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Assistente Infermiere: un’occasione persa o svalutazione del ruolo dell’OSS?

Nel corso della conferenza stampa del 3 ottobre 2024, sono state sollevate importanti criticità riguardanti l’introduzione della nuova figura dell’Assistente Infermiere (AI) e le conseguenze per la categoria degli Operatori Socio-Sanitari (OSS). In parallelo, le Regioni hanno dato il via libera alla creazione dell’Assistente Infermiere, basandosi su un accordo politico che ha coinvolto solo una parte della professione infermieristica e degli ordini professionali. Questo sviluppo, come previsto, rischia di svalutare il ruolo degli OSS, senza apportare i miglioramenti necessari al settore assistenziale.

Superficialità dei media e confusione generale

Gran parte dei media ha accolto la figura dell’AI con entusiasmo, promuovendola come una soluzione innovativa senza però approfondire le reali problematiche alla base di questa decisione. La narrazione diffusa ha generato ulteriore confusione nella categoria, ignorando questioni cruciali come l’assenza di un incremento economico per i lavoratori, la carenza di équipe adeguate e organizzate, e il rischio giuridico di abuso di professione.

Domande senza risposte: contratti, retribuzioni e mansioni

Una delle questioni principali rimane: come verranno inquadrati e retribuiti gli Assistenti Infermieri? Nonostante il dibattito, non sono stati chiariti i contratti né le modalità di assunzione, lasciando aperta la possibilità che questa figura si riveli una semplice “riverniciatura” del ruolo esistente. OSS con Formazione Complementare (FC) e AI rischiano di avere le stesse mansioni, senza però un riconoscimento adeguato, creando ulteriore confusione all’interno del sistema sanitario.

Rischio di abbassamento della qualità assistenziale

Altra preoccupazione è legata alla proposta di sanatoria per coloro che, pur essendo in possesso della sola licenza media, abbiano lavorato come OSS per almeno cinque anni negli ultimi otto anni. Questo provvedimento, se non gestito con attenzione, potrebbe portare a un abbassamento della qualità assistenziale, soprattutto nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), le principali beneficiarie di questa manovra volta a ridurre i costi del lavoro. Senza un’adeguata formazione e parametri di accreditamento stringenti, la manovra potrebbe danneggiare la qualità del servizio, mettendo a rischio l’intero settore.

Le criticità sollevate dalla categoria OSS

Le associazioni di categoria, tra cui il Migep-Stati Generali dell’Oss e SHC, sono rimaste escluse da un vero confronto. I punti critici da risolvere restano molteplici:

  • Mancanza di fondi definiti per l’istituzione della figura dell’AI.
  • Assenza di assicurazione per colpa grave, nonostante le crescenti responsabilità.
  • Nessuna carta etica a supporto delle attività infermieristiche che l’AI svolgerà.
  • Nessun percorso di riqualificazione per gli OSS con Formazione Complementare, nonostante le competenze acquisite negli ultimi vent’anni.

Domande aperte e incertezze

Il futuro della figura dell’Assistente Infermiere è ancora incerto. Domande come la modalità di supervisione diretta da parte degli infermieri, i reali carichi di lavoro e la garanzia delle competenze restano senza risposte. Le RSA, che faticano a trovare personale infermieristico, sembrano i principali destinatari di questa riforma. Tuttavia, l’iniziativa rischia di trasformarsi in uno sfruttamento della nuova figura, senza la dovuta tutela legale e con un possibile abuso di professione.

La voce della categoria OSS deve essere ascoltata

La categoria OSS non può restare in silenzio di fronte a una riforma che rischia di comprometterne il futuro. È necessario che le associazioni di categoria e i lavoratori facciano sentire la propria voce per evitare un abbassamento della qualità assistenziale a favore di un risparmio economico che minaccia la dignità professionale.

La battaglia per il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo dell’OSS è appena iniziata. Occorre un confronto vero e trasparente per garantire un’assistenza di qualità e il giusto riconoscimento delle competenze di chi ogni giorno lavora al servizio dei pazienti.

Federazione MigepSHC OSSStati Generali
Loredana PerettoAntonio SquarcellaGennaro
Sorrentino

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