Un anestesista, il direttore del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura e un operatore socio-sanitario dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna sono stati prosciolti con riferimento al decesso di una ragazza 22enne, soffocata da un pezzo di pizza ordinata all’esterno. Il dramma si era consumato il 13 marzo 2018 nel reparto di Psichiatria.
Infine l’oss era la persona che aveva consegnato la pizza alla paziente, nonostante questa fosse sottoposta a terapie con psicofarmaci, che hanno effetti sulla regolare deglutizione. Il iudice dell’udienza preliminare ha prosciolto tutti e tre con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
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