In merito a quanto dichiarato dall’Assessore Marzi sui corsi di formazione per Assistenti Infermieri, la Federazione Migep – Stati Generali OSS, intendono porre alcune riflessioni e quesiti fondamentali nel convegno che si terrà il 28 marzo ad Aosta presso l’Auditorium Sala Conferenza della Biblioteca.
La Politica dimostra di non conoscere la realtà che i lavoratori vivono quotidianamente nei presidi ospedalieri e nelle RSA, una realtà fatta di sovraccarichi lavorativi, costante aumento delle responsabilità professionali unita a un mancato adeguamento del salario alla media Europea. Si verifica una crescente richiesta di innalzamento degli standard assistenziali e formativi dovuta a una cronica carenza di personale sanitario e socio sanitario.
Invece di rendere più attrattiva la professione OSS con riconoscimenti professionali e dignitosi e congrui aumenti salariali, nuove assunzioni ed investimenti nella formazione, le Istituzioni, per accontentare “un ordine professionale o governo regionale” hanno pensato di fare un salto indietro creando ancora più confusione nelle competenze di un personale già esausto, giocando al ribasso.
La creazione di questa figura. ”Assistente Infermiere” che farà sicuramente comodo al mondo sommerso della sanità privata e ai suoi bilanci, ma che non scalfirà le criticità della sanità pubblica, anzi creerà ancora più divisione e malcontento tra i lavoratori del comparto.
Più che una nuova professione, l’Assistente Infermiere assomiglia al famoso uomo bicentenario, l’Andrew. La speranza è che gli Assistenti Infermieri non si trasformino, come accadeva nel personaggio dell’Uomo Bicentenario, in servitori invisibili di un sistema che ne sfrutta le competenze senza riconoscerne pienamente il valore. L’assistente Infermiere sembra destinato a vivere un’esistenza precaria, intrappolato tra sogni di professionalizzazione ed una realtà di sotto-utilizzo e mansioni elementari ma comunque competenze infermieristiche.
La sua introduzione, senza un adeguato quadro normativo e contrattuale, crea una figura professionale che rischia di rimanere fantasma, ossia formalmente inesistente, priva di una reale autonomia e riconoscimento.
Pur comprendendo la necessità di dare una svolta positiva al futuro del sistema salute dopo la pandemia e pur condividendo la necessità di istituire una figura intermedia, riteniamo che costruire una figura ambigua non sia la soluzione per sopperire alla carenza di infermieri.
Il 28 marzo sarà un incontro fondamentale per affrontare il tema con esperti del settore, invitiamo tutti gli oss a essere presenti, poiché svolgono un ruolo essenziale nell’assistenza del Sistema Salute.
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