Grazie al protocollo d’intesa tra Regione e Ufficio scolastico, la cui firma è prevista nei prossimi giorni, per chi ha concluso il corso di formazione regionale basteranno 300 ore di formazione integrativa.
In Lombardia i giovani neodiplomati che hanno concluso il corso di formazione regionale abilitante al lavoro di operatore socio-sanitario non dovranno più proseguire con ulteriori mille ore di didattica, ma basteranno 300 ore di formazione integrativa. Inoltre, per coloro in possesso dei requisiti necessari, sarà possibile l’accesso diretto all’esame abilitante alla professione di oss. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione e al lavoro, Melania Rizzoli, di concerto con la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, e con l’assessore con delega all’Istruzione, Fabrizio Sala.
La misura si rivolge nello specifico a studenti e studentesse in possesso del diploma di tecnico dei servizi sociosanitari o servizi per la sanità e l’assistenza sociale, che hanno già acquisito, in tutto o in parte, le competenze maturabili durante il corso per l’accesso alla professione di oss. Il provvedimento autorizza a siglare il protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale. La firma è prevista nei prossimi giorni.
“E’ una novità necessaria, quella introdotta oggi – dichiara l’assessore Rizzoli –, in quanto consente ai nostri giovani il riconoscimento dei crediti per l’accesso al corso di formazione regionale abilitante alla professione di operatore socio-sanitario. Ai ragazzi diplomati nei percorsi di tecnico dei servizi socio-sanitari e servizi per la sanità e l’assistenza sociale è garantita una veloce transizione dalla formazione al lavoro: una vera conquista e una reale risposta alle esigenze dei nostri territori in questo particolare momento storico”.
Redazione Nurse Times
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