Roma, 22 gen – “E’ inverosimile che i cittadini lombardi debbano pagare nuovamente per gli errori del presidente di Regione Attilio Fontana, sostanzialmente commissariato, e della sua giunta. La Lombardia sarebbe infatti finita in zona rossa a causa dei dati inviati la settimana scorsa alla Cabina di Regia, e che avrebbe poi rettificato, ma ciò non ha impedito alla giunta di ricorrere addirittura al Tar. Un errore che grava sulla pelle dei cittadini lombardi e sul tutto il tessuto produttivo della Lombardia, con bar, ristoranti e imprese chiusi a causa della zona rossa”. Lo dichiara la deputata lombarda del MoVimento 5 Stelle Stefania Mammì, componente della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera.
“Siamo abituati ormai alle accuse di Attilio Fontana contro il governo, al solo fine di nascondere la sua disastrosa gestione dell’emergenza. In Lombardia continuano ad esserci falle ovunque, dalla gestione irresponsabile delle Rsa, alla questione della società del cognato per la fornitura di camici, il fallimento della campagna di distribuzione del vaccino antinfluenzale, con le precedenti gare andate deserte, fino ad arrivare alle assurde affermazioni della vice presidente Letizia Moratti che vorrebbe includere il Pil regionale tra i criteri di assegnazione del vaccino. C’è un’emergenza sanitaria da gestire e bisogna coniugare tutela della salute pubblica e tenuta del tessuto produttivo del Paese, e i cittadini lombardi meritano molto di più di questo indecente spettacolo”.
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