Il 29 maggio ricorre la Giornata nazionale degli operatori socio sanitari, ma tanti non ne sono ancora a conoscenza. Perchè? Ho aderito a Stati Generali Oss e il mio desiderio è stato quello di informare il più possibile di questa iniziativa per dare voce alla nostra categoria e non solo.
Così ho iniziato ad iscrivermi ai vari gruppi che ho trovato sui diversi social. E’ li che mi sono resa conto di quanta poca consapevolezza ci fosse della nostra professione, di quanta disinformazione, ma anche di quanto poco valore si concede alla nostra figura.
Mi chiedo anche io se tutto questo sia normale. Mi chiedo se siamo noi che non vogliamo evolvere, perchè certe volte è sufficiente fare ricerca. E la ricerca non è TikTok non è FB, non è IG… La ricerca è leggere i contratti. La ricerca è telefonare ad un esperto del settore. La ricerca sono le riviste scientifiche…
Eppure sento che in questo concorrono dall’alto, si perchè vogliono dei meri esecutori di attività, vogliono dei somari che sgobbano, esseri privi di pensiero critico per avere il loro esercito da sfruttare nei modi più congeniali.
Hanno in modo subdolo trovato il metodo per inculcarci la nostra poca responsabilità la nostra poca considerazione la scarsa valenza nel ciclo assistenziale, la più totale assenza di potere decisionale o diritto di interpellanza nel processo assistenziale, e anno dopo anno ci hanno plasmato.
Perchè questo? Per le lotte di potere, perchè se lo Stato affidasse la nostra formazione agli istituti statali e solo a loro questo difficilmente verrebbe a verificarsi. E facile poi dare il merito dell’ignoranza solo alla categoria…
E chi se ne frega se la schiena è a pezzi se il corpo giorno dopo giorno è sottoposto a a fatiche che solo lo tesso sente quando finisce il turno, chi se ne frega se perchè lavori dove i controlli sono assenti allora puoi fare più di un turno nella stessa giornata, chi se ne frega se per 180 ore al mese guadagni 1.000 euro sempre che te li diano e chi se ne frega se quando arrivi alla pensione sempre che così sia, sei così a pezzi che devi pregare che la salute ti accompagni quel tanto da non farti rimpiangere troppo.
Sì, perchè poi iniziano i se avessi fatto se avessi scelto se non fossi stato e avrei potuto… E dimentichiamo pure il lavoro usurante, perchè questo lo può decidere solo chi per 30 anni è stato seduto su una comoda poltrona a schiacciare pulsanti.
Esistono tante realtà anche le più rosee, ma chi lo ha detto che tutti non abbiano gli stessi diritti? Combattiamo tutti insieme per abbattere l’abisso che hanno creato per renderci schiavi e metterci contro.
Vi chiedo: il 29 maggio è la Giornata nazionale dell’oss, vogliamo fare qualcosa? Vogliamo farci sentire? Vogliamo ricordare alle istituzioni che esistiamo visto che post pandemia siamo gli unici che non hanno pubblicamente ringraziato? Vogliamo ottenere qualcosa da questo sistema?
Facciamo rumore, chiedendo a gran voce una menzione per la nosta Giornata. Celebriamo con questa Giornata tutti gli oss d’Italia, figura nata ormai 22 anni fa.
Orlando Teresa, oss
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