Nursing Up – Sentenza della Cassazione sulle ore festive infrasettimanali. All’Asl di Alessandria trovato un accordo
La Cassazione ha stabilito il trattamento di straordinario festivo maggiorato del 30% per le ore lavorate in festivi infrasettimanali
All’Asl Alessandria abbiamo raggiunto un accordo per l’applicazione di tale principio
Le altre aziende sanitarie si adeguino in tempi brevi per evitare contenziosi
La Corte di Cassazione, con una sentenza del 25 gennaio 2021 (la numero 01505/21), ha dato ragione ad alcuni colleghi infermieri, sostenuti dal Nursing Up, ed ha stabilito che, diversamente da quanto sostenevano alcune aziende sanitarie, ai coloro che prestano servizio durante giornate festive infrasettimanali competono non solo le due indennità previste dall’articolo 44, commi 3 e 12 del CCNL 01.09.1995, ma anche la corresponsione dello straordinario festivo ( maggiorato del 30%).
Si tratta di una grande vittoria per i colleghi ma anche per il nostro sindacato, che da tempo aveva sostenuto la correttezza di questa interpretazione sui compensi da retribuire per le ore lavorate nei giorni festivi infrasettimanali. Questo principio, visto che la sentenza è di fatto un ultimo grado, è ora valido in tutta Italia.
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, ha per tempo, già a gennaio, inviato un sollecito a tutte le aziende sanitarie del Piemonte affinché ai colleghi turnisti venisse applicata la corretta interpretazione della sentenza, retribuendo le ore lavorate nei giorni festivi infrasettimanali con la maggiorazione dello straordinario festivo, che può essere pagata o recuperata.
Alcune aziende hanno applicato il dettato della sentenza. In altre realtà, ad esempio l’Asl di Alessandria, abbiamo raggiungendo un accordo che si allinea di fatto alla corretta retribuzione.
Molte aziende piemontesi invece non hanno né applicato il nuovo corretto principio retributivo, con l’indennità maggiorata del 30%, né hanno in alcun modo risposto al nostro sollecito.
Chiediamo dunque a gran voce che tutte le aziende piemontesi si adeguino alla sentenza della corte di Cassazione, e auspichiamo che la Regione vigili su questa nostra richiesta, ricordando che se in tempi brevi non avremo una risposta positiva a questa nostra richiesta saremo costretti a rivolgerci alle sedi competenti per tutelare gli infermieri e i professionisti della sanità.
Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri aggiunge: “Tutte le aziende sanitarie avrebbero dovuto adeguarsi alle nuove disposizioni senza grandi difficoltà. Così però non è stato. Infatti, nella nostra regione ci sono ancora aziende che paiono recalcitranti ad applicare quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, un comportamento incomprensibile visto che in un eventuale contenzioso esse inevitabilmente soccomberebbero perché la sentenza del 25 gennaio è un giudizio finale.
Lanciamo, dunque, un ultimo richiamo affinché tutte le aziende sanitarie del Piemonte si adeguino a quanto stabilito dalla Cassazione, retribuendo le ore lavorate durante le giornate festive infrasettimanali con le corrette indennità già previste dal Contratto Nazionale di Lavoro più lo straordinario festivo maggiorato del 30%. Ciò va applicato a decorrere dal primo di gennaio, mettendo in regola anche chi nei mesi passati ha accumulato ore lavorate in giornate festive infrasettimanali. Le indennità andranno pagate o, eventualmente, recuperate a seconda dei casi. L’adeguamento delle aziende andrebbe fatto in automatico, ma siamo anche pronti ad eventuali tavoli di trattativa per individuare i corretti accordi che siano omogenei al principio sancito dalla Cassazione.
In assenza di un riscontro positivo, però, siamo pronti a rivolgerci alle sedi competenti perché venga applicato quello che, di fatto, è un diritto di tutti colleghi che hanno lavorato nelle giornate festive infrasettimanali”.
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