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Fials Puglia: Focolaio in una RSSA di Canosa ondata di ricoveri presso il covid Hospital di Bisceglie

Di seguito il comunicato indirizzato all’avv. Alessandro Delle Donne, Commissario Straordinario ASL BT; al prof. Pier Luigi Lopalco, Assessore alle Politiche della Salute REGIONE PUGLIA; al dott. Michele Emiliano, Presidente Giunta Regionale Puglia; al dott. Vito Montanaro Direttore Dip.to Promozione Salute:

”Con nota protocollo n°0057404 del 19 Agosto 2021 a firma del commissario straordinario della Asl Bt Avv. Delle Donne e del direttore Sanitario Aziendale dott. Vito Campanile viene disposto il blocco dei ricoveri non covid e la riconversione dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie nuovamente in covid Hospital.

A pochi giorni dalla disposizione su mensionata le unità operative covid dell’ospedale di Bisceglie risultano quasi sature, compreso i posti di terapia intensiva con notevoli disagi presso il pronto soccorso dove addirittura si e arrivati a ricoverare 26 pazienti su 16 posti letto disponibili. 

 In queste ultime settimane si è registrata una nuova impennata di ricoveri presso l’ospedale covid di Bisceglie, a peggiorare la situazione sono stati i ricoveri effettuati trà Sabato 22 e Domenica 23 Agosto di circa 30 pazienti anziani non autosufficienti e in condizioni critiche tutti provenienti da una grande rssa di Canosa di Puglia.

Spiace costatare che oramai l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie assieme a tutti gli operatori sanitari e diventato ancora una volta ostaggio delle RSSA della Provincia Bat.

E chiaro che non spetta a noi accertare se sono stati adottati tutti i protocolli e le norme di sicurezza anticontagio e quali siano state le cause di questo sgombero di pazienti in massa, verso la struttura ospedaliera covid. Di Bisceglie, Considerato che tutti i pazienti di questa rssa risultano vaccinati con la seconda dose a Febbraio scorso.

  Stà di fatto che questa grave situazione venutasi a creare, ed il tipo di pazienti critici allettati, con malattie croniche degenerative per il quale richiedono obbligatoriamente la necessità di almeno 3/4 O.S.S. per ogni turno di servizio, il tutto stà determinando nelle corsie dell’ospedale di Bisceglie caos e criticità, sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista di carenza di personale sanitario soprattutto Operatori Socio Sanitari costretti a restare bardati nelle corsie covid per piu di 5 ore considerato che il 30% di tale personale sono assenti per fruizione di ferie estive già programmate e autorizzate. 

Purtroppo siamo già nella quarta ondata e nulla è stato fatto per la ripartenza in sicurezza dell’ospedale di Bisceglie sia dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi dedicati ai pazienti COVid-19, sia nell’individuazione dei percorsi no covid che avrebbero garantito la riapertura di tutte le attività dell’ospedale di Bisceglie andando ad alleggerire le pressioni che si stanno verificando in questi giorni negli altri due ospedali della Bat (Andria e Barletta).

Per tutto quanto sopra esposto e attesa l’insostenibilità della situazione venutasi a creare, codesta organizzazione FIALS ribadisce la necessità  urgente di reclutamento di personale Infermieristico ed O.S.S., necessario a garantire livelli essenziali di assistenza e condizioni di lavoro più dignitose, inoltre si propone al fine di decongestionare le Unità Operative del Covid Hospital di Bisceglie oramai al collasso l’immediata riapertura dei posti letto covid presso il Presidio Ospedaliero di Canosa. 

In attesa di sollecito cenno di riscontro, inviamo distinti saluti.”

La Segreteria Aziendale FIALS Asl BT Angelo Somma, Sergio Di Liddo 

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Redazione OSSnews24

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