Certo è che fa quasi sorridere, siamo abituati a vedere i paesi come Gran Bretagna. Germania e Francia come paesi sempre preparati in tutte le situazioni con fondi quasi illimitati, (noi Italiani abbiamo i debiti illimitati).
Invece in questa crisi sanitaria è venuta a galla la spocchiosità di queste nazioni e dei loro governanti che ci hanno, da prima considerato untori e poi incapaci di gestire una crisi del genere, certo perché loro si consideravano immuni da tutto ciò.
Ora che iniziano anche loro a fare i conti con un nemico invisibile e subdolo come il CoVid-19, le loro certezze di superiorità vacillano fortemente, anzi io lo considererei più un terremoto che sta investendo le massime cariche del governo a cui gli si sta rinfacciando di essere stati superficiali.
Le carenze dei DPI, dispositivi di sicurezza individuali così come la carenza di strumentazione necessaria alla cura ed alla sopravvivenza dei pazienti covid sta creando bufere in fatto di opinione pubblica e ancor peggio sta lasciando i professionisti della salute scoperti anche dei basilari dispositivi ad uso quotidiano.
È di poche ore fa la notizia apparsa su molti tabloid britannici di una collega, l’infermiera Tracy Brennan in servizio prello l’Hillingdon Hospitals NHS Foundation Trust che ha preferito dimettersi pur di non lavorare senza mascherina-
Mascherine che gli sono state negate dal primario perché non in linea con la politica aziendale
Tracy Brennan se ne è andata dall’Hillingdon Hospitals NHS Foundation Trust perché la direzione sanitaria le ha detto che non era la politica dell’azienda.
L’infermiera racconta di esser tornata al lavoro dopo 14 giorni di quarantena volontaria. Sua figlia aveva lamentato i sintomi della Covid-19.
Per proteggersi e per proteggere i pazienti e familiari aveva acquistato una mascherina, ma è stata invitata dai suoi superiori a non indossarla ed a lasciarla nella borsa anche quando ha riferito di un paziente che durante un prelievo del sangue ha involontariamente tossito davanti al suo volto, senza protezioni.
Di qui, si legge, la dolorosa scelta delle dimissioni.
Massimo Randolfi
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