Questa mattina gli studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) hanno dovuto iniziare i sei mesi di tirocinio nei reparti ospedalieri, peccato che Regione Lombardia non abbia fornito le dosi necessarie a vaccinarli.
On. Stefania Mammì (M5S): “Avendo ricevuto diverse segnalazioni chiederò spiegazioni di questo ennesimo fallimento della campagna vaccinale di Regione, è una situazione inaccettabile! Nelle scorse settimane sono stati vaccinati studenti e professori universitari di altre facoltà, spesso utilizzando risorse del Ssr, a differenza di quanto annunciato dall’assessore di Regione Letizia Moratti e oggi, a causa della disorganizzazione di Regione Lombardia, si mandano ragazzi del primo anno di infermieristica in reparto senza vaccino. Gli studenti devono essere parificati al personale sanitario, andranno in corsia, saranno esposti a rischio contagio: com’è possibile aver vaccinato tirocinanti di altre facoltà che alla fine devono lavorare da casa e non loro che saranno in prima linea?
Mi domando come sia potuto accadere tutto questo”, dichiara l’On. Mammì, “quando la stessa Direzione Generale per il Welfare della Regione Lombardia già a gennaio ha chiarito in una nota ufficiale inviata ai Direttori Generali delle Aziende Socio Sanitarie, ai Direttori delle Fondazioni IRCCS Pubbliche e ai Direttori Generali delle Agenzia Tutela della Salute, che gli studenti che svolgono il tirocinio sono da considerarsi, a tutti gli effetti, operatori sanitari ai fini della normativa in materia di profilassi vaccinale.
UniSR, con una comunicazione rivolta agli studenti, avvertiva che la campagna vaccinale non sarebbe partita e non per colpa loro. Nel messaggio veniva ricordato che è l’Ospedale a gestire la campagna, non l’UniSR, che a sua volta dipende dalla Regione, la quale non ha fornito un numero sufficiente di dosi per gli studenti”, conclude l’Onorevole Mammì.
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