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Mancano gli infermieri? Nessun problema: arriva l’assistente infermiere, un’evoluzione dell’oss

Prende forma nella bozza del documento che in questi giorni viene discusso in Conferenza Stato Regioni un nuovo profilo sanitario: l’assistente infermiere

Questa nuova figura professionale trova l’accordo delle principali sigle sindacali e si pone tra l’operatore socio sanitario e l’infermiere e sembra essere la risposta alla grande richiesta di infermieri che arriva dalle strutture sanitarie pubbliche e private.

Insomma una figura al ribasso capace di soddisfare le esigenze delle grandi lobby del settore privato sempre più a corto di infermieri. Una nuova figura sanitaria che li sostituirà nelle strutture socio sanitarie, portando una ventata di freschezza nei bilanci aziendali.

Secondo quanto si evince dalla bozza l’assistente infermiere è un operatore in possesso della qualifica di operatore socio sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di assistente infermiere.

L’Assistente infermiere è un componente dell’équipe assistenziale, svolge la sua attività collaborando e attenendosi alle indicazioni e programmi dell’infermiere, nell’ottica dell’integrazione multi-professionale secondo l’organizzazione del contesto in cui è inserito.

L’Assistente infermiere svolge le attività dirette alla persona, direttamente attribuite dall’infermiere o secondo la pianificazione assistenziale, riferendone allo stesso in quanto responsabile dell’assistenza infermieristica generale; adotta comportamenti di sicurezza per sé e per la persona assistita e risponde per l’esecuzione delle prestazioni affidategli e previste nel presente atto.

Le competenze, le abilità minime e le conoscenze essenziali dell’Assistente infermiere sono contenute nell’Allegato 1 ed elencate successivamente.

Per l’accesso ai corsi di Assistente infermiere è richiesta la qualifica di operatore socio-sanitario o titoli equipollenti, ai sensi della normativa vigente, il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio di pari livello conseguito all’estero ed esperienza professionale come operatore socio-sanitario di almeno 24 mesi.

In deroga, possono accedere ai corsi di Assistente infermiere, operatori in possesso della qualifica di OSS, privi del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, nei seguenti casi:

  • operatori, con cinque anni di esperienza lavorativa nella qualifica di OSS, maturati negli ultimi otto anni;
  • operatori  in possesso dell’attestato di formazione complementare in assistenza sanitaria, con cinque anni di esperienza lavorativa nella qualifica di OSS, maturati negli ultimi otto anni;

Per tali operatori è previsto un modulo teorico propedeutico, finalizzato all’acquisizione di abilità logico matematiche, comprensione del testo, scrittura sintetica, conoscenze in ambito scientifico-biologico, della durata di almeno 100 ore.

Il corso di formazione ha una durata complessiva non inferiore a 500 ore, da svolgersi in un periodo di tempo non inferiore a 6 mesi e non superiore a 12 mesi.

Il corso è strutturato in moduli didattici teorici di almeno 200 ore, tirocinio di minimo 280 ore, e almeno 20 ore di esercitazioni/simulazioni.

Competenze

  • Collaborare con gli infermieri nella rilevazione di parametri, segni e funzioni.
  • Rilevare e registrare segni vitali (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura corporea, pressione arteriosa).
  • Riconoscere segni di allerta da comunicare tempestivamente.
  • Rilevare la saturazione di ossigeno mediante sensore/pulsiossimetro.
  • Rilevare, registrare e segnalare sede, caratteristiche e grado del dolore, applicando scale di valutazione validate anche in assistiti con problematiche comportamentali e comunicative (come ad esempio PAINAD e NOPPAIN).
  • Eseguire ECG.
  • Rilevare parametri mediante puntura capillare.
  • Utilizzare dispositivi Point-of-Care (POCT) per processare campioni biologici.
  • Rilevare e segnalare la comparsa di alterazioni relativamente alle attività svolte su: cute, mucose e aree peristomali.
  • Rilevare e segnalare dislocazione del dispositivo di infusione, interruzioni di flusso, alterazioni del flusso di infusione.
  • Rilevazione di frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura corporea; range di normalità e principali alterazioni.
  • Procedura per la rilevazione della pressione arteriosa; range di normalità e principali alterazioni.
  • Il dolore e la qualità di vita; conseguenze del dolore non trattato.
  • Scale di misurazione del dolore validate.
  • Dispositivi di infusione di uso comune; funzionamento dei dispositivi e segni di dislocazione.
  • La puntura capillare.
  • Somministrare la nutrizione enterale in condizioni di stabilità clinica.
  • Effettuare la medicazione della gastrostomia stabilizzata.
  • Effettuare l’aspirazione delle secrezioni oro-faringee, naso-faringee.
  • Effettuare, in assistiti con tracheostomia stabilizzata e clinicamente stabili, l’aspirazione delle secrezioni, la medicazione, la pulizia della cannula tracheostomica.
  • Effettuare la pulizia e cura della cute di stomie stabilizzate e la sostituzione dello specifico sistema di raccolta.
  • In situazioni di stabilità clinica e trattamenti cronici, preparare e far assumere farmaci per via naturale (orale e sublinguale, topica: transdermica, cutanea, otologica, oftalmica, nasale, inalatoria, vaginale, rettale), tramite accessi enterali stabilizzati.
  • Previa valutazione dell’infermiere delle condizioni clinico-assistenziali e con la sua supervisione somministra farmaci per via intramuscolare, sottocutanea.
  • Applicare cannule nasali, maschere facciali per la somministrazione di ossigeno.
  • Sostenere o sostituirsi alla persona assistita in situazioni di stabilità clinica e ai famigliari nello svolgimento di attività di autocura a carattere sanitario.
  • Coadiuvare i professionisti sanitari nelle cure di fine vita.
  • Collaborare nell’adottare interventi integrati e interdisciplinari per facilitare la libertà di movimento e evitare la contenzione.

Redazione OssNews24

Fonte: Nurse Times

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