Cercando in questo modo di “fotografare” le diverse professioni esistenti all’interno del comparto anche con la finalità di attribuire le quantità economiche destinate ad indennità specifiche, che le leggi di bilancio hanno stanziato.
In questo contesto, il rinnovo del contratto della sanità Pubblica in discussione in questi giorni, più che una soluzione finisce per essere un problema. Non solo non dà risposte sul piano salariale, non ci sono soldi per tutti, né all’aumento del costo della vita, né all’enorme sforzo compiuto dagli “eroi” in questi 2 anni di pandemia, non contiene nemmeno una visione complessiva dell’organizzazione del lavoro di un sistema complesso come quello sanitario.
La Federazione Migep lancia un definitivo grido d’allarme sulle condizioni di lavoro degli operatori socio sanitari che operano in molte strutture assistenziali (sanità pubblica – privato – terzo settore) e sull’assistenza ai cittadini, visto le scellerate ricadute su questi operatori dalle scelte sbagliate da parte del governo.
Il tasso di occupazione dei posti letto è ampiamente saltato, andando oltre la soglia di sicurezza, si lavora senza soluzioni di continuità, si saltano riposi, ferie; nelle rsa si lavora fino a 18 ore consecutive per la carenza di personale. Un peso insostenibile che avrà come diretta conseguenza quella di rendere più schiavi gli operatori e cerare una assistenza iniqua per i cittadini.
Va pure peggio per i cittadini sui cui comportamenti viene puntualmente riversata la responsabilità dei contagi e per i quali le cure sono ormai off limits.
Si parla di massicci finanziamenti alla sanità pubblica (di cui non c’è traccia nel PNRR), le assunzioni esclusivamente in mano ai privati.
Si ipotizza, al posto delle attuali fasce, la creazione di “differenziali economici di professionalità” che dovrebbero essere attribuiti secondo criteri che tengono conto della valutazione (requisito obbligatorio per legge) e dell’anzianità di permanenza nella posizione economica in godimento, con un meccanismo che – a parità di valutazione- è volto a favorire chi da più tempo non ha ottenuto differenziali (fasce nel sistema attuale) o ne ha avute complessivamente meno.
Per quanto riguarda la proposta, prevede una graduazione in incarichi di complessità base, media ed elevata a cui collegare diversi range di valore economico che l’Aran non indica.
La Federazione Migep condivide in pieno le proposte evidenziate da Ossnews24 e da Shc.
Federazione Migep
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