Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due operatrici socio-sanitarie presenti nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il 14 marzo.
Egregio Direttore,
siamo operatrici socio-sanitarie (oss) e il 14 marzo abbiamo partecipato all’evento che si è tenuto in Senato, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari. Nell’occasione il responsabile della Federazione Migep Oss ha effettuato un intervento molto importante per la nostra professione, perché ha ricordato che la nostra categoria fa parte delle professioni di assistenza. Crediamo di meritare la stessa valorizzazione, parità è riconoscimento delle altre professioni.
IL Migep Oss si è unito alle altre categorie presenti al convegno (operatori di ambulanze, volontari, medici, infermieri, psicologi), dando un forte contributo e portando la voce degli operatori socio-sanitari in questo evento, chiedendo più garanzie per lavorare con dignità, professionalità, senza paura di essere aggrediti sul posto di lavoro (ospedale, Rsa, Adi). Non siamo legalmente tutelati. Hanno fatto riferimento a una multa di 5mila euro per chi aggredisce un operatore nel ambito lavorativo, ma non è stata nominata la tutela legale da parte del datore di lavoro oppure dall’Inail.
Ovviamente l’argomento e molto complesso è va discusso caso per caso. Un altro argomento che è sfuggito riguarda i casi in cui la violenza la subisce il paziente/utente da parte de alcuni operatori sanitari, che ricorrono a maltrattamenti fisici, psicologici e molestie, soprattutto in Rsa, e case famiglia. Non facciamo di tutta l’erba un fascio. La nostra riflessione: non solo si deve trovare l’origine del problema, ma si devono tutelare gli operatori socio-sanitari, anche con un supporto psicologico, visto il burnout per gli orari massacranti e gli stipendi non pari a quelli di Europa. Ovviamente questo non giustifica il reato commesso!
Come citato nell’evento, la violenza fisica e verbale contro gli operatori sanitari e socio-sanitari è ormai all’ordine del giorno. Speriamo che il messaggio di sensibilizzazione arrivi al nuovo Governo e che questo si impegni a risolvere il problema
Elizabet Valverde e Angelica Leon Kamt
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