Cobas Pubblico Impiego sostiene la protesta degli operatori socio-sanitari, esclusi dai bandi e dunque destinati a essere cancellati dagli istituti scolastici della provincia di Lecce.
Stato di agitazione per gli operatori socio-sanitari impegnati nell’integrazione scolastica della provincia di Lecce, precari per anni e ora anche esclusi dai bandi. La protesta accomuna i dipendenti delle cooperative sociali e in servizio negli Ambiti territoriali del Salento, che svolgono servizio presso gli istituti di ogni ordine e grado.
Sostenuti da Cobas Pubblico Impiego, hanno denunciato le precarie condizioni di proprio lavoro, anche alla luce delle recenti novità normative, che cancellano gli oss a partire dal nuovo anno scolastico. Nel corso di un recente incontro in un Ambito territoriale della Provincia di Lecce gli interessati hanno appreso di essere stati esclusi dal prossimo bando. Di conseguenza non avranno diritto alla clausola sociale di salvaguardia con la cooperativa subentrante. Inoltre hanno saputo venuti che termineranno il proprio servizio a giugno.
“Un licenziamento di massa voluto da leggi nazionali e avallato dalle Regioni, imponendo la cancellazione dai nuovi bandi di gara della figura professionale importantissima dell’operatore socio-sanitario dell’integrazione scolastica”, scrive il segretario provinciale Cobas, Giuseppe Pietro Mancarella, in una lettera indirizzata a Regione Puglia, Provincia, Prefettura, cooperative, Ambiti salentini e Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sciopero nei servizi pubblici essenziali.
“Per contro – prosegue la lettera – sarà rafforzata la figura dell’educatore dell’integrazione scolastica, demandando le mansioni degli oss al personale Ata delle scuole, che non è formato e non è competente per trattare bimbi con disabilità grave e gravissima. La possibilità di accedere all’internalizzazione, cioè la gestione pubblica esclusiva dell’integrazione scolastica, con il riconoscimento contrattuale adeguato, potrebbe donare quella condizione di serenità ed equilibrio fondamentale per svolgere una professione di aiuto così complicata e delicata, che porta ogni giorno a stare a stretto contatto con soggetti fragili, aventi patologie gravi e gravissime”.
Redazione OssNews24
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