La FIALS, (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) che a Milano vanta più di 2500 iscritti nel settore sanitario pubblico e privato; organizza un corso di formazione per la gestione delle aggressioni in ambiente sanitario.
“Gli atti di violenza ai danni dei medici e infermieri sono inaccettabili, il fenomeno deve avere priorità assoluta nell’azione sindacale. Credo che la formazione possa essere un valido supporto per identificare le strategie atte a eliminare o ad attenuare la violenza nei servizi sanitari. ”
I continui episodi di aggressione in ambiente sanitario sono un problema di salute pubblica riconosciuto in tutto il mondo.
Il rischio è molto elevato soprattutto per alcune categorie professionali, tra cui medici, infermieri, oss e personale amministrativo addetto al front- office.
Di recente è stato varato il Ddl antiviolenza; ma questo non basterà se i professioni sanitari non prenderanno coscienza di quanto sia importante segnalare e denunciare ogni atto di violenza; e se non impareranno a gestire una persona aggressiva.
La violenza sui luoghi di lavoro, resta un fenomeno sottostimato a causa della scarsa propensione degli operatori sanitari a denunciare gli episodi; si tende a giustificare il paziente o il suo caregiver per la situazione di sofferenza o patologia; e si ritiene che il rischio di subire un’aggressione sia implicito nella professione.
Secondo alcune stime l’aggressore è nel 70% un paziente o un parente e i motivi sono tanti: le lunghe attese per visita/esami (per cui i professionisti non sono i diretti responsabili. Ma sono l’unica interfaccia facilmente accessibile all’utente) uso di sostanze con conseguente alterazione dello stato psichico, malattie psichiatriche o anche decadimento cognitivo, così come gli organici ridotti.
Il sindacato nasce per garantire la giustizia sociale e il contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza verso qualcuno che, in una data situazione, si sente vulnerabile; per questo FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), quarto sindacato a livello nazionale e, con più di 2500 iscritti della Sanità pubblica e privata a Milano Area Metropolitana, mette il tema della violenza al centro della propria azione sindacale, cercando di arginare il fenomeno con azioni concrete.
Credo che la formazione possa essere un valido supporto per identificare le strategie atte a eliminare o ad attenuare la violenza nei servizi sanitari.
Al corso interverranno il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri A. Carparelli, esperto di dinamica degli scontri a fuoco e del processo della paura in combattimento, Andrea Marco Bruto e Massimo Mele istruttori di Aikido.
Tanti i temi che si affronteranno dall’ excursus normativo, al ruolo dell’atteggiamento mentale nella gestione del conflitto tra più soggetti, e gestione delle proprie emozioni e paura fino alla sperimentazione pratica di prese e tecniche per immobilizzare l’aggressore.
Non intendiamo creare dei “Rambo” dell’assistenza, ma solo mettere in sicurezza i professionisti e i pazienti stessi.
Sono convinta che il fenomeno della violenza ai professionisti sanitari potrà essere arginato solo se le direzioni aziendali, i lavoratori, con le loro rappresentanze sindacali e ordinistiche, si uniranno per migliorare l’approccio al problema. La formazione e il Ddl antiviolenza sono solo un punto di partenza.
Dott.ssa Mimma Sternativo,Segretario Generale FIALS Milano Area metropolitana
Redazione InfoNurse
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