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Asl Lecce, indennità giornaliera raddoppiata per chi lavora in Ps, 118 e Casa circondariale

Raggiunto l’accordo in tal senso tra sindacati e Asl Lecce. Approvata anche la possibilità di cedere, su base volontaria e a titolo gratuito, giorni di ferie/riposi per festività soppresse ai colleghi che hanno bisogno di assistere i figli minori che necessitano di cure costanti per particolari condizioni di salute.

“Abbiamo con convinzione condiviso con le organizzazioni sindacali, che ringraziamo per il costante e costruttivo contribuito, l’opportunità di attribuire, a valere sui fondi della contrattazione decentrata, un importo di indennità giornaliero doppio a chi lavora nei pronto soccorso di Asl Lecce, nei servizi del 118 e nella Casa circondariale Borgo San Nicola di Lecce, per riconoscere il carico di lavoro, lo stress psicofisico e la fatica di tutti quegli operatori che quotidianamente prestano la loro preziosa attività in quelle unità operative oggettivamente più disagiate”. Parola di Yanko Tedeschi, direttore amministrativo dell’Asl Lecce.

Una delle novità presenti nell’accordo che l’Asl Lecce ha siglato con i sindacati nei giorni scorsi è dunque il raddoppio dell’indennità giornaliera per infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari, tecnici, del pronto soccorso, del 118 e della Casa circondariale Borgo San Nicola di Lecce. Questa è E non solo. È stato approvato anche il Regolamento delle ferie e riposi solidali.

Ma non basta. La delegazione ha anche approvato il “Regolamento di disciplina dell’istituto delle ferie e dei riposi solidali a favore del personale del Comparto sanità dipendente presso la Asl Lecce”. Il Regolamento, a stralcio della contrattazione integrativa, attua le disposizioni previste dall’articolo 34 del contratto di lavoro del Comparto sanità del 21 maggio 2018, ossia la possibilità di cedere, su base volontaria e a titolo gratuito, giorni di ferie/riposi per festività soppresse ai colleghi che hanno bisogno di assistere i figli minori che necessitano di cure costanti per particolari condizioni di salute.

“Questo istituto rappresenta un importante strumento di solidarietà tra colleghi in momenti di difficoltà e sofferenza come può essere l’assistenza a un figlio disabile o ammalato – spiega ancora Tedeschi – e favorisce il benessere organizzativo aziendale, intervenendo sulla conciliazione tra vita privata e lavoro dei dipendenti, contribuendo a creare un clima di fiducia e cooperazione nel luogo di lavoro. Non è quindi semplicemente la possibilità di usufruire di giorni extra oltre a quelli maturati, ma è la costruzione di un virtuoso welfare aziendale”.

I lavoratori che dovessero avere questa esigenza possono presentare specifica istanza all’Area Gestione del personale per l’utilizzo di ferie/giornate di riposo per festività soppresse di colleghi, per un massimo di trenta giorni, presentando l’adeguata certificazione comprovante lo stato di necessità di cure costanti ai figli minori, rilasciata esclusivamente da idonea struttura sanitaria pubblica o convenzionata. La richiesta può essere reiterata, qualora permanga lo stato di necessità, per un massimo di trenta giorni per ciascuna istanza.

L’Asl Lecce rende nota la richiesta dell’interessato, naturalmente in forma anonima, con apposito avviso a tutto il personale del Comparto. I dipendenti che vogliono aderire lo comunicano, entro quindici giorni dall’avviso, all’Area Gestione del personale, indicando il numero di giorni di ferie/riposi per festività soppresse che si intende cedere.

Redazione OssNews24

Fonte: Nurse Times

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