Questa nuova figura professionale trova l’accordo delle principali sigle sindacali e si pone tra l’operatore socio sanitario e l’infermiere e sembra essere la risposta alla grande richiesta di infermieri che arriva dalle strutture sanitarie pubbliche e private.
Insomma una figura al ribasso capace di soddisfare le esigenze delle grandi lobby del settore privato sempre più a corto di infermieri. Una nuova figura sanitaria che li sostituirà nelle strutture socio sanitarie, portando una ventata di freschezza nei bilanci aziendali.
Secondo quanto si evince dalla bozza l’assistente infermiere è un operatore in possesso della qualifica di operatore socio sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di assistente infermiere.
L’Assistente infermiere è un componente dell’équipe assistenziale, svolge la sua attività collaborando e attenendosi alle indicazioni e programmi dell’infermiere, nell’ottica dell’integrazione multi-professionale secondo l’organizzazione del contesto in cui è inserito.
L’Assistente infermiere svolge le attività dirette alla persona, direttamente attribuite dall’infermiere o secondo la pianificazione assistenziale, riferendone allo stesso in quanto responsabile dell’assistenza infermieristica generale; adotta comportamenti di sicurezza per sé e per la persona assistita e risponde per l’esecuzione delle prestazioni affidategli e previste nel presente atto.
Per l’accesso ai corsi di Assistente infermiere è richiesta la qualifica di operatore socio-sanitario o titoli equipollenti, ai sensi della normativa vigente, il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio di pari livello conseguito all’estero ed esperienza professionale come operatore socio-sanitario di almeno 24 mesi.
In deroga, possono accedere ai corsi di Assistente infermiere, operatori in possesso della qualifica di OSS, privi del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, nei seguenti casi:
Per tali operatori è previsto un modulo teorico propedeutico, finalizzato all’acquisizione di abilità logico matematiche, comprensione del testo, scrittura sintetica, conoscenze in ambito scientifico-biologico, della durata di almeno 100 ore.
Il corso di formazione ha una durata complessiva non inferiore a 500 ore, da svolgersi in un periodo di tempo non inferiore a 6 mesi e non superiore a 12 mesi.
Competenze
Redazione OssNews24
Fonte: Nurse Times
A Perugia un operatore socio-sanitario (oss) 45enne, originario di Crotone, dipendente di una residenza per…
In Puglia è stato indetto un concorso pubblico unico regionale, per titoli ed esami, finalizzato…
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Gennaro Sorrentino (Stati Generali Oss). La Legge di Bilancio…
Quello della carenza di operatori socio-sanitari (oss) è un problema quantomai sentito nelle Rsa di…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Antonio Squarcella (SHC), Angelo Minghetti (Federazione…
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta firmata, tra gli altri, da Angelo Minghetti (Federazione Migep)…