Egregio Ministro,
è con questa missiva che vorrei informarLa, qualora già così non fosse, che si avvicina il 29 maggio. Senza sarcasmo o saccenza Le chiedo: saprebbe senza controllare che data rappresenta per molti sanitari? Ebbene il 29 maggio è la festa nazionale dell’operatore socio-sanitario. Sono otto anni che ci è dedicata questa giornata, ma…
Noi siamo quella categoria sempre in coda, quella categoria all’ombra degli altri attori del sistema, quella categoria che per tutto ciò che la riguarda passa sempre in ultimo piano, finanche la parte che ci menziona nella Lorenzin 3/18, riguardo il passaggio di ruolo da tecnico a sociosanitario, che ancora non ha trovato applicazione.
Siamo quelli che durante la pandemia erano dentro a fare le stesse cose di sempre, con le stesse paure e speranze degli altri. E anche se si vuole credere il contrario per non volersi occupare di ulteriori problemi, in alcune realtà sopperiamo ai limiti della legalità. Questo è causato dal rimando continuo delle soluzioni. ma anche al credere che siamo tanto marginali nel processo assistenziale.
Crediamo sia arrivato il momento che ci si ricordi anche di noi, di essere riconosciuti al cento per cento parte integrante del sistema. Crediamo di meritare di essere accennati dal ministero della Salute. Crediamo di meritare quell’elogio che si fa alle persone che si spendono per prestare aiuto a chi non può provvedere a se stesso in alcuni momenti della propria vita. Sì, perché se parliamo di equipe multidisciplinare è di questo che parliamo. Tutti insieme per un unico obiettivo: LA SALUTE.
Per tutto quanto sopra le chiediamo con rispetto di rendere ufficiale questa data. Magari potrebbe essere il primo Ministro a dare la svolta.
Redazione OssNews24
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