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“Io sono Oss”, arriva il codice comportamentale

Riceviamo e pubblichiamo una lettera/comunicato a firma del coordinatore nazionale Luca Gusperti.

Egregio Direttore,
volevamo informare tutti gli operatori socio sanitari e assistenziali (asa, adest, osa, ota, Oss e Oss fc) italiani che “Io sono Oss” ha stilato un codice comportamentale onde evitare le situazioni sgradevoli che si sono succedute ultimamente in Italia da parte di pseudo-figure che hanno macchiato l’immagine degli operatori sociosanitari formati asa, adest, osa, ota, Oss e Oss fc con attestato regolare.
L’attività dell’operatore sociosanitario (Oss) è una dinamica relazionale nella quale si aiuta la persona assistita a ottenere e a conservare il migliore stato di salute possibile. L’Oss lavora per promuovere, conservare, aiutare a ristabilire la salute, lenire le sofferenze e preparare a una morte serena quando la vita non può essere prolungata. Tenuto come tutti al rispetto delle norme morali e legali della società di cui è membro, l’Oss contrae degli impegni per ciò che concerne la salute e il benessere della persona assistita, consapevole che la sua attività comporta degli obblighi morali.
Il presente codice comportamentale definisce e precisa i principi morali che segnano i confini etici dell’Oss. Adottandolo, gli Oss manifestano la volontà di rispettare i valori e le norme che vengono enunciati e dei quali si assumono la responsabilità. Il codice comportamentale precisa ciò che la popolazione ha diritto di aspettarsi dall’Oss.

Elementi del codice comportamentale

I valori e le norme sono presenti non in ordine di importanza, ma secondo l’oggetto al quale si applicano. I valori definiscono gli ideali e la direzione comportamentale da tenere. Il comportamento dell’Oss è apprezzato quando aderisce a dei valori, e censurato quando si allontana da essi, anche se il loro carattere generale non consente di dare risposte precise nei casi difficili e complessi, per i quali si rende necessario ricorrere all’etica dell’equipe. Le “norme” sono obblighi morali che derivano dai valori e orientano i comportamenti in modo più preciso, a volte enunciando ciò che il valore esige.

Elementi del codice comportamentale “La persona assistita”

Valore: L’Oss deve rispettare i valori e i bisogni individuali della persona.
Norme
1) Considerazioni quali la razza, la religione, l’origine etnica, la situazione sociale, il sesso, l’età e lo stato di salute non devono nuocere all’impegno operativo dell’oss verso la persona assistita.
2) Si devono considerare le aspirazioni e i modi di vita abituali della persona assistita, cercando attraverso programmi individualizzati di soddisfare non solo i bisogni biologici, ma anche quelli psicologici, sociali, culturali e spirituali.
3) L’Oss riconosce che la persona è membro di una famiglia e di una collettività e che è necessaria la ricerca del consenso della persona assistita per il coinvolgimento delle persone vicine nel trattamento.
Valore – Norme
1) Il consenso della persona assistita nel pieno delle sue facoltà mentali, espresso con l’autorizzazione verbale o la collaborazione dichiarata, è la condizione essenziale per dare assistenza.
2) Il consenso ben inteso è la condizione con la quale la persona partecipa attivamente al processo assistenziale ed è quindi vietato utilizzare la forza, la coercizione o la manipolazione per ottenere il consenso della persona nei trattamenti assistenziali.
3) La malattia o altri fattori psicosociali possono diminuire la capacità della persona di autogestirsi, ma l’Oss deve continuamente cercare di valorizzare la sua autonomia, dandogli le occasioni di scegliere, nella misura in cui lo può fare, aiutandolo a conservare o a recuperare la massima indipendenza.
4) L’Oss deve rispondere alle domande di informazione e chiarimento della persona assistita e della sua famiglia con un linguaggio semplice, chiaro e con sensibilità, allorquando possiede le conoscenze necessarie per farlo con precisione oppure rinviandolo al responsabile dell’assistenza quando le questioni poste superano le sue capacità.
Valore: L’Oss ha il dovere di conservare il segreto su tutte le notizie di cui è venuto a conoscenza nell’esercizio del suo lavoro e rispettare la privacy della persona assistita.
Norme
1) Ciascuno ha il diritto di stabilire quello che vuole far conoscere della sua vita privata, e quindi spetta alla persona assistita scegliere il confidente della sua condizione fisica e ciò che ritiene di rivelare.
2) È doveroso utilizzare i mezzi adeguati per tutelare il segreto professionale e la privacy della persona assistita e vegliare sulla loro applicazione.
3) Nell’assistenza al morente l’Oss dovrà assicurare il comfort, la dignità umana e alleggerire il più possibile l’ansia e il dolore, in particolare aiutando i membri della famiglia a sopportare la perdita.
Valore – Norme
1) L’Oss deve continuamente migliorare la sua formazione e le sue capacità operative.
Valore: L’Oss ha il dovere di difendere l’interesse della persona assistita presso i suoi colleghi ed altre persone.
Norme
1) La difesa dell’interesse della persona assistita significa anche che lo si aiuta a ottenere assistenza di qualità.
Valore: L’Oss, in tutte le situazioni di lavoro, ha l’obbligo di agire in modo da rinforzare la fiducia verso l’assistenza, dedicandosi al benessere della persona assistita.
Norme
1) L’Oss deve adoperarsi affinché le condizioni di lavoro gli permettano di dispensare un’assistenza coerente con i valori e le norme del codice comportamentale, informandone il datore di lavoro e l’equipe assistenziale affinché il rapporto operativo sia improntato sul realismo e il rispetto dell’etica.

L’equipe assistenziale

Valore: L’assistenza prodigata alla persona è il risultato di uno sforzo comune che fa appello alla competenza di tutti gli operatori assistenziali, e quindi l’Oss riconosce il punto di vista e le competenze dei componenti dell’equipe.
Norme
1) L’Oss collabora con il responsabile dell’assistenza alla stima, alla pianificazione, all’attuazione e  alla valutazione dei programmi di cura globale; la sua responsabilità è limitata alla sua formazione, all’esperienza e alle considerazioni giuridiche sul suo ambito di competenza.
Valore: L’Oss, in quanto membro dell’equipe, ha il dovere di prendere iniziative perché la persona riceva assistenza di qualità conforme all’etica.
Norme
1) Se rileva o sospetta una mancanza di competenza od una condotta contraria all’etica professionale ,l’oss deve prima di tutto avere a cuore il benessere della persona assistita ed i rischi cui possono andare incontro i futuri assistiti.

La funzione sociale dell’Oss

Valore: Le condizioni di lavoro devono contribuire a garantire la qualità dell’assistenza alle persone e alla soddisfazione operativa dell’Oss, il quale ha l’obbligo di lavorare assicurando e mantenendo condizioni di attività che garantiscano sempre l’assistito.
Norme
1) Anche se il miglioramento delle condizioni di lavoro rappresentano indirettamente un vantaggio per la persona assistita, l’Oss ha prioritariamente la responsabilità nei confronti della sicurezza degli assistiti presenti e futuri.
2) La persona la cui sicurezza esige assistenza continua ha il diritto di riceverla durante la durata dello sciopero, e la popolazione ha il diritto di conoscere le misure prese per assicurarsi la sicurezza delle persone assistite.

Responsabilità collettiva dell’Oss

Valore: L’Oss aderisce all’associazione che riconosce il codice comportamentale e garantisce di fare assicurare e mantenere una condotta comportamentale etica a tutti gli iscritti, ponendo attenzione ai diritti, ai bisogni e agli interessi legittimi delle persone assistite e degli Oss.
Norme
1) Per favorire il rispetto dell’etica comportamentale è essenziale che esista un’associazione che rappresenti l’Oss a ogni livello: locale, provinciale, regionale, nazionale.
2) L’Oss aderisce alla propria associazione per contribuire alla crescita della categoria, favorendo le rappresentative di colore che si impegnano per la qualità delle cure da assicurare agli assistiti.
3) L’Oss aderisce all’organizzazione che rappresenta gli interessi e le istanze di qualità assistenziali degli Oss presso tutte le istituzioni pubbliche e private, nazionali, regionali e locali.
4) Per tutta la sua carriera l’Oss dovrà avere la possibilità di aggiornarsi sulle esigenze etiche e formative della propria categoria; l’associazione professionale deve favorire attivamente la messa in opera di iniziative che permettano questa formazione facilitando lo sviluppo della categoria.
Redazione Nurse Times
 

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