizzazione si stanno spendendo politici regionali e sindacati. Una mobilitazione che ha provocato l’indignazione di una delle 672 persone dichiarate idonee dall’Asrem e che, a seguito del concorso vinto, avrebbero tutti i requisiti per una regolare assunzione. E’ quanto racconta uno di loro, Alessandra Mignogna, che ha inviato alla redazione di Primonumero la seguente lettera.

“Stanca di assistere al teatrino che sindacalisti e politicanti vari stanno mettendo su rispetto all’imminente licenziamento di 150 oss da parte dell’Asrem, vorrei invitare la stampa tutta a fare un ragionamento scevro da inutili sentimentalismi e a valutare i fatti per quello che sono. E i fatti sono che i 150 oss in questione hanno lavorato rispondendo a un avviso pubblico, accettandone in toto le condizioni. Vale a dire che, una volta scaduti i termini del contratto, non avrebbero avuto nulla a pretendere.

Va precisato che nel frattempo, viva Dio, è stato indetto un concorso per operatori socio-sanitari all’interno dell’Asrem, selezione di cui nessuno dei ‘paladini del popolo’ dice una parola. Ma questi signori sono a conoscenza del fatto che nella pubblica amministrazione si entra solo tramite regolare concorso? Come può un esponente politico di qualsivoglia partito, pur di compiacere o buttare un po’ di fumo negli occhi a dei disperati, invitare il Consiglio regionale a trovare soluzioni alternative per aggirare la legge?

Non si può sentire che si parli del pericolo di sistema sanitario al collasso causato dal licenziamento di 150 oss. Non si può sentire perché c’è una regolare graduatoria che comprende ben 672 idonei, pronti a entrare e speranzosi di essere chiamati. Qualcuno ha il coraggio di dire che le scorciatoie che vorrebbero proporre sindacati e politicanti da strapazzo andrebbero a discapito di chi, con studio e sacrifici, quel concorso lo ha superato? Di chi, essendo in graduatoria (qualora ci fosse spazio), ha il sacrosanto diritto di essere assunto dall’Asrem? Anche tra quei 672 idonei ci sono padri e madri di famiglia. C’è gente che ha studiato e lavorato duro. E non lo hanno fatto per essere ora scavalcati da chi non ha diritto. L’auspicio di questo racconto è che possa essere preso in considerazione “da chi si ostina ad alimentare una inutile guerra tra poveri”.

Redazione OssNews24

Fonte: Primonumero

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