Alla luce dello schema di disegno di legge recante delega al Governo in materia di professioni sanitarie e responsabilità professionale, gli Stati Generali Oss intendono esprimere una posizione chiara e costruttiva, con l’obiettivo di contribuire al dibattito pubblico e istituzionale su una riforma che si preannuncia strategica per il futuro del Servizio sanitario nazionale.
La delega al Governo, come indicato all’art. 3, mira a rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale. Per quanto ci riguarda, tale attrattività non può prescindere dal riconoscimento pieno e formale di tutti gli attori che operano quotidianamente nella sanità, compresi gli oss. Continuare a escludere questa figurs dal novero delle professioni sanitarie significa ignorare il contributo concreto, qualificato e insostituibile che esse apportano all’assistenza, alla cura e alla dignità della persona.
L’art. 4, lettera a, invita ad attualizzare le competenze professionali in base all’evoluzione dei bisogni di salute e delle tecnologie. È evidente che il ruolo dell’oss non può più essere confinato a una dimensione meramente tecnica. L’oss è oggi una figura relazionale, educativa, di supporto clinico e organizzativo. È quindi necessario rivedere il quadro delle professioni sanitarie, come previsto all’art. 3 e includere l’OSS tra le professioni riconosciute, in coerenza con la trasformazione che la sanità sta già vivendo nei vari contesti operativi.
L’art. 4, lettera b, prevede l’istituzione di un Sistema nazionale di certificazione delle competenze. Gli oss stanno già partecipando a percorsi di aggiornamento e riqualificazione, sotto il controllo della federazione Migep, acquisendo competenze avanzate in ambito geriatrico, psichiatrico, riabilitativo e domiciliare. È fondamentale che anche questi professionisti siano inclusi nei futuri interventi legislativi, affinché la certificazione diventi uno strumento di riconoscimento e valorizzazione, e non un ulteriore elemento di esclusione.
Alla luce della revisione della disciplina degli Ordini professionali prevista all’art. 6, riteniamo necessario aprire la strada alla costituzione di un collegio professionale per gli oss. Tale organismo non avrebbe solo una funzione rappresentativa, ma anche formativa, deontologica e di garanzia della qualità. La creazione di un collegio contribuirebbe a rafforzare il ruolo dell’oss nel sistema sanitario e a tutelarne la professionalità in modo strutturato e trasparente.
Come evidenziato all’articolo 8 della delega, permane una grave vacanza assicurativa che riguarda già gli oss e quello che saranno poi gli assistenti infermieri. Questa lacuna normativa espone migliaia di professionisti a rischi ingiustificati e mina la serenità con cui svolgono le proprie funzioni. È indispensabile che il Governo intervenga con urgenza per garantire una copertura assicurativa equa, coerente con le responsabilità effettive e in linea con quanto previsto per le altre professioni sanitarie.
La riforma delle professioni sanitarie deve essere inclusiva, lungimirante e coerente con la realtà operativa del Servizio sanitario nazionale. Gli oss non chiedono privilegi, ma riconoscimento. Non rivendicano status, ma dignità professionale. È tempo che le istituzioni ascoltino questa voce, che è la voce di migliaia di operatori che ogni giorno, con competenza e dedizione, garantiscono assistenza e prossimità ai cittadini. Gli Stati Generali Oss sono pronti a collaborare con il Governo, il Parlamento e le Regioni per costruire una sanità più giusta, più moderna e più umana.
Redazione OssNews24
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