Gli Stati generali degli operatori socio-sanitari apprendono con profondo rammarico, ma anche con grande speranza a una Sua riconoscenza al merito della Repubblica italiana anche per gli operatori socio-sanitari (oss), come ha fatto per tutte le professioni e ai cittadini distintisi per atti di eroismo civile. Riteniamo che il welfare pubblico debba sostenere la parte migliore della Repubblica, quella che oggi il Presidente della Repubblica premia e riconosce.
“Senza sociale non c’è salute”. Vorremmo ricordare, Onorevole Presidente, che anche gli operatori socio-sanitari sono parte della Repubblica: pari dignità anche per questa professione, poiché parte integrante del sistema salute. Nel periodo della pandemia questa professione è sempre stata in prima linea nelle RSA, RAA, ospedali, domiciliare, carceri e scuole, e sono intervenuti in aiuto dello Stato per fronteggiare la pandemia.
Ci rincresce che anche la Sua autorevolezza precluda il riconoscimento e la rivalutazione della professione oss, che è stata in prima linea nell’emergenza Covid-19, e alcuni di loro hanno perso la vita. Sarebbe bastato da parte Sua un ringraziamento per i 350mila oss che hanno contribuito ad aiutare uno Stato che era in difficoltà, al fianco di altre professioni: soldati mandati in prima linea senza armi, con scarpe di cartone e a mani nude. Chiediamo con umiltà che rivolga uno sguardo anche a questi operatori, riconoscendone il loro ruolo e la professione, che si dedica all’assistenza dei propri simili.
Quest’appello è per avere un Suo autorevole intervento per la tutela del diritto costituzionale di essere parte di una Repubblica basata sulla democrazia e sulla Costituzione, riconoscendo il loro valore essenziale anche dal punto di vista professionale; l’impegno nel corso della recente pandemia, donne e uomini in prima linea giorno e notte affianco ai cittadini fragili, lavorando senza sosta, senza le tutele adeguate. Oggi questi operatori non hanno ricevuto nessun grazie per il loro valore e per il loro importantissimo impegno e per il ruolo che hanno ricoperto.
Confidiamo nella Sua attenzione verso questa professione, incoraggiandola a investire nel futuro professionale in quella che è la più importante arte dell’assistenza dei cittadini fragili.
Redazione OssNews24
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