Una nostra ristretta delegazione sindacale, in rappresentanza di tutti i colleghi anche oggi strenuamente impegnati nell’emergenza covid nelle strutture socio-sanitarie trentine; ha partecipato in data odierna dalle 10 alle 12 al Presidio di protesta sotto la sede dell’Assessorato alla sanità e politiche sociali.
Come organizzazione sindacale riteniamo come imprescindibile un confronto istituzionale con tutti gli attori sociali, professionali e sindacali per una sanità migliore, una prima risposta è arrivata oggi dall’Assessora alla salute Segnana; che con il dott. Ruscitti ha accolto in assessorato la delegazione Nursing up , prestando ascolto alle nostre istanze.
Abbiamo evidenziato la problematica delle carenti dotazioni organiche infermieristiche ed anche di altri professionisti sanitari, con il costante sovraccarico di lavoro e stress; l’impossibilità di avere un adeguato recupero psico-fisico e la preoccupazione di essere contagiati.
Questi fattori ci portano ad essere sempre più spesso soggetti al burn-out. Abbiamo inoltre l’aggravante di avere attualmente in servizio del personale infermieristico non più giovanissimo e con tassi di assenza dal servizio sempre maggiori; circa 350 i professionisti trentini che si sono già contagiati di covid, 28.000 a livello nazionale, con purtroppo 50 decessi.
Nella nostra Provincia il grosso problema si pone anche in prospettiva, 1250 infermieri sono collocati nella fascia di età che va dai 51 ai 60 anni ed entreranno a breve nella fascia pensionabile!. In Italia le donne lavorano il triplo della media dei paesi dell’Ocse per quanto riguarda l’assistenza alla famiglia, ai figli ai suoceri ed ai genitori anziani; quindi in aggiunta allo stress lavorativo, le nostre professioniste devono conciliare gli aspetti della vita-lavoro, che sono resi particolarmente gravosi anche dalla chiusura delle scuole.
Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, abbiamo dato il 100% per garantire la miglior qualità assistenziale ai cittadini, facendoci carico di umanizzare il più possibile l’assistenza erogata in condizioni difficilissime. E’ pertanto necessario, per implementare le assunzioni di infermieri e professionisti sanitari e migliorare le condizioni di lavoro sempre più drammatiche; in una logica di mercato del lavoro ormai internazionale dove queste figure sono e saranno sempre più carenti, rendere la nostra Provincia sempre più attrattiva per i nostri professionisti sanitari di altre regioni.
Ascoltate le nostre principali istanze, l’assessora Segnana ha preso l’impegno di:
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