Palermo, ore lavorative tagliate al Sofia-Cervello: la protesta degli oss
Affiancato dai sindacalisti di Fials, Uil e Nursing Up, un gruppo di operatori socio-sanitari dell’ospedale palermitano è sceso in piazza.
Un gruppo di oss dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, alla presenza dei sindacati Fials, Uil e Nursing Up Palermo (guidati dai segretari aziendali Luciano Gargano, Giovanni Cucchiara e Gioacchino Zarbo), è sceso in piazza per chiedere all’assessorato regionale della Salute un intervento autorevole a tutela della categoria, che al nosocomio del capoluogo siciliano conta circa 300 operatori sociosanitari. Le sigle sindacali sono state ricevute in assessorato e il direttore Mario La Rocca ha assicurato che in tempi brevi avvierà un monitoraggio di questo bacino di personale per avere contezza sui numeri e sull’apposito impiego e fabbisogno.
Ma quali sono i motivi della protesta? “L’Azienda – si legge in una nota dei sindacati – ha disposto un taglio del 30% delle ore lavorative, colpendo in particolare i precari che hanno lavorato in prima linea durante l’emergenza pandemica, e tutto ciò mentre il numero dei contagi è in aumento. Questa riduzione del personale oss causerà gravi disagi e problemi nell’assistenza sanitaria, visto che il rapporto tra oss e infermieri sarebbe di 1 a 9, causando dunque in certi casi un demansionamento degli infermieri”.
“Chiediamo di poter avviare un confronto per trovare soluzioni a salvaguardia di questo personale, che ha rischiato la vita durante la pandemia per garantire la giusta assistenza ai pazienti e svolgere al meglio il proprio lavoro – dice Antonino Ruvolo (Fials) -. Attendiamo l’esito della stabilizzazione attraverso la Legge Madia, che a dire del direttore La Rocca comprende il rispetto della Legge di stabilità 234 del 30 dicembre e la Legge di stabilità regionale del 2022/2024, compresi coloro che hanno maturato i 18 mesi di anzianità assunti durante il periodo emergenza Covid e che interesserà circa 40 unità di personale. Poi attendiamo di capire i numeri reali del fabbisogno. A nostro avviso questi lavoratori sono fondamentali per assicurare gli standard minimi di sicurezza e assistenza. L’assistenza sanitaria siciliana, ancora una volta, viene adeguata ai costi risparmiando sul personale, che invece è fondamentale sul piano dell’assistenza”.
Redazione OssNews24
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