In questi giorni si discute ampiamente della recente misura fiscale contenuta nella Legge di Bilancio 2024, che prevede una detassazione degli straordinari al 5% per medici e infermieri, come riconoscimento delle difficoltà legate alla turnazione. Tuttavia constatiamo con amarezza l’esclusione degli operatori socio-sanitari (oss) da questa misura, una scelta che rappresenta un’ulteriore ingiustizia nei confronti di una categoria che svolge un ruolo indispensabile nel sistema sanitario nazionale.
Gli oss, impegnati nei turni h24, spesso in contesti critici e con grande professionalità, meritano un trattamento equo. Escluderli dalla flat tax sugli straordinari equivale a negare un riconoscimento economico e professionale al loro impegno quotidiano.
La detassazione degli straordinari, se vuole davvero rispondere alle esigenze concrete del sistema sanitario, deve includere tutte le figure professionali che operano nell’assistenza, senza discriminazioni. Gli oss non sono meno importanti di medici e infermieri. Il loro contributo è essenziale per il funzionamento del sistema assistenziale e merita di essere riconosciuto con la stessa dignità, attenzione e rispetto.
Il nostro sistema sanitario si regge sull’impegno sinergico di tutti i professionisti, ciascuno con le proprie competenze e responsabilità. Escludere gli oss da misure economiche di questo tipo rischia di demotivare una categoria già sottoposta a grandi sacrifici e spesso ignorata dalle politiche di settore.
Chiediamo con forza al Governo e alle istituzioni di intervenire:
1. Includendo gli oss nella detassazione degli straordinari al pari di medici e infermieri.
2. Avviando un dialogo concreto per affrontare il problema della carenza di organico e individuare soluzioni strutturali.
3. Restituendo attrattività e dignità alla professione oss, fondamentale per garantire un Servizio sanitario efficiente e di qualità.
4. Procedere finalmente all’evoluzione della figura dell’oss, eliminando finalmente questo limbo di “ruolo tecnico di interesse sanitario” che lo tiene prigioniero di enormi contraddizioni come questa ennesima esclusione.
La Federazione Migep, gli Stati Generali e il sindacato SHC OSS non possono risolvere questa battaglia da soli. È necessaria l’unità della categoria e una mobilitazione responsabile per costruire un dialogo costruttivo con le istituzioni, evitando che il dissenso resti sterile e fine a sé stesso.
Riconoscere e valorizzare il lavoro degli oss non è solo una questione di giustizia, ma un investimento per il futuro del sistema sanitario nazionale. Confidiamo che la politica non rimanga ancora una volta in silenzio e si assuma la responsabilità di garantire equità e rispetto a chi, con dedizione e sacrificio, rappresenta un pilastro della nostra assistenza sanitaria.
Redazione OssNews24
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