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Il diritto di avere un lavoro: la lotta degli OSS in Puglia per la dignità e il rispetto

In tutta la Puglia, gli Operatori Socio Sanitari (OSS) continuano a lottare per un posto di lavoro stabile e dignitoso. Nonostante il loro ruolo essenziale nella cura e nell’assistenza delle persone più fragili, gli OSS sono spesso ignorati e marginalizzati. Proprio quando dovrebbero prendersi delle decisioni fondamentali per il futuro dei lavoratori e contrastare le vicende del sistema lavoro, le aziende ospedaliere optano per scelte prive di impatto reale.

Il 14 maggio 2025 come SHC siamo stati presenti in audizione presso la Terza Commissione della Regione Puglia, insieme al Direttore Generale del Policlinico “Ospedali Riuniti” di Foggia, dott. Giuseppe Pasqualone, per affrontare un tema cruciale: le carenze di personale sanitario e socio sanitario, in modo particolare su due presidi territoriali, l’Astaria di Lucera e il Policlinico Riuniti di Foggia.

In occasione di questo, abbiamo denunciato come in passato siano state compiute scelte sbagliate, che oggi pesano gravemente sulla tenuta del sistema sanitario regionale.

A fronte di un’esigenza crescente di personale in Puglia, è inaccettabile che siano stati ignorati oltre 14.000 OSS idonei già selezionati attraverso un regolare concorso pubblico. Una scelta giudicata ingiusta e miope, soprattutto considerando la grave carenza di personale sanitario che interessa molti presidi ospedalieri pugliesi.

Una lista che a distanza di pochi anni avrebbe potuto e dovuto essere utilizzata per fronteggiare tempestivamente la carenza di personale nei presidi ospedalieri pugliesi. Invece, si è scelto di abbandonare quella graduatoria e bandire un nuovo concorso, costringendo lavoratori qualificati a ricominciare da capo.

Se per ragioni normative l’assunzione diretta da quella graduatoria non fosse più percorribile, abbiamo chiesto che, almeno, venga rivalutato il numero delle assunzioni nel nuovo concorso, anche in relazione alle numerose segnalazioni di gravi carenze di organico denunciate in molte strutture sanitarie del territorio pugliese.

Non è più tempo di errori, né di sprechi. È tempo di dare risposte.

Gli OSS non chiedono favoritismi: chiedono giustizia, rispetto, dignità e lavoro. Hanno studiato, sostenuto prove selettive, affrontato sacrifici personali ed economici, e ora vengono trattati come numeri dimenticati.

SHC sostiene con forza le istanze degli OSS.

È tempo che le istituzioni assumano scelte coraggiose e coerenti. È tempo di abbandonare i vecchi schemi e costruire un modello sindacale nuovo, che metta al centro i diritti delle persone e l’efficienza del sistema sanitario.

Per questo motivo, promuoveremo una petizione popolare per chiedere: l’assunzione degli idonei già selezionati; e in subordine, l’ampliamento dei posti a concorso per rispondere alla reale carenza di personale.

Basta precarietà. Stop alla disoccupazione. Basta attese.

Gli OSS meritano risposte. E le meritano adesso!

Shc Antonio Squarcella

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