Matteo, Oss “il valore di una professione si misura dalla retribuzione. La nostra è sottovalutata”

Gentile Direttore, mi chiamo Matteo e vorrei raccontare la mia esperienza lavorativa come operatore socio sanitario.

Ho intrapreso questa professione dieci anni fa, avvicinandomi in”punta di piedi”. Premetto che ho conseguito una laurea in scienze dell’educazione all’età di ventitré anni. Una laurea che non mi ha dato nessuna opportunità lavorativa, da qui la mia decisione, quasi per caso, di frequentare un corso per operatore socio sanitario.

Non era di certo quello che avrei voluto fare da grande. Ma le circostanze e il destino mi hanno portato all’interno di questa professione. Ora, dopo dieci anni devo ricredermi: la mia è stata una scelta vincente. Sono orgoglioso di essere operatore socio sanitario: aiutare gli altri mi riempie e mi da una carica emotiva che difficilmente troveresti in altre professioni.

Non nascondo le difficoltà iniziali, ho lavorato per una cooperativa in una Rsa, che successivamente mi ha assunto a tempo indeterminato. Questo è un lavoro che richiede impegno, sacrificio ed anche tanto cuore. Poi c’è l’aspetto professionale ed economico.

Il primo è un aspetto che molto spesso viene sottovalutato. Vedo colleghi OSS che non hanno nulla a che fare con questa professione e che purtroppo la danneggiano. Ecco perché credo sia importante alzare l’asticella della formazione. L’accesso al corso di OSS con la maturità è e deve essere il primo passo.

Il valore di ogni professione è dato anche da quanto questo viene retribuito. Bene, il nostro è molto sottovalutato. Io riconosco il ruolo dei nostri colleghi infermieri, e credo sia giusto che OSS e infermieri meritano un riconoscimento economico maggiore.

Ringrazio Ossnews24.it per lo spazio che ci riservate, e per quello che fate per noi.

Redazione Ossnews24.it

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